SPENDING REVIEW - Froner: un errore per il Governo ignorare le Autonomie

Giudico molto positivamente la piena unità di vedute sancita ieri tra le tre Giunte trentina, altoatesina e regionale che si sono ritrovate per discutere l’atteggiamento assunto dal Governo nell’ambito della spending review verso i nostri territori. Spero che il lavoro comune che è stato intrapreso in questo particolare frangente possa aiutarci a trovare momenti di convergenza più frequenti anche in altri ambiti.
Laura Froner, 12 luglio 2012

Per quanto riguarda il decreto, pur comprendendo la necessità e l’urgenza di rivedere la spesa, ritengo che il Governo abbia fatto un grande errore nel momento in cui ha ignorato le norme che regolamentano la nostra Autonomia, in particolare quelle che prevedono l’obbligo di confrontarsi con le regioni e le provincie autonome prima di assumere decisioni di questo genere. Al di là del merito e quindi della discussione sul contributo sempre maggiore che ci viene richiesto, va assolutamente ribadita la necessità di rispettare le regole. E’ necessario che il Governo riveda la sua posizione e favorisca una correzione di quanto previsto nel decreto, tanto più alla luce della sentenza n.178 della Corte Costituzionale, depositata ieri, nella quale è stato stabilito che l'estensione automatica della disciplina statale alle autonomie speciali costituisce una deroga illegittima alla regola generale (art. 27 legge n. 49 del 2009), in base alla quale l'applicazione delle discipline sul federalismo fiscale deve avvenire nel rispetto degli statuti speciali e con i relativi meccanismi paritetici. Tale sentenza potrebbe avere un rilievo ancora più ampio, in quanto i principi che afferma - quali la non automatica applicazione di leggi statali incidenti sull'ordinamento finanziario delle autonomie speciali e la necessità di rispettare i meccanismi paritetici di attuazione - potrebbero trovare applicazione in altri interventi dello Stato, anche nel caso in cui il governo invocasse il principio di coordinamento della finanza pubblica.