CONSORZIO COMUNI - Zeni: «Difesa di rendite di posizione»

Alle forze politiche di maggioranza non sono piaciute le parole del presidente del Consorzio dei Comuni, Marino Simoni, riguardo ai costi della politica, dimostrandosi preoccupato di aumentarli piuttosto che diminuirli. Ma il sindaco suscita critiche anche nella sua volontà di rimettere mano in modo sostanziale alla riforma istituzionale.
L. Patruno, "L'Adige", 28 maggio 2012

Luca Zeni, capogruppo del Pd in consiglio provinciale, commenta: «Sui costi della politica posso dire che mi sembra difficile pensare di potersi chiamare fuori e penso che i Comuni e il Consorzio dei Comuni non possano sottrarsi».
«Mi spaventano di più però - aggiunge Zeni - le parole di Simoni sulla riforma istituzionale perché mi sembra che lui voglia tornare al modello comprensorio, ovvero all'ente di secondo livello che non è l'obiettivo della riforma, che è quello di un ente dove decentrare poteri della Provincia e razionalizzare le funzioni dei Comuni, che abbia una sua forza politica di valle che va oltre il singolo comune».
«La volontà di migliorare la legge c'è - continua il capogruppo del Pd - sia da parte della giunta che del consiglio provinciale, ma per accelerarla cercando di farla funzionare non per fermare tutto e tornare indietro per difendere alcune rendite di posizione».
Il consigliere provinciale  Renzo Anderle  (Upt), che è stato presidente del Consorzio dei Comuni, era presente alla giornata dei Comuni a Cavalese ha sentito Simoni ed è rimasto deluso: «È stato vago. Mi sarei aspettato più chiarezza e incisività su alcuni temi concreti come la riduzione dei costi della politica e altre questioni che interessano i Comuni. Mi piace l'idea di un tavolo di confronto tra Comuni e Provincia ma - aggiunge - non parlerei del modello Commissione dei 12 che è organo consultivo del Governo e nominato dal Governo». Quanto alle modifiche alla legge sulle Comunità, Anderle dice: «Penso anch'io che il nodo inserire i sindaci nell'assemblea delle Comunità e ridurre di numero quelle più pletoriche».
Anche il consigliere  Bruno Firmani  (Italia dei valori), era sabato a Cavalese e dice: «Ho avuto delle impressioni molto negative da quella giornata: mi pare che i sindaci si parlino addosso senza affrontare i problemi nodali. L'unica cosa "innovativa" è stato chiedere soldi alla Provincia, così non si va da nessuna parte».