Dalmaso e Cogo, lo statuto del partito pone il limite di tre mandati e Nicoletti esclude loro candidature al Parlamento: «Vogliamo superare il professionismo politico di chi passa da un organismo a un altro». Sulla lista Grisenti, De Laurentis, Viola il segretario del Pd dice: «Se qualcuno vuole unirsi alla nostra coalizione ne discuteremo purché non si tratti solo di un problema di salvezza personale».L. Patruno, "L'Adige", 29 giugno 2012
Mentre a poco più di un anno dalle elezioni provinciali - soprattutto in Pdl e Lega ma anche nell'Upt - già si assiste a grandi manovre di riposizionamento di singoli consiglieri provinciali o aspiranti tali in cerca della collocazione che dia le maggiori chance di elezione, persino con passaggi dall'opposizione alla maggioranza, il Pd trentino dice invece fin d'ora chi dovrà restarsene a casa per aver raggiunto il limite di tre mandati; pregandolo di evitare di chiedere al partito di essere candidato ad altri livelli istituzionali, magari in Parlamento. Michele Nicoletti , segretario del Pd del Trentino, parla subito chiaro e non ha esitazione a chiudere la carriera politica dell'assessore provinciale all'istruzione, Marta Dalmaso , e della consigliera provinciale Margherita Cogo , che nel 2013 avranno completato 15 anni. Chissà se a loro andrà bene così o si guarderanno in giro.Segretario Nicoletti, nel 2013 Margherita Cogo e Marta Dalmaso non saranno più in lista con il Pd? No, perché in base al nostro statuto avranno esaurito i loro mandati. Non sono concesse deroghe? Lo statuto non le prevede. Potrebbero essere candidate dal Pd alle elezioni politiche?Lo statuto prevede il limite di mandati per lo stesso organismo, ma certamente la nostra idea è quella di superare il professionismo politico. La politica si deve fare a tempo non per tutta la vita e il passaggio da un organismo a un altro, come dal Consiglio al Parlamento, finirebbe per diventare una professione. Per i candidati alle politiche che regola avete? Lo statuto prevede anche qui il limite dei tre mandati, ma si discuterà se intesi come 15 anni o tre legislature anche se interrotte. Il 13 e 14 luglio ci sarà l'assemblea nazionale del partito e si parlerà di questo come delle primarie per il leader e per i parlamentari con una quota per garantire la presenza di persone con specifiche competenze tecniche. La nostra intenzione a livello locale è fare le primarie, ma prima dobbiamo vedere cosa si decide a Roma e quando saranno le elezioni. La preoccupa il progetto di una lista civica di centro a cui stanno lavorando Viola, De Laurentis e Grisenti che punta a cambiare questa maggioranza magari riuscendo a lasciare fuori il Pd? Prima di guardare alle persone e alla collocazione credo che ci si debba chiedere che idea di Trentino abbiamo e su questa idea si costruiscono le alleanze.Nessuno nella nostra coalizione in vista del 2013 ha detto buttiamo fuori questo o quello e nessuno di noi vuole demolire il centrosinistra autonomista e solidale; e francamente in questi movimenti non vedo grandi disegni se non il fatto che quando le cose vanno male c'è chi abbandona la barca e cerca altri approdi. Non vede dunque possibile alcuna apertura del Pd e della coalizione a una lista civica promossa da queste persone? Se qualcuno vuole unirsi alla nostra coalizione discuteremo di questa ipotesi, purché non si tratti solo di un problema di salvezza personale. Partiremo da cosa vogliamo fare per il Trentino, che certo non è la Valdastico ma investire sulla mobilità pubblica, privilegiando la ferrovia cominciando da quella che c'è. Aggiungo, che il Pd è molto sensibile al tema della rivoluzione liberale di cui nessun blocco sociale si può fare protagonista da solo.
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Partito Democratico del Trentino