Fratello Barack, ok da Trento

Intervento di Flavio Santini (PD) nella discussione in aula sul bilancio 2012-2014 del Comune di Trento.
"Stiamo discutendo il bilancio di metà consiliatura e l'occasione è propizia per un ragionamento di sintesi  ed anche per qualche valutazione complessiva su questa amministrazione."
Flavio Santini, 24 marzo 2012

Mentre analizziamo le voci del terzo documento di bilancio dobbiamo essere in grado di riconoscere ormai quali sono le "cifre salienti" che caratterizzano il lavoro di questa Giunta e di questa maggioranza.

Secondo me sono, in estrema sintesi, due: servizi sociali di grande qualità e miglioramento della mobilità urbana. Mentre l'attenzione alla qualità dei servizi sociali, della coesione sociale e delle relazioni tra i cittadini è un classico ormai per il Comune di Trento, che da decenni la considera la priorità numero uno della propria azione amministrativa, il secondo obiettivo, il miglioramento della mobilità urbana, si può dire che sia una novità degli ultimi anni, perché in questa e nella precedente consiliatura si è operata una vera e propria rivoluzione delle priorità rispetto ai programmi precedenti, e la mobilità "alternativa" ha cominciato ad affermarsi sul caos del traffico, sugli ingorghi e sull'inquinamento.

L'azione amministrativa su questi due obiettivi, prioritari nel programma del Sindaco e di questa maggioranza, come ogni altra azione, si è scontrata, in questo periodo, con la grave crisi economica attuale. Una crisi che noi del Partito Democratico vediamo descritta sinteticamente ma molto efficacemente, con parole semplici e chiare, già due anni fa dal nostro esponente più noto, il nostro "fratello maggiore" Barack Obama, nel suo discorso di insediamento alla Casa Bianca: " E’ ormai ben chiaro che ci troviamo nel mezzo di una crisi. ... La nostra economia si è fortemente indebolita, conseguenza della avidità e dell’irresponsabilità di alcuni, ma anche della nostra collettiva incapacità di compiere scelte difficili e preparare la nostra nazione per una nuova era. C’è chi ha perso la casa. Sono stati tagliati posti di lavoro. Imprese chiuse. Il nostro servizio sanitario è troppo costoso. Le nostre scuole perdono troppi giovani. E ogni giorno porta nuove prove del fatto che il modo in cui usiamo le risorse energetiche ... minaccia il nostro pianeta.

Questi sono gli indicatori della crisi, soggetti ad analisi statistiche e dati. Meno misurabile ma non meno profonda invece è la perdita di fiducia che attraversa la nostra terra - un timore fastidioso che il declino ... sia inevitabile e la prossima generazione debba ridurre le proprie aspettative.
Oggi vi dico che le sfide che abbiamo di fronte sono reali. Sono serie e sono numerose. Affrontarle non sarà cosa facile né rapida. Ma ... le affronteremo.".

Parlando dunque della qualità dei nostri servizi sociali (agli anziani, ai bambini, a chi è in difficoltà, ecc.), dei servizi utili a rafforzare la coesione sociale ed a migliorare le relazioni tra i cittadini, non possiamo che riconoscere che la grande cura con cui gli operatori pubblici e del privato sociale, ma anche la giunta e questa maggioranza, seguono quotidianamente l'evolversi delle attività e delle problematiche, si è riverberata in questa occasione nella massima attenzione affinché la crisi economica in atto ed in particolare i tagli che sono stati imposti al bilancio comunale non avessero ad influire sulla qualità dei servizi sociali erogati, ritenuti i più importanti.  Ed in effetti, guardando alle cifre di questo documento di bilancio, vediamo con soddisfazione che ben 118 milioni di Euro, sui 302 milioni complessivi, corrispondono alle voci di questa valenza sociale. E' quasi il 40% e c'è un incremento di circa 15 milioni rispetto al bilancio dello scorso anno, mentre la disponibilità complessiva è calata di 22 milioni. In questo settore il rapporto tra spese di investimento e spese correnti è più equilibrato rispetto agli altri settori. E queste sono buone ragioni per cui noi del Partito Democratico votiamo favorevolmente l'approvazione di questo bilancio 2012-2014.

