Civico: «Una norma transitoria per ridurre le indennità subito». Il progetto dell'Svp è di applicare la riforma Thaler dalla prossima legislatura.L. Patruno, "L'Adige", 22 giugno 2012
La materia delle indennità dei politici - provinciali e comunali - è una delle poche che è rimasta di competenza del consiglio regionale. E come già avvenuto in passato, a Trento e a Bolzano hanno idee diverse sull'urgenza e l'entità dei tagli da effettuare sui costi della politica.In Alto Adige, sia per quanto riguarda i consiglieri provinciali/regionali, che per buona parte delle misure di contenimento previste per il livello comunale, si pensa a rinviare l'entrata in vigore dalla prossima legislatura; che vuol dire dall'autunno 2013 per i consiglieri regionali e dalla primavera 2015 per i Comuni. La parte trentina della maggioranza - Pd, Upt e Patt - preme perché i tagli, se mai si riuscirà ad attuarli, abbiano un effetto immediato per tutti.Mattia Civico, consigliere provinciale del Pd, è membro dell'ufficio di presidenza del consiglio regionale, e ha presentato mesi fa un suo disegno di legge per la riduzione delle indennità e dei vitalizi. Di fronte all'orientamento favorevole al rinvio dell'entata in vigore che sta emergendo soprattutto in casa Svp, Civico, sostenuto dal Pd trentino ma in questo anche da quello altoatesino, intende proporre alla presidente del consiglio regionale, Rosa Zelger Thaler, di inserire nel disegno di legge che sta predisponendo per un pacchetto di riduzioni di costi, una norma transitoria che possa consentire per quest'anno un taglio lineare immediato della busta paga pari a quello che produrranno le modifiche strutturali che la presidente Thaler intende fare entrare in vigore dal 2013.«Deve valere per noi quello che vale per i cittadini - sostiene Civico - che hanno sentito subito gli effetti delle misure del Governo per il contenimento delle spese, per loro non ci sono rinvii al 2013 o al 2015».Il 2 luglio la presidente Rosa Thaler presenterà all'ufficio di presidenza il suo disegno di legge che prevede di ridurre l'indennità per portarla a circa 5.000 euro netti (oggi è 6.000) assorbendo la diaria (3.200 euro netti) e modificando però anche i rimborsi spese con un fisso e una parte variabile assegnata solo in base a puntuale certificazione delle spese. Un'altra parte del disegno di legge cercherà di incidere invece sui vitalizi.Intanto, anche la Lega nord, informa il capogruppo Alessandro Savoi, sta preparando un suo disegno di legge sui costi della politica che presenterà la settimana prossima.
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