Proposta ordine del giorno n. al disegno di legge n. 10 “Disposizioni per l’assestamento del bilancio annuale 2009 e pluriennale 2009-11 della PAT” presentata dal consigliere Pd Bruno Dorigatti.
Trento, 23 marzo 2009
Servizi pubblici gratuiti ai lavoratori colpiti dalla crisi
La crisi economica non ha ancora smesso di mordere e i recenti report del Fondo monetario internazionale rilevano che la recessione continuerà per tutto il 2009 e fino almeno all'inizio del 2010.
I primi a pagare il conto del rallentamento dell'economia sono stati le lavoratrici e i lavoratori dei comparti produttivi e dei servizi. Lo testimoniano l'improvviso innalzamento degli indici di disoccupazione nei Paesi occidentali, il massiccio ricorso ai programmi pubblici di protezione sociale, l'intervento degli Stati a supporto del sistema economico e finanziario.
Anche in Trentino i dati sulle ore di cassa integrazione guadagni ordinaria e quelli sulle iscrizioni alle liste di mobilità testimoniano il progressivo deteriorarsi delle condizioni congiunturali del sistema economico e produttivo locale.
A fronte di questo stato di cose, la Giunta provinciale s'è mossa tempestivamente non solo investendo ingenti risorse per lo sviluppo e la crescita, ma anche offrendo nuovi e più ampi ammortizzatori sociali ai lavoratori colpiti dalla crisi e puntando all'introduzione in breve tempo del reddito di garanzia.
Si tratta di interventi positivi che però, se la crisi proseguirà con questo passo, rischiano di risultare insufficienti nel sostenere la domanda ed il potere d'acquisto di molte famiglie trentine, a partire da quelle nelle quali i redditi subiscono una contrazione netta a causa della cassa integrazione. L'indennità di cassa infatti non garantisce al lavoratore sospeso il salario pieno, ma solo una quota fino ad un massimo di circa 800 euro netti mensili.
In queste condizioni, anche il sistema di certificazione della condizione economica familiare rischia di fallire il proprio obiettivo, ossia quello di garantire a tutte le famiglie tariffe dei servizi pubblici eque perché calibrate sulle reali condizioni economiche del nucleo.
Sistemi come l'Icef o l'Isee misurano infatti la condizione economica dell'anno precedente quella in cui si chiede l'accesso ai benefici previsti dalle normative locali o nazionali. In pratica non registrano le improvvise e – come nel caso dei cassintegrati o dei disoccupati – spesso prolungate cadute di reddito.
Per ovviare a questo stato di cose,
il Consiglio provinciale
impegna
il Presidente e la Giunta della Provincia Autonoma di Trento
ad individuare ed applicare un meccanismo di certificazione dello stato di bisogno, da concordare con le organizzazioni sindacali più rappresentative e con il Consiglio delle Autonomie, in virtù del quale i lavoratori in cassa integrazione guadagni, mobilità e disoccupazione da almeno due mesi, possano accedere per tutto il 2009 in regime di gratuità a quei servizi pubblici essenziali (infanzia, scuola, trasporto pubblico e quant'altro) che, erogati dalla Provincia Autonoma di Trento e dagli enti locali, attualmente sono sottoposti al pagamento di una quota di compartecipazione.
cons. Bruno Dorigatti
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