Nella seconda metà della consiliatura credo che dovremo affrontare con maggiore dinamicità alcune questioni cruciali, che anche in questi ultimi giorni sono balzate all'attenzione della cronaca locale per alcuni episodi incresciosi. Due in particolare. La prima questione è il fenomeno della precarietà e dell'abusivismo abitativo di troppe persone. La seconda corrisponde alla necessità di affrontare positivamente la multiculturalità ormai diffusa, cercando di governare il fenomeno o almeno "andargli incontro" anziché subirlo. Su questi due temi, che non approfondisco in questa occasione, ci sono punti molto significativi nel programma del Sindaco e della maggioranza, che vanno attuati con decisione, superando i timori e le pigrizie.

Parlando invece del miglioramento della mobilità, ricordo che abbiamo approvato circa un anno fa un ottimo Piano urbano della mobilità, che va attuato con grande determinazione. In tempi di crisi e di tagli di bilancio, che succede ai tanti progetti approvati con il PUM?  Siamo costretti alla resa o - pur tra le difficoltà - riusciamo a mantener fede al programma,così ricco e lungimirante in questo settore? Anche in questo caso, guardando alle cifre del documento di bilancio, vediamo con soddisfazione che ben 38 milioni di Euro, sui 302 milioni complessivi, corrispondono alle voci di questo capitolo. C'è un incremento di circa 10 milioni rispetto al bilancio dello scorso anno, mentre la disponibilità complessiva è calata di 22 milioni. Cosa importante in proiezione futura: anche in questo settore il rapporto tra spese di investimento e spese correnti è più equilibrato rispetto agli altri settori. Dunque le buone ragioni per cui noi del Partito Democratico votiamo favorevolmente l'approvazione di questo bilancio 2012-2014 si rafforzano.

Voglio mettere subito in evidenza il nocciolo della questione, rispetto alla mobilità urbana, che - sentiti alcuni interventi dei colleghi che mi hanno preceduto - mi sembra non sia stato capito: una mobilità basata prevalentemente su sistemi leggeri, ecologici e convenienti non solo risolve i problemi di traffico e inquinamento, ma - ed è ciò che più ci interessa mentre ragioniamo di bilancio - porta benefici economici complessivi di grande entità, da subito ma, soprattutto, per i bilanci futuri. Infatti, come ho già avuto modo di documentare in aula nella discussione sul Piano urbano della mobilità, i costi a chilometro per persona, quando ci si muove a piedi, in bicicletta o col mezzo pubblico (ognuno nel raggio d'azione che più si addice, naturalmente) sono decine di volte inferiori rispetto ai costi dello spostamento in automobile. Ognuno di noi lo può verificare nelle proprie tasche, ma su scala complessiva, il risparmio assume dimensioni davvero importanti. Inoltre, si estende il diritto alla mobilità a favore dei meno abbienti. Mi soccorre ancora il fratello Barack: "... la crisi ci ricorda che senza un occhio rigoroso, il mercato può andare fuori controllo e la nazione non può prosperare a lungo quando il mercato favorisce solo i già ricchi. Il successo della nostra economia è sempre dipeso non solo dalle dimensioni del nostro Pil, ma dall’ampiezza della nostra qualità di vita, dalla nostra capacità di estendere le opportunità per tutti coloro che abbiano volontà, non per beneficenza ma perché è la strada più sicura per il nostro bene comune".

