Michele Nardelli: Stabile ex Questura in Piazza della Mostra a Trento: sua destinazione a museo archeologico trentino.Margherita Cogo: un Ddl per l’istituzione dell’ente “Musei del Trentino”.Trento, 21 settembre 2012
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
(Articolo 155 del regolamento interno)
Stabile ex Questura in Piazza della Mostra a Trento: sua destinazione a museo archeologico trentino.
Interrogo la Giunta provinciale per conoscere:
Da quasi sei anni i locali della ex Questura in Piazza Mostra a Trento sono vuoti e in condizioni di degrado. Il Comune di Trento, nel dicembre 2007, ha definito con la Provincia una bozza di accordo che prevede la destinazione in quei locali del Museo archeologico trentino, integrato con il vicino Castello del Buonconsiglio, ed altre opere per restituire alla città uno dei suoi luoghi più importanti e prestigiosi, attraverso la realizzazione di un parcheggio interrato e la sistemazione pedonale della piazza. Negli anni precedenti la Giunta provinciale aveva incaricato gli architetti Baldracchi e Campolongo di redigere un progetto del comparto in questione che nel 2007 aveva ottenuto il via libera da parte della Sovraintendenza ai beni culturali. In data 17 dicembre 2009 il Consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno, correlato ai disegni di legge n. 71 e 72 (legge finanziaria 2010 e bilancio pluriennale 2010-2012) dove si impegnava la Giunta provinciale a riprendere il percorso per giungere alla realizzazione del polo museale archeologico. A tutt’oggi, nulla sembra essersi mosso. Si chiede pertanto all’Assessore di merito di sapere se su tale questione si sono fatti passi avanti nel reperimento dei fondi necessari alla realizzazione del polo museale e dell’eventuale risanamento e riqualificazione urbanistica dell’intero comparto di piazza della Mostra.
cons. Michele Nardelli
COMUNICATO STAMPA (MARGHERITA COGO)Presentato un disegno di legge per l’ Istituzione dell’ente “Musei del Trentino”
La consigliera Margherita Cogo ha depositato, come prima firmataria, presso gli uffici del Consiglio provinciale di Trento un disegno di legge per l’istituzione dell’ente “Musei del Trentino” che è stato sottoscritto anche dai consiglieri del Partito Democratico Civico, Ferrari, Nardelli, Rudari, Zeni e dai consiglieri provinciali PATT Dominici e Ottobre.
Attualmente i musei che fanno capo alla Provincia sono quattro e sono enti di diritto pubblico aventi personalità giuridica e il loro ordinamento è disciplinato, secondo quanto previsto dall'articolo 33 della legge provinciale n. 3 del 2006, da specifici regolamenti.
Ogni museo ha una propria missione, diversa da quella degli altri, ed una propria autonomia che può esercitare all’interno delle politiche museali della Provincia. Spetta alla Giunta provinciale definire le direttive e gli indirizzi per la programmazione e l'attuazione delle attività dei singoli musei, sentito un organismo composto dall'assessore provinciale competente in materia e dai direttori dei musei della Provincia.
I musei della Provincia di Trento che compongono questo sistema sono il Museo tridentino di scienze naturali, istituito con la legge provinciale 27 novembre 1964, n. 14, il Museo degli usi e costumi della gente trentina, istituito con la legge provinciale 31 gennaio 1972, n. 1, il Museo d'arte moderna e contemporanea, istituito con la legge provinciale 23 novembre 1987, n. 32, il Museo Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali, istituito con la legge provinciale 11 maggio 2000, n. 5.
I quattro musei dovrebbero collaborare e coordinarsi per garantire la massima efficienza ed economicità del sistema. La legge provinciale 3 ottobre 2007, n. 15 (legge provinciale sulle attività culturali) stabilisce che spetta alla Provincia definire le modalità di coordinamento e i servizi per il funzionamento e la gestione ordinaria di ogni museo da svolgere in forma associata direttamente o indirettamente tramite affidamento a soggetti terzi (art. 25, comma 3).
In realtà un coordinamento efficace ed una condivisione di alcuni servizi per la gestione ordinaria dei quattro musei non sono mai diventati realtà.
I motivi sono molteplici, ma probabilmente l’elemento fondamentale risiede in parte nella storia dei quattro musei, nati in momenti diversi, a distanza di anni l’uno dall’altro e quindi cresciuti autonomamente, in parte nella stessa struttura giuridica dei quattro istituti.
Un recente studio della Deloitte Consulting, commissionata dalla Provincia, ha confermato che le debolezze del sistema museale trentino risiedono proprio nella incapacità di fare rete, di condividere alcuni servizi, sia interni che esterni, nella eccessiva frammentazione e “personalizzazione” dell’offerta museale. In sostanza nella mancata applicazione del terzo comma dell’articolo 25 della legge provinciale 15/2007.
Con il disegno di legge ora presentato si propone di superare le difficoltà di coordinamento dei musei e di garantire un offerta museale coordinata con la costituzione di un unico ente, denominato “Musei del Trentino”.
In questo modo sarà possibile garantire una governance unica per i quattro musei mantenendo intatte la missione dei vari musei e le prerogative scientifiche che li caratterizzano.
Una unica regia permetterà inoltre risparmi di spesa, derivanti all’aggregazione di alcune attività, per esempio quelle amministrative o quelle legate alla promozione, ottenendo un migliore utilizzo delle risorse, non solo pubbliche, necessarie al funzionamento dei musei.
Un unico soggetto per la gestione dei quattro musei avrà anche una massa critica maggiore e sufficiente per intraprendere la via dell’internazionalizzazione dell’offerta museale; potrà favorire il coordinamento e le sinergie con altri musei presenti in Trentino e con quelli delle province e regioni limitrofe.
Inoltre nel disegno di legge si è voluto tenere conto dell’ eventualità che in futuro altri musei presenti in Trentino (comunali, privati, ecc.) vogliano collaborare, trovare sinergie o addirittura fondersi nell’ente Musei del Trentino.
Si è perciò previsto che nel regolamento che disciplinerà il nuovo ente siano indicate anche le modalità con cui l'ente possa assumere la gestione di musei diversi dagli attuali quattro musei provinciali o possa fornire servizi ai musei che vorranno mettersi in collaborazione e sinergia con l’ente Musei del Trentino.
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