Tonini: "Un passo avanti la collocazione nel centrosinistra con l'agenda Monti. Zeni: "Dellai ha riconosciuto la centralità del Pd in una coalizione per governare l'Italia e questo non può che fare piacere".L. Patruno, "L'Adige", 30 luglio 2012
Lo scenario nazionale auspicato ieri da Lorenzo Dellai - nell'intervista all' Adige - con la nascita di un'area degasperiana rispettosa delle autonomie locali, che comprenda Mario Monti e alcuni suoi ministri (a cominciare dai cattolici Riccardi e Ornaghi), e che insieme al Pd si proponga per il governo del Paese nel 2013, richiama le manovre in corso a livello romano per dare vita a qualcosa che è stato sintetizzato fino ad ora come «la lista per Monti» e che vedrebbe coinvolti dai cattolici di Todi, a Montezemolo, ai montiani del Pd, a vari movimenti che oggi viaggiano separati, e persino all'Udc e qualche ex Dc del Pdl.Che il progetto vada in porto è tutto da vedere, anche perché ci sono ancora alcune variabili aperte: la legge elettorale e la stessa data delle elezioni (scadenza naturale a primavera o voto nell'autunno prossimo?). In ogni caso, le parole del governatore Lorenzo Dellai sono servite anche per marcare il territorio a livello provinciale su chi - la sua Upt - vuole rappresentare l'«area degasperiana» di fronte ai fermenti di nuove liste civiche centristre. Tra gli alleati del centrosinistra autonomista, soddisfazione si raccoglie nel Pd trentino, scetticismo dal Patt. Franco Panizza , assessore alla cultura e segretario del Partito autonomista, mette subito in chiaro che: «Noi abbiamo una impostazione di fondo diversa: il Patt continua a pensare che sia più utile lavorare a livello locale per la costruzione di un partito territoriale di raccolta dei trentini senza cercare riferimenti a partiti nazionali».«Comunque - aggiunge Panizza - se Dellai riesce a realizzare questo progetto non posso che esserne contento; ritengo però che sia un'impresa molto difficile perché non vedo nel governo Monti questa sensibilità territoriale né nel Pd nazionale. Per il Patt è più importante costruire un partito maggioritario nel nostro territorio che essere una piccola voce in un partito nazionale. E se la delegazione parlamentare della Svp potesse raddoppiare con una rappresentanza autonomista trentina saremmo più compatti e conteremmo di più. Invece, abbiamo un senatore come Tonini che è il primo a dire che dobbiamo rinunciare ai nostri meccanismi finanziari, mi sembra un comportamento molto atipico».Proprio il senatore del Pd, Giorgio Tonini , che nei giorni scorsi aveva parlato di irrilevanza della Svp a Roma e di necessità di rivedere profondamente la finanza provinciale, accoglie invece con favore le parole di Dellai sulla sua collocazione in vista delle elezioni politiche. «È un passo avanti nella strada giusta - dichiara il senatore del Pd - perché Dellai ha detto di riconoscersi nel centrosinistra e di voler portare avanti l'agenda Monti seppure in modo più concertato. Questo è il punto cruciale». Il capogruppo provinciale del Pd, Luca Zeni , mette invece in evidenza il fatto che: «Dellai ha riconosciuto la centralità del Pd in una coalizione per governare l'Italia e questo non può che fare piacere. Per il resto penso che i cittadini chiedano chiarezza di proposta politica e non la nascita di nuovi contenitori. Il maggiore merito del Pd è stato quello di portare a una semplificazione del quadro politico, il gioco del cambio continuo di contenitori credo sia uno dei motivi della perdita di credibilità della politica. Riguardo all'agenda Monti nel Pd ci sono posizioni diverse, tra chi è più liberista e innovatore e chi è più legato a posizioni tradizionali della sinistra; le primarie del Pd consentiranno ai cittadini di esprimersi al riguardo».Per Zeni è positivo che Dellai guardi comunque a partiti nazionali perché dice: «È ora di finirla con la retorica dell'autonomia autosufficiente a se stessa. Il collegamento con partiti nazionali è fondamentale come ha insegnato la Dc».Dall'opposizione, Maurizio Fugatti , segretario della Lega nord, attacca: «Il centrosinistra trentino è in panne nella difesa della autonomia. Da una parte Dellai dice di voler fare l'accordo con Monti per il 2013, lo stesso Monti che con il suo governo sta affossando la autonomia a colpi di tagli non concordati al nostro bilancio provinciale. Dall'altra ambienti del Pd trentino arrivano addirittura a mettere in dubbio il principio dei "nove decimi" delle imposte alla Provincia dicendo che sono troppi».
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Partito Democratico del Trentino