Minimizzare quello che non va e rinviare a dopo il voto di domenica l'analisi dei problemi - che nessuno nega - e l'elaborazione delle correzioni alla riforma sulla base delle esperienze di questo primo anno e mezzo di convivenza tra le Comunità di valle e i comuni. Sempre che le Comunità esistano ancora.L. Patruno, "L'Adige", 27 aprile 2012
Sembra essere questo l'atteggiamento assunto dalle forze politiche della maggioranza di centrosinistra autonomista di fronte al referendum promosso dalla Lega per l'abrogazione delle Comunità di valle.l capogruppo provinciale del Pd, Luca Zeni , ricorda che ben prima della raccolta di firme sul referendum il Pd aveva fatto proprie le preoccupazioni emerse sui territori rispetto a quello che non funziona della riforma, ma non per affondarla, naturalmente, bensì per cercare di correggerla. «Pensiamo - dichiara Zeni - che non abbia senso un referendum quando la riforma è a metà del guado. Il Pd ha sollecitato un'accelerazione nell'attuazione, che vuol dire il trasferimento di personale e risorse. Poi, ci sono delle contraddizioni che andranno affrontate: le assemblee con 100 persone stridono perché è chiaro che non funzionano, così come andrà trovata una soluzione ai rapporti tra Comunità e comuni che oggi sono lasciati al buon senso delle persone». Secondo il Pd si dovrebbe mettere mano alla legge già in questa legislatura.Anche il Patt vorrebbe correggere la legge. Sulla spinta di molti amministratori locali il neosegretario provinciale Franco Panizza , già al congresso aveva ripreso le spinte della base a modificare la legge soprattutto per definire meglio il ruolo dei comuni ed evitare sovrapposizioni e nuova burocrazia. «Aspettiamo il voto di domenica - dichiara Panizza - e poi nel partito costituiremo un gruppo di lavoro per elaborare delle proposte di modifica alla legge».l capogruppo provinciale dell'Upt, Giorgio Lunelli non chiude la porta a quelli che definisce dei possibili «aggiornamenti» nel caso le Comunità riescano a sopravvivere al 29 aprile. «Certamente - dice - c'è da calibrare meglio il rapporto tra giunta della Comunità di valle e conferenza dei sindaci sulla gestione associata dei servizi. Siamo aperti ad aggiornamenti purché non si stravolga l'impianto e l'assetto complessivo che per noi è fondamentale».
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Partito Democratico del Trentino