Lorandi: Pd, occhio a non fare come Silvio

Il segretario di Rovereto e le primarie: "Così imitiamo Berlusconi, serve una Carta d'Intenti".
"Trentino", 16 settembre 2012

ROVERETO «Le primarie di coalizione nazionali, così impostate, sembrano accentuare la dimensione del partito come uno strumento finalizzato a scegliere un leader indipendentemente dal progetto politico. C’è il pericolo che il Pd si trasformi in un comitato elettorale non al servizio di un progetto politico di governo ma al servizio di una persona, di un capo». Lo afferma in un il segretario del Pd di Rovereto Fabiano Lorandi, secondo il quale «è come se stessimo vivendo un deja vu: quello con Berlusconi che si è costruito un partito su misura. Mi pare che anche in qualche stanza di casa nostra stia accadendo la stessa cosa. E guarda caso l’analogia con Berlusconi è anche legata alla eccessiva spettacolarizzazione mediatica e alla semplificazione comunicativa a cui stiamo assistendo in questi giorni». Secondo Lorandi, «a livello provinciale è partita una campagna elettorale 15 mesi prima della fine della legislatura. Finora si è esclusivamente ragionato sui nomi e sui posizionamenti tattici del personale politico più che sui contenuti. Se davvero il Pd intende esercitare la leadership politica nel governo provinciale, si parta dall’elaborazione di una Carta d’intenti per il Trentino di domani da sottoporre all’intera coalizione di centrosinistra, come proposta programmatica per il governo della provincia». Lorandi elenca alcuni punti da cui partire: «È opportuno, necessario confrontarsi sul significato del termine autonomia - afferma è solo quella istituzionale e amministrativa o anche quella della comunità dei cittadini alle cui energie e risorse far ricorso, a fronte del mutato scenario economico e finanziario, per rilanciare lo sviluppo dei territori attraverso il rafforzamento della coesione e del capitale sociale? Quale significato attribuiamo al governo del territorio in una situazione di complessità e di emergenza? Come intendiamo collocarci nel rapporto con i territori a noi vicini e il governo centrale?». «Sulla designazione del candidato governatore - conclude - si facciano primarie di coalizione solo dopo aver cercato la condivisione nella coalizione su un nominativo che possa costituire l’interprete del progetto politico del centrosinistra autonomista L’esperienza di Rovereto sotto questo profilo può risultare un precedente significativo».