Il futuro cammina sulle rotaie. Il vicepresidente della Provincia, Alberto Pacher, da sempre contrario alla realizzazione della Valdastico, saluta con soddisfazione il via libera del Senato al protocollo dei trasporti della Convenzione delle Alpi, che va anche nel segno di un «potenziamento della ferrovia della Valsugana». "L'Adige", 20 settembre 2012
«Questo è un passaggio importante, che allinea il nostro Pese a quelli alpini che già lo hanno sottoscritto - commenta - Il protocollo trasporti rientra completamente nelle filosofie più avanzate dal punto di vista ambientale e di una visione di sviluppo economico fortemente legata all'equilibrio ambientale. Certo non poteva che ribadire un principio europeo: meno strade, più ferrovia; più merci su ferro meno sulla gomma».Un provvedimento subito contestato dal senatore Sergio Divina - la Lega Nord ha votato contro - visto che la norma rischia di mettere la pietra tombale sulla realizzazione della Valdastico. Una versione, va detto, contestata dal sentore Oskar Peterlini, della Svp. «Se la Convenzione delle Alpi è stata sostenuta a spada tratta dalle falangi ambientaliste del centro sinistra italiano e locale per bloccare ogni tentativo di realizzare nuove infrastrutture con la scusa (infondata) che queste deturpano il territorio e incrementano il traffico e, di conseguenza, l'inquinamento ambientale - afferma Divina - rimane di tutt'evidenza che se non si risolvono gli annosi nodi strutturali della viabilità di collegamento interregionale l'inquinamento e i danni ambientali sono destinati ad aggravarsi forse ancora di più a causa dell'inefficienza dei trasporti, dei colli di bottiglia, dei congestionamenti viari, dei maggiori pericoli agli utenti delle strade per l'inadeguatezza della viabilità in relazione alla mole di traffico che deve sopportare. Per non dire dell'economia che sconta, da sempre, i maggiori costi derivanti dalle inefficienze dei trasporti».Ma Pacher replica: «Non mi stupisce la posizione della Lega Nord del Trentino, che vuole riproporre uno schema di ulteriore infrastrutturazione delle Alpi con strade e traffico su camion. La Lega ha sempre difeso a spada tratta le vicende della Serenissana, che non a caso ha come presidente un esponente di spicco della Lega. Per ragioni di partito la Lega ripropone una visione di sviluppo davvero arretrata. Ma il protocollo non dà una chiusura ideologia, non condanna il territorio alpino all'arretratezza, ma crea gerarchie: dice in sostanza di dare priorità degli investimenti alla ferrovia». E il potenziamento della Ferrovia della Valsugana, secondo Pacher, si gioca su più livelli. «Abbiamo già iniziato a ragionare su un programma di minima, anche se poi dovremo ovviamente discuterne con Rfi e regione Veneto. L'idea per i prossimi anni - spiega - è di raddoppiare il binario, ove possibile, per aumentare la frequenza dei convogli e rendere la ferrovia più compatibile con il trasporto merci. L'obiettivo immediato, a partire da 2014, quando avremmo la gestione diretta di tutte le corse regionali della Valsugana, è di aumentare almeno del 30% il numero dei passaggi di pendolari, per abbattere parte del traffico veicolare della Valsugana. Oltre due terzi del traffico registrato alle gallerie di Martignano - ricorda - è infatti legato alla Valsugana. E poi servono interventi sulla linea, a partire dall'eliminazione dei passaggi a livello, che sono più di 50: ogni volta che uno si rompe i treni stanno fermi».
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