Vertice del centrosinistra:"Dialogo con l'opposizione, ma se non ci sarà accordo andremo avanti comunque". Quartieri, sì al calo dei consiglieri e alla riduzione delle indennità dei presidenti.M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 30 maggio 2012Leggi l'articolo in pdf!- LEGGI ANCHE: Maggioranza divisa sulle circoscrizioni, F. Gottardi, "L'Adige", 30 maggio 2012
Si blocca sulla porta delle circoscrizioni l'accordo sui tagli ai costi della politica all'interno della maggioranza in consiglio comunale a Trento. Mentre infatti sulla necessità di dare un segnale di sobrietà, abbassando indennità e gettoni di presenza e tagliando il numero di consiglieri, nel centrosinistra sono tutti d'accordo a dividere è il ruolo dei dodici consigli circoscrizionali.Per i piccoli della coalizione anche il capoluogo trentino dovrebbe allinearsi al resto d'Italia, dove le circoscrizioni nelle città sotto i 250.000 abitanti sono state addirittura abolite. O al massimo dovrebbero eleggere consiglieri impegnati a livello di volontariato, senza retribuzione né gettoni di presenza. I due partiti maggiori, Pd e Upt, però non ci stanno e vogliono mantenere un ruolo amministrativo in capo alle circoscrizioni. Oggi al vertice dei dodici enti decentrati e nei relativi consigli siedono moltissimi rappresentanti dei due partiti che fungono da terminali sul territorio, un sistema che democratici e upitini non vogliono smantellare.Di fronte a queste due posizioni contrapposte l'incontro di maggioranza, che lunedì sera avrebbe dovuto suggellare un accordo complessivo, è invece stato aggiornato a martedì della prossima settimana. Ma gli spazi per una posizione comune sembrano a questo punto abbastanza risicati e presumibilmente la parte riguardante la riforma delle circoscrizioni rimarrà fuori dal documento finale.Sul resto dei temi all'ordine del giorno invece l'accordo c'è. Il centrosinistra comunale indicherà nel 10% dello stipendio attuale il sacrificio da chiedere al sindaco, agli assessori e al presidente del consiglio comunale. Attualmente Andreatta guadagna 8.810 euro lordi, cifra che scenderà dunque, se la proposta andrà in porto, di poco sotto quota 8.000. Il vice sindaco prenderà poco meno di 6.000 euro lordi, gli assessori a tempo pieno andranno sotto quota 4.000 (i quattro part time a 3.150 circa). Il presidente del consiglio, che oggi prende 2.819 euro al mese, andrebbe attorno ai 2.500. E andranno ritoccate anche le indennità dei presidenti di circoscrizione, che oggi guadagnano ben 1.800 euro lorde al mese, esattamente il triplo di Bolzano.Un quindici per cento in meno si ipotizza anche per i gettoni di presenza, che oggi valgono per ogni consigliere comunale 120 euro per ogni seduta di consiglio o commissione e che scenderanno a 100 o giù di lì. Allo stesso modo i gettoni per i consiglieri circoscrizionali passeranno da 60 a 50 euro a seduta e verranno aboliti nelle commissioni, anche per eliminare quell'odiosa differenza rispetto ai membri esterni, che in commissione ci vanno invece a titolo gratuito. Tutti d'accordo in maggioranza anche per tagliare il numero dei consiglieri comunali, portandoli dagli attuali 50, un numero spropositato per una città di poco più di centomila abitanti, a 35 o 40 al massimo. Anche i consigli circoscrizionali subiranno tendenzialmente una cura dimagrante: i più grandi, quelli a 19 membri, passerebbero a 15 e via sforbiciando.L'altra intenzione emersa nell'incontro di lunedì sera è quella di dare un segnale immediato rinunciando ai fondi stanziati a palazzo Thun per i singoli gruppi consiliari.Se martedì prossimo si arriverà ad un accordo complessivo, ma come detto probabilmente la parte riguardante il ruolo delle circoscrizioni rimarrà fuori, il centrosinistra andrà al confronto con l'opposizione alla ricerca di una linea condivisa da tutto il consiglio. L'eventuale mozione approvata sarà però naturalmente solo uno spunto per il consiglio regionale, che nella propria autonomia legislativa potrà poi decidere come meglio crede. In Comune qualche cosa però possono deciderla, modificando il regolamento per cercare di rendere più funzionali, snelle e produttive le sedute del consiglio comunale e delle commissioni.
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Partito Democratico del Trentino