Sì all'ordine del giorno dell'onorevole Pd che chiede dialogo. La speranza è di poter arrivare a concertare i provvedimenti."L'Adige", 8 agosto 2012
«Ho votato la fiducia e il provvedimento, per il fatto che si tratta di una legge che serve ad evitare l'aumento dell'Iva a ottobre, che avrebbe gravato pesantemente sull'economia e soprattutto sulle fasce più deboli della cittadinanza. L'ordine del giorno approvato consente ora di sperare che, oltre all'accoglimento teorico della discussione, si passi ora al dialogo con la Provincia nel merito del provvedimento, cosa che è mancata finora». Laura Froner che, a differenza della Svp e della Lega, ha votato a favore della Spending review, chiarisce le ragioni del suo voto e della presentazione dell'ordine del giorno, assieme alla collega Luisa Gnecchi (Pd), con cui si è di fatto auspicata l'apertura del tavolo di confronto con Trento e Bolzano per definire assieme e nel rispetto delle prerogative dello Statuto di autonomia, quanto e come le due Province dovranno contribuire al risanamento delle finanze pubbliche nazionali. L'ordine del giorno impegna infatti il governo «a valutare l'opportunità di riprendere un confronto puntuale e paritetico con le singole autonomie speciali, anche convocando in tempi rapidi i rispettivi tavoli bilaterali, alla luce anche delle norme già vigenti e degli accordi già intercorsi, al fine di una ragionata, responsabile e condivisa rivisitazione delle misure per il concorso al risanamento della finanza pubblica, tenuto conto del contesto nazionale e della sempre più impellente integrazione europea nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica». Molto critico verso il provvedimento è invece il deputato della Lega Nord Maurizio Fugatti . «Alla luce di questo provvedimento, come altri di questo governo, i trentini possono capire cosa vuol dire avere avuto la Lega al governo o ora non averla al governo. L'invasione delle prerogative trentine fatte con la Spending review come ha fatto questo governo, non si era mai vista in passato. Quando si diceva, da parte del Patt ad esempio, che la Lega era contro l'autonomia o il partito di Rossi distribuiva volantini contro l'Accordo di Milano, non si diceva una cosa vera. Ora capiscono cosa paga il Trentino in termini finanziari e in termini di difesa dell'Autonomia, perché quello che non viene inserito nella Spending review oggi da questo governo a tutela dello Statuto, venivano invece scritti in maniera naturale negli altri provvedimenti del centro destra. Penso, ad esempio, al rimando ai tavoli di confronto tra governo provinciale e ministri competenti» per dare modo al Trentino di dire la propria. «Se avessimo fatto noi quello che ha fatto oggi Monti, Dellai ci avrebbe crocifisso. Dellai si lamentava del mancato rapporto a suo tempo con i ministri del governo di centro destra. Oggi i ministri non rispondono neppure al telefono a Dellai». Fugatti continua poi nell'attacco al Patt che, dice, «sacrifica le prerogative dell'autonomia a Roma per governare a Trento» e dice di considerare «più coerente la posizione della Svp».Che, ieri, ha votato contro la Spending review, contestando «ripetute violazioni dell'autonomia altoatesina, che hanno raggiunto livello mai visti in precedenza», ha detto il deputato Karl Zeller. Il governo - ha aggiunto - «ha addirittura ignorato un parere della commissione per affari regionali che pretendeva per i tagli l'intesa con le Province autonome. Il presidente della Repubblica in teoria non potrebbe firmare la legge perché viola la Costuituzione».
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Partito Democratico del Trentino