La Lega al Patt: «Ha paura di noi»

Nicoletti: «È importante pensare il Trentino al centro di un crocevia tra il mondo italiano e quello tedesco, che può dare migliori opportunità di sviluppo anche al nostro territorio». Zeni: «Il Patt non parla più di  blockfrei, di mani libere, come faceva fino a poco tempo fa, ma ha ribadito la sua fedeltà alla coalizione».
L. Patruno, "L'Adige", 17 aprile 2012

«Ho fatto bene ad andare ai gazebo contro le Comunità di valle invece che al congresso del Patt: mi aspettavo un profilo più alto da parte di una forza politica che dice di candidarsi alla guida della Provincia». Il segretario della Lega nord Trentino,  Maurizio Fugatti , replica così ai ripetuti attacchi che sono giunti nei confronti della Lega al congresso del Patt di domenica scorsa, dove il neosegretario Franco Panizza e il predecessore Ugo Rossi hanno scaldato l'assemblea proprio prendendo di mira il Carroccio e il referendum contro le Comunità di valle. «È vero - osserva Fugatti - che condividiamo lo stesso elettorato, ma allora questo vuol dire che il Patt ha paura della Lega e soprattutto sanno che le Comunità di valle sono l'opposto di una politica autonomista, perché mettono a rischio l'autonomia dei comuni. Sarà anche vero che il Patt oggi è in salute, anche se nel 2008 prese meno voti che nel 2003, ma va detto che è più facile in un periodo di crisi come questo che una forza che è al governo abbia dei vantaggi elettorali rispetto a chi sta all'opposizione». Fugatti ci tiene poi a ricordare che il patto di Milano che ha «blindato l'autonomia» è stato firmato da Dellai e Durnwalder con l'allora ministro Roberto Calderoli, che è della Lega.
Gli alleati di giunta hanno invece tutti molto apprezzato la linea politica emersa dal congresso del Patt che è stata di conferma dell'alleanza di centrosinistra autonomista. «Speravo in una proposta di annessione alla Repubblica federale tedesca» esordisce con una battuta il segretario del Pd del Trentino,  Michele Nicoletti. Secondo Nicoletti: «È importante pensare il Trentino al centro di un crocevia tra il mondo italiano e quello tedesco, che può dare migliori opportunità di sviluppo anche al nostro territorio». E il Patt è sensibile, anche partendo dalla realizzazione dell'Euregio, al rafforzamento dell'ancoraggio internazionale della specialità trentina.
«Abbiamo apprezzato - continua il segretario del Pd - l'unità e la vitalità dimostrata da un congresso così partecipato che è molto positivo per tutta la coalizione. Riguardo alla dialettica con i partiti nazionali, vorrei ricordare che l'autonomia speciale è stata costruita dal lavoro di partiti nazionali a Roma, non solo dagli autonomisti, perché bisogna avere la forza necessaria in Parlamento». Il capogruppo provinciale del Pd,  Luca Zeni , che era presente a Mezzocorona, sottolinea il messaggio politico uscito dal congresso: «Il Patt non parla più di  blockfrei , di mani libere, come faceva fino a poco tempo fa, ma ha ribadito la sua fedeltà alla coalizione».
Positivo è anche il giudizio di  Flavia Fontana , segretario provinciale dell'Upt, che osserva: «Un congresso così partecipato è la risposta migliore all'antipolitica. Vuol dire che c'è chi ha ancora fiducia nella politica e ci fa molto piacere».
Riguardo al progetto di un nuovo partito unico da costruire con il Patt, Fontana dice: «Ne hanno parlato sia Rossi che Dellai usando il termine sogno ed è quello che è oggi. Noi con il Patt abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto di collaborazione, ma ci sono sensibilità diverse e dunque dobbiamo prima preoccuparci di consolidare la coalizione e poi si vedrà».
Fontana ci tiene a rimarcare che: «Questa coalizione vincente che rappresenta l'anomalia trentina è il risultato dell'intuizione di Dellai e ora si tratta di farla evolvere e ci fa paicere che il Patt abbia dichiarato di essere su questa linea».  Luigi Chiocchetti, segretario del partito ladino Ual, un tempo federato con la Margherita e oggi comunque parte della coalizione, precisa: «I nostri rapporti con l'Upt non cambiano, con il Patt abbiamo firmato un accordo "neutro" a difesa dell'autonomia. Siamo una delle forze della coalizione e ci auguriamo che a breve si possa cominciare a discutere insieme».

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