Oltraggiata la lapide di Manci. Dorigatti sfida i vandali

Il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti esprime il suo sdegno per gli atti di vandalismo che hanno nuovamente colpito la lapide in memoria di Giannantonio Manci: "E' ormai una consuetudine, e questo mi addolora: tre volte, in poco più di un anno, e' stata oltraggiata la memoria di uno dei padri più nobili della democrazia trentina."
Trento, 8 luglio 2012

E' sconfortante rendersi conto del livello di ignoranza che caratterizza i responsabili di questi atti, i quali certamente non sanno nulla della figura luminosa di Manci: essi colpiscono indistintamente la democrazia e i suoi simboli, in nome dell'intolleranza e della violenza. E lo fanno di notte, credendosi forti ma dimostrandosi pavidi e vigliacchi. Li inviterei personalmente ad un incontro a Palazzo Trentini, sede del Consiglio provinciale e luogo simbolo del sistema democratico trentino: se avessero il coraggio e la forza che rivendicano, di certo non avrebbero problemi ad esporre pubblicamente le loro ragioni. Ma chi agisce nel buio si pone consapevolmente fuori dal dibattito democratico: la democrazia e' prima di tutto confronto delle idee e delle opinioni, in un clima di libertà che va condiviso, costruito e difeso non solo con norme e decreti, ma con la cultura e il dialogo."

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