MEZZOLOMBARDO - Tania Vukic si autosospende

Dopo il ritiro della delega, il consigliere del Pd attende un chiarimento dal sindaco.
A. Longo, "L'Adige", 25 gennaio 2012
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MEZZOLOMBARDO - Riceviamo, e pubblichiamo integralmente, l'intervento fatto dal consigliere comunale di Mezzolombardo Tanja Vukic, durante la seduta di ieri.  Con questa comunicazione il consigliere si è autosospeso dal gruppo di maggioranza.

«Inizio questo mio intervento ringraziando le tante persone che in questi due anni e mezzo di mio impegno amministrativo, hanno con me collaborato e hanno contribuito alla realizzazione di quanto da me proposto ed attuato. Ricordo dunque in particolare il signor Luigi Moresco presidente del Tavolo della Solidarietà, il signor Mariano Concin presidente della sezione locale degli Alpini, il signor Gino Pomella presidente delle Acli, la signora Fernanda Tapparelli presidente del Gruppo Missionario, la signora Rosanna Dalmonego dell’associazione “Educazione per la vita”, il signor Alessio Kaisermann presidente della Pro-Loco, l’ architetto Ugo Tait responsabile del Teatro S.Pietro, l’architetto Danilo Dallabrida per la fattiva collaborzione; grazie all’ Associazione Grazie alla Vita per la disponibilità garantita l’anno scorso in occasione della Festa del Migrante. Naturalmente di tutti questi gruppi ed associazioni nominati ricordo i componenti dei direttivi e i tesserati. Un ringraziamento anche a tutti i cittadini di Mezzolombardo (e non solo) che hanno partecipato con entusiasmo a quanto proposto: anche ai ragazzi, ai coscritti del 1992 e del 1993. Ringrazio anche i dirigenti scolastici, dottor Negro e dottor Bezzi, le maestre ed i maestri della Scuola elementare. Ricordo anche i dipendenti comunali che a vario titolo hanno con me collaborato.

Ringrazio anche i giornalisti delle testate locali (Trentino, L’Adige, Corriere del Trentino, Vita Trentina, QuiTrento, La Rotaliana), le signore Liviana Concin e Lucia Facchinelli, i signori Marco Weber, Antonio Longo, Mattia Frizzera , Andrea Tomasi e Nicola Filippi, che in questi due anni e mezzo con i loro resoconti ,hanno raccontato di quanto fatto con la mia delega. Sono diverse decine gli articoli usciti sui vari quotidiani, settimanali e periodici. Ringrazio anche chi mi ha permesso di portare avanti, tra tante difficoltà, questi progetti, l’amministrazione e in particolare il sindaco che fino ad un certo punto mi ha sostenuto e appoggiato. Come dicevo mi sono occupata di vari appuntamenti, nuovi, per il Comune di Mezzolombardo, in virtù di una delega che fin dall’inizio ho proposto. La definizione della delega e’ “alla partecipazione, ai rapporti con i cittadini e alla trasparenza” (e non altro evidentemente...) Riassumo brevemente i vari appuntamenti/progetti/proposte: la Giornata del Migrante 2010 e 2011 (per l’edizione 2010 ho iniziato nel 2009), Kit Scuola 2010 e 2011, Concerto d’ Autunno 2010 e 2011, Meeting “Donne Trenti ne protagoniste 2010” Sito internet del Comune 2009-2010 (fase di ideazione e progetto) Vart 2011 con l’organizzazione del concerto nella serata finale.

Ho rappresentato il Comune di Mezzolombardo in diverse occasioni, anche in sostituzione di sindaco o assessori impossibilitati a partecipare: presso Istituti scolastici, presso gli uffici provinciali. Sono stata contattata per rappresentare il Comune di Mezzolombardo in diversi convegni, riunioni e ricorrenze. Tutte le cose fatte e i vari progetti sono stati realizzati con poche disponibilità finanziarie: 0 euro nel 2009, 3.000 nel 2010 e 2011 (tra l’altro non completamente utilizzate). Di questo ne potremo parlare comunque ancora. La mia era una premessa per ricordare che il ruolo da me ricoperto in questi due anni e mezzo, e’ stato quello di consigliere delegato. Credo di aver lavorato bene, nel limite delle mie possibilità e nel limite di quello che mi e’ stato permesso di fare. Qualcuno potrà dire che ho fatto poco e male. Ricordo che nell’ultimo anno ho portato avanti una maternità e nonostante questo la mia attività ,anche con la partecipazione a tutti i consigli convocati, non ha avuto alcun rallentamento. Molti mi dicono che ho fatto fin troppo, che ho fatto tante cose belle , altri mi hanno detto che con quanto fatto sono stata troppo esposta.

