Il Pd: bisogna ridurre i consiglieri comunali. Il dibattito: «Anche loro troppo politicizzati»

ROVERETO - Il segretario cittadino del Partito democratico, Fabiano Lorandi, ha presentato a tutte le forze politiche una proposta di revisione del regolamento delle circoscrizioni. Sicuramente la proposta farà discutere perché propone la cancellazione praticamente totale dei costi dei rappresentanti delle circoscrizioni.
F. Franchi, "L'Adige", 27 maggio 2012

Lorandi decide di usare anche parole dure nei confronti dei Civici che in questi giorni nella circoscrizione Sacco-San Giorgio hanno fatto la guerra alla presidente Biancalbina Francesconi: «Nelle circorscrizioni c'è una eccessiva accentuazione del ruolo partitico, di tutti, anche dei Civici, che sono convinti di fare un servizio a loro stessi e ai cittadini. Il non sedersi a un tavolo - continua Lorandi - contraddice anche la definizione che danno di loro stessi. Se davvero vogliono attaccare Francesconi non devono fare altro che presentarsi con un mozione di sfiducia. Dobbiamo capire tutti che cosa serve, perché quella zona sarà nei prossimi dieci anni l'area cittadina di maggior sviluppo».
l Partito democratico di Rovereto, spinto dall'onda di malessere dei cittadini contro i costi della politica, ha deciso di fare una proposta che non mancherà di riaprire il dibattito politico e sicuramente farà schierare le circoscrizioni. Fabiano Lorandi lancia a tutte le forze politiche tre proposte secche sulle quali confrontarsi: il taglio drastico dei consiglieri comunali da 50 a 30, la riduzione dei consiglieri della Comunità di Valle esclusivamente a quelli eletti e la riduzione dei consiglieri di circoscrizione, oltre al taglio definitivo delle indennità dei presidenti e dei gettoni dei consiglieri. Una sforbiciata che potrebbe portare un risparmio, facendo calcoli al ribasso, di almeno 150 mila euro l'anno. Ma fin da subito Lorandi vuole anche il taglio dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali nelle commissioni consiliari.
La proposta per quanto riguarda le circoscrizioni è contenuta in un documento approvato dal direttivo cittadino del Pd mercoledì scorso che da ieri è in mano a tutte le forze politiche.
Una maggior sensibilità sui costi della politica ha così trovato spazio anche a sinistra. Ma Lorandi intende chiarire che la premessa è quella di un ragionamento complessivo che investe anche una rinnovata esigenza di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e per questo, rispetto alle circoscrizioni, il documento del Pd, propone un assetto diverso, con un compito maggiore di coesione sociale sul territorio nei quartieri. La proposta è quella di aprire dei tavoli di confronto con il mondo associativo, dalle società sportive al mondo culturale passando per le parrocchie. Un tavolo formale, «che si riunisca almeno un paio di volte l'anno - afferma Lorandi - previa iscrizione a un registro, non per rendere burocratico questo tavolo, ma solo per dargli una dignità istituzionale».
Quello che Lorandi vuole e su questo insiste politicamente, è che le circoscrizioni tornino ai loro compiti sul territorio: «La battaglia politica contro l'Amministrazione comunale la fa eventualmente il consiglio comunale, non le circoscrizioni».
ircoscrizioni comunque che nell'intento del Pd vanno ridimensionate, con un passaggio legislativo, cambiando sia la composizione, più ridotta, sia le incompatibilità per le candidature elettorali: «Non deve essere più possibile candidarsi in comune e in circoscrizione e nemmeno candidarsi in più circoscrizioni. Questo per rendere davvero i consiglieri rappresentanti del territorio.
Così come va cambiata la legge sulle comunità di Valle, eliminando i rappresentanti dei comuni ma, afferma ancora Lorandi, con una diversa dislocazione del ruolo di Rovereto al suo interno. Più di tutte susciterà però risposte e repliche la proposta di ridurre i consiglieri comunali. «Città come Bologna e Padova hanno lo stesso nostro numero di consiglieri, dobbiamo ridurli a 30, massimo 32». Tutte proposte che, fa capire Lorandi, sono in sintonia con il Pd di Trento e che quindi si tratta di una battaglia più generale.