Zeni: basta decisioni tra pochi lasciamo scegliere i cittadini. Per il capogruppo del Pd la coalizione deve cambiare metodo e programma.L. Patruno, "L'Adige", 10 agosto 2012
Dellai che ha già deciso chi sarà il suo successore, Luca Zeni risponde con una sola parola: «primarie».Il giovane capogruppo provinciale del Pd esprime il disagio di quella parte del Partito democratico che non può accettare che i giochi siano fatti tra i soliti pochi. «La base si è un po' stufata di questo metodo - dice Zeni - vediamo se riusciamo a cambiare le cose».E le primarie - nonostante le esperienze non proprio felici in altre parti del Paese - sono il passepartout che quel Pd deciso a «cambiare aria» vuole utilizzate per tutto: per la scelta del successore di Dellai ma anche per i candidati al Parlamento e i nomi per il consiglio provinciale.E persino riguardo all'eventuale candidatura di Lorenzo Dellai nel collegio senatoriale di Trento, come nome della coalizione di centrosinistra autonomista (se il governatore non troverà una lista alla Camera dove infilarsi) il capogruppo del Pd non ha dubbi: «Se rimanesse questo sistema elettorale e Dellai volesse proporsi come candidato della coalizione al Senato dovrebbe fare le primarie come tutti gli altri». Insomma, non ci saranno wild card neppure per chi è stato il leader del centrosinistra per 15 anni.Zeni da tempo si è fatto notare perché non ha paura di fare le pulci al presidente e alle scelte della sua giunta e nonostante sia alla sua prima esperienza politica c'è chi pensa a lui addirittura come successore a Dellai. Il consigliere, che ha 33 anni, non si spaventa neppure di questo e a chi gli chiede se ci sta pensando dice: «Rispondo come Dellai: quello che farò io non lo so non posso rispondere oggi a questa domanda».Consigliere Zeni, il 19 agosto sarà in val Rendena per introdurre un incontro pubblico con Matteo Renzi, il sindaco di Firenze «rottamatore» del Pd. C'è sintonia tra voi? Entrambe rottamatori di una classe dirigente? No, io sono antisettario, non mi piacciono le etichette. Però sono molto curioso di sentirlo perché lui sta portando delle proposte interessanti e delle istanze positive. Mi piace lo sforzo che sta facendo di superare la fase della rottamazione, termine che non mi piace, anche se l'istanza di rinnovamento la condivido, a quella della costruzione di un'idea per il Paese. È un passaggio fondamentale per capire se saprà essere un'alternativa.Però la questione di cambiare la classe dirigente del Pd e non solo esiste, no? Certo, anche se non è legata a una questione anagrafica ma quando ricopri dei ruoli per troppo tempo si incancrenisce qualcosa ed è un limite avere una classe dirigente nazionale con troppe legislature alle spalle.Anche in Trentino serve una nuova classe dirigente al timone? Cosa pensa delle parole di Dellai che invita a non cambiare rotta e indica gli uomini della sua giunta? Dobbiamo provare a uscire dal dibattito che rischia di incartarsi sui termini continuità e discontinuità e anche dalle questioni personali del destino di Tizio e di Caio. Noi dobbiamo aprire un confronto sul futuro della comunità. Non vedo problemi per la coalizione di centrosinistra e autonomista che lavora in base a una condivisione politica di una posizione riformista per il Trentino, ma c'è un problema di metodo e di merito. Partiamo dal metodo. O decidiamo di seguire le decisioni prese da pochi in una stanza o apriamo un confronto con i cittadini sia per i contenuti che per la scelta delle persone. Quindi non si prescinde dalle primarie? No, il Pd per statuto i suoi candidati li sceglie con le primarie.Quindi voi farete primarie del Pd e proporrete un nome alla coalizione? Dovremo confrontarci con la coalizione ma io penso che sia meglio che il Pd faccia le sue primarie e proponga un nome solo alla coalizione per evitare di farci del male. Se va bene a tutti ok, se no ci saranno anche primarie di coalizione. Non prendo in considerazione l'ipotesi che gli altri non vogliano fare le primarie per non sottoporsi al confronto con i cittadini.Nel merito pensa che tra i candidati del Pd ci sarà anche chi vuole cambiare rotta rispetto alla giunta provinciale uscente? Ci sarà un confronto nel merito perché siamo tutti d'accordo che molte delle proposte programmatiche di ieri oggi vanno riviste, perché sono cambiate tante cose, ma non vuol dire cambiare rotta o mettere in discussione i nostri assessori, vuol dire muoversi con le cose che si muovono come diceva Aldo Moro.
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