Il vicepresidente respinge l'accusa di localismo. "Il viceministro era amministratore di Banca Intesa Infrastrutture: azionista della Serenissima".
A. Tomasi, "L'Adige", 24 settembre 2012
Il Governo Monti, per bocca del viceministro alle infrastrutture e ai trasporti Mario Ciaccia, spinge per il completamento del tratto nord (in Trentino) dell'autostrada Valdastico. E Alberto Pacher, «numero due» della giunta provinciale di Trento nonché assessore ai trasporti e all'ambiente, si dice spiazzato. Come ha fatto il governatore Dellai, Pacher respinge le accuse di localismo. E replica alla Lega Nord Trentino, che la cosiddetta «Pirubi» la vuole «per accelerare i collegamenti e salvare la Valsugana» (parole del senatore Sergio Divina).
«Le dichiarazioni del viceministro Ciaccia - dice Pacher - mi hanno hanno colpito».
Accuse ingiuste al Trentino?
«Noi non siamo localisti. Il Trentino crede nel Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi. Il Senato l'ha approvato. E fra circa una settimana la questione passa alla Camera. Chi lo sottoscrive privilegia il trasporto su rotaia».
Quindi il Governo non può volere il completamento della Valdastico?
«Sul corriodio del Brennero passano, ogni anno, 47 milioni di tonnelllatre di merci. In larga parte si tratta di trasporto su gomma».
In Veneto e a Roma si dice che l'opera è strategica per lo sviluppo.
«L'idea che le autostrade siano occasioni di sviluppo è un'idea degli anni 60 e 70. Oggi lo sviluppo passa per la tutela del territorio».
Insomma è deluso dal viceministro?
«Sì, perché questa non è la via d'uscita dalla crisi. E poi Ciaccia fino a meno di un anno fa era amministratore delegato di Banca Intesa Infrastrutture, principale azionista della Serenissima».
Insomma lei parla di un «quasi conflitto di interessi»?
«Diciamo che c'è un'impronta. Peraltro la Valdastico, se realizzata, andrà a creare canali di adduzione di traffico commerciale, 60 chilometri a nord del nodo intermodale di Verona. E così si caricherà ulteriormente l'A22. Diciamo poi che le esternazioni di Ciaccia arrivano in tempi sospetti».
Spieghi meglio.
«C'è un collegamento tra la Valdastico e il rinnovo della concessione all'autostrada Serenissima. Io dico: è scandaloso il principio per cui alla Serenissima si rinnova la concessione purché faccia il progetto definitivo della Valdastico Nord. Mentre all'A22 non si rinnova la concessione, anche se questa paga cash una parte importante del raddoppio».
Insomma sta dicendo che l'operazione è molto «politica».
«La Serenissima è molto marcata politicamente».
Una componente leghista.
«Sì. E la Lega Nord Trentino mantiene un forte collateralismo».
Il senatore della Lega Nord Sergio Divina ha criticato le decisioni della giunta provinciale nel settore tasporti. Dice che i treni possono essere economicamente sostenibili solo sulle tratte a lunga percorrenza, da 400 a 500 chilometri. E che non si può rinunciare al trasporto su gomma.
«Ragionamenti che non stanno in piedi. Nel Nord Europa lo sviluppo passa dalla ferrovia. Cominciamo a portar via tutte le merci a lunga percorrenza. Gli studi confermano che i trasporti interni sono su gomma. Non lo scopriamo oggi. Ma pensiamo al modello svizzero: là il 62% delle merci viaggia su treno».
Si dice che quella della Valdastico è una «battaglia di bandiera» del centro sinistra.
«Sciocchezze. Il rischio che il Trentino venga scalvalcato per presunti interessi nazionali è reale, anche se la Corte Costituzionale si è espressa dicendo che non si fanno scelte senza un'intesa con regioni e province autonome».