In linea con la filosofia di base del PUM, 25 dei 38 milioni previsti a bilancio sono riservati ad interventi per la pedonalità, sicurezza di movimento e per la ciclabilità. Non è poco ed è bene che sia così. Riguardo ai parcheggi, parliamo dei parcheggi di attestamento e di quelli pertinenziali. Circa i parcheggi di attestamento, mentre si sta, tramite apposita gara, attrezzando il parcheggio exZuffo con alcuni servizi commerciali che lo rendano più vivo e si è individuato, all'interno del progetto di riqualificazione di Piedicastello, il percorso per collegare in modo diretto e gradevole il parcheggio col centro città, nel bilancio 2012 è inserito il finanziamento per il parcheggio di attestamento di Trento sud, all'altezza del Marinaio, che avrà il compito di intercettare molti automobilisti in arrivo da sud, veicolandoli verso il centro città su mezzo pubblico. Circa i parcheggi pertinenziali, la voce non risulta a bilancio in virtù del fatto che l'amministrazione vuole favorire la realizzazione di tali parcheggi a cura di privati, che con la successiva gestione possono rientrare ben presto dall'investimento e realizzare degli utili. Sulla scorta di alcune positive esperienze del passato, dopo che l'amministrazione ha snellito l'iter burocratico per la pratica di concessione dei permessi, tre o quattro iniziative sono già in corso. Se altre tre o quattro seguiranno e poi ancora altrettante, tra non molti anni la città potrà vedere disseminati una ventina di parcheggi pertinenziali ad uso prevalente dei residenti, liberando e riqualificando altrettante aree di superficie. L'aspetto più critico riguarda invece il trasporto pubblico urbano, un servizio in generale apprezzato e la cui qualità è stata di recente anche riconosciuta da indagini su spettro nazionale. In questo settore è stato necessario operare tagli notevoli, ma bisogna riconoscere che tali tagli sono stati operati con grande attenzione, togliendo alcune corse poco utilizzate, probabilmente mantenendo complessivamente la qualità del servizio. Comunque, i tagli sono stati preceduti da una piena richiesta di collaborazione ai responsabili della società partecipata, per l'individuazione degli interventi di razionalizzazione più opportuni. E' sempre doloroso dover tagliare servizi che si ritengono importanti, ma, anche qui, ci confortano le parole del nostro fratello maggiore, Barack Obama: "I nostri lavoratori non sono meno produttivi rispetto a quando è cominciata la crisi. Le nostre menti  non sono meno inventive, i nostri beni e servizi non sono meno necessari di quanto lo fossero la settimana scorsa, o il mese scorso o l’anno scorso. Le nostre capacità rimangono inalterate. Ma è di certo passato il tempo dell’immobilismo, della protezione di interessi ristretti e del rinvio di decisioni spiacevoli."   La dorsale su ferro nord-sud e quella che si va determinando come una vera e propria dorsale elettrica est-ovest sono interventi di una tale rilevanza, per Trento ma anche per tutti coloro che gravitano sulla città, da richiedere finanziamenti provinciali, peraltro già previsti allorquando si pensava alla soluzione VAL. Per questo esulano dal bilancio che stiamo discutendo. Anche in questo caso, ricordo ciò che ho già avuto modo di documentare in aula nella discussione sul Piano urbano della mobilità: esiste una grande varietà di soluzioni tecniche per i mezzi pubblici di trasporto elettrico, con altrettanto grande varietà nello spettro dei costi richiesti. Forse la crisi si rivelerà alla fine un'opportunità, se ci spingerà a scegliere con oculatezza sistemi efficaci e poco costosi.

Nella seconda metà della consiliatura credo che dovremo incrementare la nostra efficienza nel processo di attuazione del Piano urbano della mobilità, rendendo evidente che si è usciti dalla fase di pianificazione per passare a quella della concretizzazione degli interventi. Sarebbe importante che questa Giunta riuscisse, in questo senso, non solo ad attuare i tanti interventi piccoli ma importanti, ma anche a lasciare un segno significativo e forse proprio le due dorsali elettriche incrociate potrebbero essere il segno migliore.

Concludendo, con un pizzico di ottimismo: forse è proprio vero che la crisi, con le sue difficoltà, ci obbliga a "tirar fuori" le qualità migliori. Se mi è permessa una metafora calcistica, è ciò che avviene alla nazionale italiana di calcio, che solo dopo la sconfitta con la Corea si è inventata i mondiali del Messico '70 e dopo essersi qualificata a stento a forza di zero a zero, è andata a vincere il Mundial nel '82 in Spagna.

Quando le sabbie mobili arrivano alla gola, resta fuori solo la testa. Solo quella si può usare. Ma è la strada giusta.