PD VAL DI NON - Comunicato Stampa Piscina di valle

Animato da spirito collaborativo e costruttivo, il Partito Democratico della Val di Non si sente di intervenire nel dibattito che riguarda la realizzazione di una piscina sul territorio valligiano. Riteniamo infatti fondamentale alimentare questa discussione, al fine di ottenere il risultato più consono e maggiormente aderente alle esigenze del territorio, dei suoi residenti e dei suoi ospiti.
21 marzo 2012


Uno degli aspetti qualificanti dell’amministrare risiede sicuramente nel “metodo” che si adotta per affrontare le questioni. Ed in tal senso il primo appunto che ci sentiamo di fare riguarda proprio il metodo. Infatti, essendo il tema dell’acquaticità nonesa, come tanti altri, un argomento complesso, esso necessita, per sua natura, di essere affrontato con un metodo che riesca a svilupparne tutta la complessità. Il che significa condivisione e confronto, soprattutto in questo periodo di scarsità di risorse, ma anche una certa pragmaticità nella sintesi, dal momento che la risposta ad una esigenza deve essere efficiente e allo stesso tempo sostenibile.

La nuova struttura dovrà essere una struttura di valle, quindi di tutti. Non dovrà essere la bandiera di nessuno, pena la bocciatura pubblica di una importante struttura che serve alla valle per soddisfare un servizio. In quest’ottica riteniamo necessario che si instauri un rapporto di collaborazione tra amministrazioni sia di Comunità sia dei Comuni, ponendosi al servizio degli utenti siano essi i residenti in valle, siano essi i nostri “graditi” ospiti.

La scelta del tipo di struttura e della sua stessa localizzazione dovrà quindi essere fatta pensando di offrire il miglior servizio alla valle. Anche perché, in qualsiasi luogo venga realizzata, la piscina dovrà essere considerata la piscina della valle, dove tutti si sentano legittimati ad investire per dare ai propri concittadini una nuova opportunità, ora mancante. Ma per far questo bisogna predisporre basi solide ed un canale di confronto. Soprattutto devono essere coinvolti, sin da subito, tutti i soggetti interessati per partecipare attivamente a questa importante decisione.

Dal punto di vista tecnico, nel caso di specie, ci sentiamo di orientare l’attenzione verso un impianto che riesca ad esprimere una certa potenzialità nell’offerta raggruppando in un luogo risposte alle esigenze sportive, di benessere e ludiche.

Ciò per due motivi altrettanto importanti per il futuro di un impianto di questo genere.

Uno riguarda l’offerta che si mette a disposizione degli utenti, che deve essere attrattiva ed esaustiva di varie esigenze -sportive, ludiche e benessere-, con una particolare attenzione alle esigenze della famiglia.

L’altro è strettamente correlato al primo e riguarda la sostenibilità. Siamo infatti di fronte ad una struttura che dal punto di vista della sostenibilità economica presenta delle criticità. Quindi per l’ente pubblico si può giustificare un investimento di danaro pubblico solo se, con la realizzazione di questo impianto, si offre un servizio pubblico che da un lato completi la gamma di servizi a valenza sociale e dall’altro lato potenzi l’attrattività del territorio, anche dal punto di vista turistico. In questo senso sappiamo che ci sono molte strutture ricettive in valle e molte altre ne stanno nascendo, e quindi avere sul territorio una struttura integrata rivestirebbe sicuramente un risorsa che si aggiunge alla gamma di offerte turistiche già presenti nei pacchetti turistici proposti.

A questo proposito, memori di esperienze che oggi creano delle criticità in termini di realizzazioni di opere pubbliche -vedi crossodromo- riteniamo sia importante ampliare il dibattito in tutti i settori, sollecitando le forze politiche ad esprimersi e invitando a condividere la scelta con l’APT della Val di Non, quale importante e qualificato referente per quanto riguarda il comparto turistico.