Nel 2013 non saranno ricandidate Cogo e Dalmaso, le due uscenti hanno raggiunto il limite dei tre mandati. Pronte a scendere in campo le assessore comunali Maestri e Plotegher: aTrento si annuncia una concorrenza forte per i consiglieri uscenti.C. Bert, "Trentino", 3 agosto 2012
È un ricambio certo, e con una forte componente rosa, quello che si prospetta per il Pd in consiglio provinciale alle elezioni del 2013. A poco più di un anno dall’appuntamento con le urne, mentre fervono le manovre per il dopo-Dellai, dentro i partiti è cominciata un’altra corsa, molto più affollata, per un posto nell’aula di piazza Dante. E nel Partito democratico il ricambio riguarderà sicuramente la componente femminile del partito, se non altro per il fatto che due esponenti di peso - l’assessore Marta Dalmaso e la consigliera Margherita Cogo - nel 2013 saranno fuori dalla partita. Non ricandidate perché entrambe hanno raggiunto il limite dei 3 mandati che il partito si è dato per statuto: a fine legislatura, tutte e due saranno infatti in consiglio da 15 anni. Una regola non imposta, ma accettata dalle stesse interessate. Ed è chiaro a tutti che l’uscita di scena di due big del calibro di Cogo e Dalmaso - che avevano l’elezione assicurata - apre spazio a nuovi ingressi. Chi entrerà in consiglio al loro posto? Al netto delle ambizioni degli attuali consiglieri, pronte a scendere in campo ci sono altre due donne, le due assessore della giunta comunale di Trento Andreatta: la responsabile della cultura Lucia Maestri e Violetta Plotegher, assessore alle politiche sociali. Ad accumunarle, oltre al partito di appartenenza, c’è il fatto che sono state le due recordwomen di preferenze: 948 Plotegher, 936 Maestri. Per entrare in consiglio provinciale ne servono molte di più: nel 2008 l’ultimo eletto del Pd fu Sara Ferrari, con 2.588 voti personali. Le due assessore vengono da percorsi diversi. Lucia Maestri da una storia nel Pc e poi Ds, ma pesca anche nell’elettorato focolarino (lo stesso di Marta Dalmaso)che da sempre rappresenta un forte bacino di consenso: da assessore si è costruita tanti contatti e conoscenze nel mondo della cultura, ma - se candidata - sconterebbe la debolezza fuori dal capoluogo. Lo stesso punto debole di Violetta Plotegher, che viene invece dall’esperienza di Costruire Comunità e negli anni si è accreditata soprattutto nel mondo del sociale. È dunque a Trento che le due assessore pescherebbero i loro consensi, entrando in evidente concorrenza con i consiglieri provinciali uscenti della città, Sara Ferrari (anche lei ex Ds), Mattia Civico, Michele Nardelli, Andrea Rudari. La corsa si annuncia quantomai affollata nel capoluogo, tanto più se della partita farà parte - come tutti assicurano - anche un’altra donna molto agguerrita, l’ex difensore civico Donata Borgonovo Re (vedi articolo a lato, ndr). Intanto chi è già nell’ordine di idee di dover trovarsi due nuovi assessori è il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. In Comune le prossime elezioni saranno nel 2015, dunque se Maestri e Plotegher si candidassero in Provincia, interrompendo la loro esperienza in giunta, resterebbe ancora un anno e mezzo di legislatura da coprire: un’opportunità preziosa che sta già sollevando diversi appetiti tra i consiglieri comunali del Partito democratico.
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Partito Democratico del Trentino