Quando sono stata interpellata per qualche articolo, ho sempre cercato di evidenziare le cose fatte, e di riconoscere alla sede del Consiglio Comunale (visto che io sono un consigliere) l’unico luogo istituzionale in cui confrontarsi, anche aspramente se serviva. Questa sera evidentemente siamo chiamati a prendere in considerazione una mozione della Lista Civica di Mezzo, nella quale si chiedono delle modifiche allo Statuto comunale e al regolamento interno, a “salvaguardia” dell’indipendenza e alla libertà di espressione dei consiglieri comunali. Come si ricorda nel testo questi diritti sono garantiti in primis dalla Costituzione della Repubblica Italiana, all’articolo 13 e pure dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali ratificata dal nostro paese nel 1955. Nell’ articolo 10 si scrive che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.”

Comprendo la preoccupazione di chi si e’ fatto promotore della mozione, e li ringrazio per aver portato la discussione in Consiglio comunale. Credo che in ogni caso dobbiamo pensare che le cose non si risolvono con delle forzature, e con l’inserimento di clausole in statuti e regolamenti la cui efficacia giuridica e’ già compresa in qualcosa di piu’ grande e significativo. Ringrazio i firmatari della mozione anche e soprattutto perché credo che le loro motivazioni siano diverse e che la modifica dello statuto fosse un pretesto per parlare in Consiglio di una situazione che qualunque cittadino di Mezzolombardo in questo momento,leggendo i giornali, può considerare con una certa preoccupazione, secondo i vari punti di vista. Io mi limito, non volendo prolungarmi più del dovuto a segnalare in questa sede quella che è la mia posizione attuale, fatte le premesse iniziali. Nell’accordo di maggioranza fatto ad inizio legislatura, oltre alle varie altre cariche previste, furono istituite anche quattro deleghe, due delle quali assegnate ai futuri capogruppo del PD e dell’ Upt. Nei comunicati diffusi ai quotidiani (ho qui le copie dell’Adige e del Trentino di fine maggio 2009) da chi evidentemente aveva la facoltà di inviarli, si scriveva che era istituito anche un assessorato a metà, quello delle politiche sociali, con un staffetta a metà legislatura, carica che mi riguardava.

Quando in aprile dell’anno scorso uscì su un quotidiano la notizia che qualcosa di quell’accordo potesse essere modificato, chiesi spiegazioni al sindaco. In questi mesi ho continuato a chiedere spiegazioni, ma non ho avuto risposte certe e definitive. Io sono stata eletta, nella maggioranza sono la quinta più votata, ma per questo non ho chiesto niente. Ho proposto solamente un progetto di delega innovativo, per una serie di motivazioni, non ultima quella della poca partecipazione alle ultime elezioni. Ho accettato la nomina di ogni carica, in base ad un accordo che ho votato. In questo momento tale accordo, e’ evidente, non è rispettato in pieno. Per rispetto di chi mi ha votato, per rispetto di chi e’ andato a votare anche per chi ha perso per pochi voti, per rispetto di chi vuole e deve essere amministrato correttamente nel nostro paese, comunico quello che non dovrei essere io a comunicare ma, come richiesto e per responsabilità diverse, dal capo dell’ amministrazione. La mia delega e quella del capogruppo del Upt, il consigliere Franco Weber, sono sospese in attesa, mi e’ stato detto, di definitivi chiarimenti.

