Ho appena presentato un odg sul decreto spending review con il quale chiedo al Governo di impegnarsi "a riprendere un confronto puntuale e paritetico con le singole autonomie speciali, anche convocando in tempi rapidi i rispettivi tavoli bilaterali, alla luce anche delle norme già vigenti e degli accordi già intercorsi, al fine di una ragionata, responsabile e condivisa rivisitazione delle misure per il concorso al risanamento della finanza pubblica, tenuto conto del contesto nazionale e della sempre più impellente integrazione europea".Laura Froner, 7 agosto 2012
IL TESTO DELL'ODG
La Camera
premesso che
la norma introdotta dall’articolo 24-bis del decreto-legge n. 95 del 6 luglio 2012, così come riformulata dal Governo nel maxiemendamento presentato al Senato, determinando le misure di concorso straordinario alle regioni ad autonomia differenziata (articolo 16, comma 5), e disponendo misure volte al contenimento della spesa pubblica,in particolare in ambito sanitario (articolo 15) incide sul sistema delle relazioni istituzionali e dei rapporti finanziari riconosciuti negli ambiti statutari delle regioni e province autonome che la stessa disposizione intende invece salvaguardare;
l’espresso richiamo nell’articolo 24-bis delle disposizioni contenute nell’articolo 15, relativo alla razionalizzazione e riduzione della spesa sanitaria, incide, per quanto specificamente attiene la potestà organizzativa del servizio sanitario regionale e provinciale, sugli ambiti di competenza riconosciuti alle medesime regioni a statuto speciale e province autonome e deve quindi essere reso compatibile con il principio riconosciuto in più occasioni dalla Corte costituzionale proprio con riferimento alle autonomie speciali dell’arco alpino, secondo il quale “lo Stato, quando non concorre al finanziamento della spesa sanitaria, neppure ha titolo per dettare norme di coordinamento finanziario” (sentenza n. 341 del 2009 e 133 del 2010);
constatato che le regioni a statuto speciale e le province autonome, ben consapevoli della gravità della situazione finanziaria comunitaria e nazionale, tale da richiedere un impegno forte e straordinaria responsabilità da parte di tutti gli enti territoriali e degli enti pubblici ,riaffermano la propria disponibilità a concorrere al risanamento della finanza pubblica anche attraverso forme di compartecipazioni concordate e attraverso la revisione della spesa condotta nel contesto delle distinte e peculiari competenze costituzionalmente riconosciute;
impegna il Governo
a riprendere un confronto puntuale e paritetico con le singole autonomie speciali, anche convocando in tempi rapidi i rispettivi tavoli bilaterali, alla luce anche delle norme già vigenti e degli accordi già intercorsi, al fine di una ragionata, responsabile e condivisa rivisitazione delle misure per il concorso al risanamento della finanza pubblica,tenuto conto del contesto nazionale e della sempre più impellente integrazione europea.
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