Pd: cambiare idee, forme, facce

Dopo Firenze il documento: "Tante persone da rimettere in gioco".
"L'Adige", 25 giugno 2012

«Ci sono tantissime persone da rimettere in gioco, tantissime potenzialità che oggi sono lontane». All'indomani del Big Bang dei mille amministratori locali organizzato a Firenze dal sindaco Matteo Renzi, anche dal Trentino arriva lo slancio verso un cambiamento del Partito Democratico.
Lo spiega il consigliere provinciale del Pd Andrea Rudari in una nota sottoscritta da Andrea Robol, Roberto Stanchina, Piergiorgio Sester.
«Il messaggio forte che è uscito dalla convention di Firenze si può riassumere in tre concetti: cambiare le  idee, cambiare le forme, cambiare le facce - si legge nella nota - Non si tratta solo della richiesta di una svolta generazionale, come ancora qualcuno si ostina a ritenere, anche se la presenza di giovani e giovanissimi amministratori locali rendeva bene l'idea. Si tratta di cambiare l'approccio ai problemi, di adottare angolature diverse ed originali per leggerli, sperimentare nuove idee, modificare e reinventare le forme di partecipazione democratica e dei partiti, mettere in campo volti semplici, credibili, preparati, che parlino un linguaggio comprensibile e concreto; non per forza dei ventenni, ma persone che sanno fare bene il proprio lavoro, anche partendo da chi oggi amministra le istituzioni».
Una sfida, questa, che porterà alla stesura di un nuovo programma per il governo, un programma condiviso, scritto a più mani, da sottoporre al giudizio della gente comune attraverso lo strumento delle primarie.
«Ci sono tantissime persone da rimettere in gioco, tantissime potenzialità che oggi sono lontane - si legge nel documento - Del resto a questo serviva, e può servire ancora oggi, il Partito Democratico, purché sappia essere in grado di recuperare questa energia positiva che oggi non si esprime. A partire dalla considerazione che l'attuale classe di governo e dirigente difficilmente saprà portare ad un Paese diverso e rinnovato se non avrà la volontà di "mettersi a disposizione" ed aprirsi al cambiamento».

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C'era anche Lucia Maestri, assessore alla cultura del Comune di Trento, tra i mille sindaci e amministratori locali del Pd che hanno risposto all'appello di Matteo Renzi, sindaco di Firenze possibile sfidante di Pierluigi Bersani per la leadership del Pd, e hanno partecipato ieri nel capoluogo toscano per discutere del futuro del partito e dell'Italia partendo dalla «buona politica e buona amministrazione».
«Sono intervenuta anch'io - racconta Mastri - assieme ad altri assessori e sindaci di tutta Italia per portare un esempio di pratiche. Ho parlato della nostra "Trento e Rovereto card città di culture", per la visita dei musei».
Maestri precisa di aver trovato molto interessante l'approccio di Renzi: «Ha sollecitato il protagonismo degli amministratori nella politica perché sono i più a contatto con i cittadini e i problemi concreti mentre i parlamentari sono lontani».
«A favore di Renzi - dice Maestri - c'è questa idea di politica dal basso che mi ricorda i tempi del movimento dei sindaci, ma prima di condividere una sua eventuale candidatura alla leadership c'è da capire che tipo di primarie si faranno, se saranno interne al Pd o aperte e di coalizione. Oltre a questo, credo che non ci si possa schierare senza aver visto prima un programma degli eventuali contendenti».
Assieme all'assessore Maestri c'erano dal Trentino, tra gli altri, Salvador Valandro, presidente della Comunità dell'Alto Garda, il consigliere provinciale, Andrea Rudari, il consigliere comunale Andrea Robol, il presidente di circoscrizione Roberto Stanchina.
E intanto proprio da ieri era possibile acquistare la «Trento Rovereto card». La card è in vendita presso gli uffici informazioni dell'Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e dell'Azienda per Turismo Rovereto e Vallagarina, i Musei e i Castelli dei due territori e le loro sedi periferiche.
Presentata, insieme ad altre card di valle, la scorsa settimana dall'assessore provinciale Alberto Pacher, la card è acquistabile al costo di 20 euro. Per 48 ore consente in particolare la libera circolazione su tutti i mezzi di trasporto della provincia (bus, corriere, treni) e 1 ingresso per ogni museo aderente, e questo vale per il portatore della card ma anche per gli eventuali figli al seguito.