Come detto, cio’ contrasta con quelli che erano gli accordi iniziali: due partiti che compongono la maggioranza si ritrovano con due cariche in meno e con un futuro assessorato svuotato di competenze e comunque diverso da quello stabilito e per il quale abbiamo votato. Per quanto riguarda la mia delega, so che fino a fine novembre mi stavo occupando di organizzare la Giornata mondiale del Migrante, prevista per il 15 gennaio 2012. Manifestazione che ha avuto grande successo, grande risalto negli anni scorsi, con interessamento per il nostro paese anche fuori i confini provinciali. E’ stata con molta soddisfazione e orgoglio, che sono stata contattata dalla segreteria del neo ministro per la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi, che si e’ complimentato per le iniziative messe in atto per l’integrazione nel nostro paese. Mezzolombardo e’ stato per questo segnalato piu’ volte come esempio di riuscita convivenza, con dossier pubblicati sui giornali locali. Ritengo tra l’altro che questa sia una forma di promozione molto importante per il nostro paese. Per l’appuntamento di gennaio, gli uffici provinciali competenti avevano inserito Mezzolombardo con il capoluogo Trento, nel calendario e nel programma interamente finanziato dall’ente provinciale. Avevo fissato il luogo di svolgimento, era in fase di preparazione il programma degli ospiti, tra i quali ripeto la probabile presenza del ministro Riccardi. C’era anche la disponibilità e la collaborazione degli istituti scolastici del nostro paese, per coinvolgere con diverse testimonianze, gli alunni frequentanti. Tutto ciò e’ stato annullato, con la comunicazione di cui sopra, relativa alla sospensione delle attività delle deleghe.

Evidentemente si e’ deciso di annullare un avvenimento che l’anno scorso ha coinvolto quasi 400 persone, varie associazioni del paese (ricordo il gruppo Alpini, il gruppo Missionario,il tavolo della solidarietà, la Pro-loco, i ragazzi di Ritorno al Futuro, le Acli), gli stessi immigrati (che ormai sono quasi mille a Mezzolombardo), soggetti che erano pronti a ripetere la stessa felice e consolidata esperienza, tutto ciò per un voto di astensione. Non lo ritengo giusto, e’ una mancanza di rispetto per tutte le persone che ho elencato. Mi si dirà che non e’ per questo che la mia delega e quella del collega sono state sospese: allora vorrei che sia pubblico il perché. Io mi limito a registrare i passaggi temporali di quanto successo, e che guarda caso partono da fine novembre. Prima di quella data, non ho avuto alcuna critica sul mio operato da parte di alcun esponente della giunta o del resto della maggioranza. Come richiamato nella mozione e come da me ricordato, in Italia vige la libertà,siamo in una democrazia. Ci e’ stato detto anche che le decisioni prese dalla giunta devono essere automaticamente accettate e votate da tutti i consiglieri, perché è la giunta che decide.

Bene, io rivendico e lo rivendicherò sempre e comunque la mia libertà ad esprimermi. Oligarchia era un concetto di governo che si e’ conservato a lungo, dall’antichità al Medioevo. Nell’età moderna si e’ affermata la concezione di democrazia, siamo nel 2012, in Italia vige la democrazia come in Trentino e a Mezzolombardo, forse che qualcuno non se ne e’ accorto? Se i presupposti all’inizio erano questi, se avessi saputo che il mio voto si sarebbe dovuto ispirare alle condizioni delle dittature sudamericane e balcaniche, mi sarei subito fatta da parte. Ma è chiaro che qualcuno non conosce bene statuti e regolamenti in uso nei nostri paesi democratici. Amministrare un comune non vuol dire immolarsi in seguito ad un’investitura divina: nessuno l’ha data e nessuno chiede che ci sia qualcuno che si debba sentire per forza dotato di poteri straordinari. Credo da sempre che la politica sia partecipazione. E’ necessario confrontarsi con gli elettori, con i partiti che non sono una parolaccia ma sono anche a Mezzolombardo degli organismi fatti delle persone che ci hanno permesso di essere qui in questa sala: quello che posso dire e’ che in realtà delle opinioni dei partiti che compongono questa maggioranza, che ricordo bene, e’ di centrosinistra, ci sia stata ben poca (se non nessuna) considerazione.

