Tutto, o quasi, è pronto per il «Pd Day» della Vallagarina. Il 14 marzo saranno costituiti i circoli del Partito democratico in tutto il comprensorio. N. Guarnieri, "L'Adige", 1 marzo 2009
In altre parole, diventerà finalmente un sodalizio reale e concreto quel progetto nato lo scorso anno dalla fusione tra Ds e Margherita e che, alle ultime elezioni provinciali, è diventato il primo soggetto politico del Trentino come numero di voti. I coordinatori temporanei, su tutti Roberto Pallanch, hanno scelto Maso Sasso per trovarsi e gettare le basi di quello che ha tutte le intenzioni di diventare il partito territoriale per antonomasia, una formazione capace di ragionare nelle comunità, con le comunità e per le comunità mantenendo però un riferimento nazionale. Non a caso, il segretario provinciale Maurizio Agostini ha ricordato che «il Pd è l'unico partito in provincia». A metà mese, con l'elezione diretta della base, ci sarà dunque l'investitura ufficiale dei dirigenti chiamati a dettare le linee guida ai prossimi appuntamenti elettorali. E a tirare le fila sarà il circolo di Rovereto. Che ieri, tanto per sancire il distacco con il passato, ha omesso di invitare al tavolo della fondazione «pidina» il nucleo storico di «Rovereto Insieme». Tradotto, significa che sono rimasti a casa tutti i consiglieri comunali eletti a palazzo Pretorio: Fabrizio Rasera, Sandra Dorigotti e Bruno Ballardini. Assenza giustificata o mancato invito da parte delle nuove leve del Pd? Nessuno risponde, segno che la frattura in seno al nuovo movimento ci dev'essere, soprattutto la voglia di operare al di là dei «senatori». L'assessore provinciale Alessandro Olivi - scelto dalla base roveretana e portato a palazzo Trentini a suon di preferenze raccolte nell'intera Vallagarina - ha elogiato il taglio con il «vecchio» anche se, ha ricordato, «non si possono tagliare le radici. È importante tenere il passato ma se deve guardare avanti». Come? «Smettendola di lavorare per i temi cari alla sinistra, l'istruzione e i diritti umani, ma facendoci carico anche degli altri argomenti, su tutti le categorie economiche». Il nuovo corso, nonostante le buriane romane, sembra quindi iniziato. Con l'entusiasmo e l'emozione di Roberto Pallanch, il giovane chiamato a traghettare il bebè tricolore del centrosinistra fino, appunto, alla creazione dei circoli territoriali. «Il futuro è cominciato», ha chiosato Pallanch. «Sarà pure uno slogan ma è efficace e, su queste cose, dobbiamo imparare dal Popolo della Libertà». Da ieri, comunque, è partito ufficialmente il tesseramento che in qualche zona ha già prodotto risultati più che positivi: 50 iscritti ad Avio, altrettanti a Brentonico, 25 a Isera e una miriade di simpatizzanti, non ancora tesserati, in tutta la Destra Adige e ad Ala. Il primo passo, ovviamente, è produrre sindaci il prossimo anno. «Al momento - ha ricordato Olivi - l'unico primo cittadino del Pd è Alessio Manica di Villa». L'appuntamento, dunque, è per il 14 marzo e la nascita in contemporanea, nero su bianco, dei circoli Pd di Ala, Avio, Brentonico, Isera, Destra Adige, Mori-Ronzo Chienis, Isera, Rovereto e, con qualche giorno di ritardo, dell'Alta Vallagarina (Besenello, Calliano e Volano). «Lo sforzo di lavoro comune, a partire dalla scelta condivisa dei candidati della Vallagarina, - ha spiegato Pallanch - è il primo passo per una collaborazione che ci permetterà di affrontare in modo congiunto i temi nevralgici del territorio: mobilità, lavoro, sanità, opere pubbliche, turismo, integrazione, urbanistica. Stiamo anticipando la Comunità di Valle».
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