Costi della politica, tutti per i tagli

Ieri vertice di maggioranza nella sede del Pd del Trentino. Elezioni politiche, se ne riparlerà quando si saprà come si vota.
"L'Adige", 20 giugno 2012

Si sono ritrovati per iniziare a discutere di come approcciare - come coalizione - le elezioni politiche della primavera 2013 e le Provinciali del dopo-Dellai dell'autunno dell'anno prossimo, e hanno finito per parlare di tagli ai costi della politica e al numero dei consiglieri comunali.
In effetti, questi ultimi due temi sono senz'altro i più urgenti e forse le forze politiche del centrosinistra autonomista, che governano in Provincia e in gran parte dei Comuni trentini, iniziano a capire che i cittadini si aspettano un segnale forte su questo argomento.
Ieri, si è tenuta la prima riunione politica della maggioranza dopo la stagione dei congressi che ha portato alla segreteria  Flavia Fontana  (Upt),  Franco Panizza  (Patt) e l'anno scorso  Ivo Tarolli  (Udc). Ieri i nuovi segretari si sono trovati con i colleghi  Michele Nicoletti  (Pd), che era insieme al capogruppo  Luca Zeni ; poi  Aldo Pompermaier  e  Marco Boato  per i Verdi;  Salvatore Smeraglia  e il capogruppo  Bruno Firmani  per l'Italia dei valori; il capogruppo provinciale dell'Upt,  Giorgio Lunelli  il segretario dei Socialisti,  Alessandro Pietracci , e il segretario della Ual,  Luigi Chiocchetti.
Il segretario del Pd Nicoletti ha aperto l'incontro parlando dei prossimi appuntamenti elettorali per l'esigenza di concordare un metodo di lavoro con gli alleati. Si sa che il Pd vuole procedere con le primarie per la scelta del candidato presidente della Provincia oltre che per i candidati alle politiche.
Il problema è che non si sa ancora se alle politiche si voterà ancora con l'attuale legge elettorale (il Porcellum) oppure con una legge nuova. La coalizione ha deciso dunque di rinviare il confronto sull'argomento a quando ci saranno elementi più certi, anche se è probabile che almeno al Senato si voterà ancora con l'attuale sistema maggioritario su collegi uninominali e allora, ha rilevato l'Upt, sarà importante che ci sia coerenza tra la coalizione per le politiche e quella che si presenterà alle provinciali pochi mesi dopo.
L'unico a prendere le distanze dall'attuale alleanza è stato Ivo Tarolli che ha precisato che: «L'Udc sostiene la giunta fino alla fine della legislatura, ma ritiene che sia finita una fase politica e sia necessario porsi in una logica di discontinuità».
A proposito di legge elettorale, invece, Marco Boato, ha espresso la sua contrarietà a modifiche di quella per l'elezione del consiglio provinciale. Sull'argomento il Pd ha presentato un disegno di legge che limita la presenza di piccoli partiti nel Consiglio. Sia Verdi che Italia dei valori si sono detti anche contrari a una riduzione dei consiglieri comunali che possa ridurre la rappresentanza politica.
La priorità su cui tutti si sono trovati d'accordo è però quella di riuscire ad approvare a luglio i due disegni di legge per tagliare le indennità dei consiglieri regionali e quelle degli amministratori comunali e delle Comunità di valle.

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