Fuori da questa sala, credo ci siano altre persone che possono amministrare bene Mezzolombardo, io non mi sento per niente indispensabile. Ribadisco dunque la mia libertà di poter votare in qualunque modo qualsiasi provvedimento per il quale vengo chiamata a farlo. Anche su un progetto per il quale verranno spesi centinaia di migliaia di euro, anche se tale progetto fosse la prosecuzione di uno precedente (su questo ci sarebbe da discutere ,in verità), anche se i fondi fossero già stati previsti. In un momento in cui tante persone non hanno risorse per arrivare a fine mese, credo che si debba valutare o riconsiderare qualsiasi investimento o utilizzarlo in maniera anche diversa. Non puo’ essere nemmeno un incontro organizzato il giorno prima del consiglio a togliermi ogni dubbio. Il provvedimento in ogni caso, visto l’ampia maggioranza, e’ stato approvato. Credo che sarebbe stato meglio sottolineare il fatto che all’interno del gruppo c’e’ democrazia, c’e’ la possibilità di dissentire e di confrontarsi e pure di votare contro (cosa che in tutte le amministrazioni succede talvolta).

Nessun cittadino o elettore mi ha chiesto spiegazioni per la mia astensione. Invece si e’ scelto ancora una volta, a distanza di settimane, di andare sui giornali e scalciare i compagni di squadra: ho il forte sospetto che ben altre siano le motivazioni. Ho fatto parte di questa maggioranza dall’inizio, credendoci fortemente, apportando il mio contributo leale comprovato dalla mia presenza costante anche in aula , approvando tutte le decisioni prese, in uno spirito di squadra. La mia presenza e’ stata costante, nonostante la maternità: credo che la giunta e la maggioranza che giustamente va fiera di una presenza femminile significativa, dovesse tenerla piu’ in considerazione. Mi sono astenuta solo su due votazioni, in quasi 40 consigli (e centinaia di provvedimenti), la precedente sulla questione dell’inceneritore, per me molto sofferta. Per amor di maggioranza, non ho mai fatto alcuna polemica, in quell’occasione ho portato avanti una decisione che ho voluto sottolineare, era esclusivamente personale. Nelle ultime settimane invece c’e’ stato qualcuno che si e’ sentito in dovere di bacchettare i propri compagni di maggioranza, in virtù di una sbandierata e univoca coerenza, coesione e responsabilità. Tutti avvenimenti conditi da articoli polemici sui quotidiani, fatti pubblicare dagli stessi coerenti. Io le cose di giunta spesso e volentieri le ho lette sui giornali.

A differenza delle ultime settimane, in cui e’ proliferata l’organizzazione di incontri, poche sono state le volte che la maggioranza, in tutti i suoi componenti, si e’ trovata per discutere dei vari provvedimenti e delle varie scelte da prendere: la sensazione e’ che il treno sia ormai passato. Concludo comunicando la mia autosospensione come componente della coalizione che nel maggio 2009 ha vinto le elezioni ed ha iniziato a governare in virtu’ di accordi e di un programma che mi auguro possa finalmente essere messo in atto: i numeri ci sono ancora, in abbondanza, si vada avanti. Aspetto le comunicazioni ufficiali, come da me richieste, da parte del sindaco. In seguito decidero’ se continuare ad appoggiare le scelte di questa maggioranza. Tutte queste considerazioni le ho fatte per una questione di chiarezza: ho aspettato in questi due mesi, rimanendo in silenzio, tendendo la mano piu’ volte, aspettando un chiarimento che ritengo dovesse arrivare in primis e naturalmente per iscritto (come da prassi), dal sindaco. Mi costa molta sofferenza ,questa mia presa di posizione: del resto l’arrabbiatura per quanto successo e’ ancora tanta. Rimango in consiglio comunale per rispetto delle persone che mi hanno votato, rimango rappresentante del Partito democratico del Trentino, del quale ringrazio i vertici provinciali per l’interessamento e per l’invito ad andare avanti, assumendo la carica prevista per lo stesso partito, dagli accordi presi nel 2009. In questo momento, in tutta serenità, senza la dovuta chiarezza, non mi e’ possibile.
Ribadisco, per le premesse sopraindicate, il mio no alla mozione presentata.»