PERGINE - Question time in salsa perginese venerdì sera nel Teatro delle Garberie. Pieno, una settantina di persone sulle poltroncine, non tutti i presenti sono targati Partito democratico, che ha organizzato la serata allo scopo di far conoscere ai nuovi amministratori provinciali le sensibilità e le proposte dei cittadini e per capire cosa voglia fare della città e della vallata la quota Pd nella giunta Dellai. "L'Adige", 1 febbraio 2009
Sotto i riflettori, al tavolo dei relatori, Marina Taffara , la consigliera comunale che molti vorrebbero come candidata a sindaco. Lei apre la serata concedendo microspazi a Marta Dalmaso (istruzione e sport) e ad Alberto Pacher , il vice di Dellai dai molteplici incarichi, a Luca Zeni e Bruno Dorigatti , consiglieri provinciali. Non vorrebbe, Pacher, ma irrompe il nodo della Pirubi. Ne ha parlato il circolo cittadino del Pd sere fa, chi optando per una serata pubblica e chi l'ha negata, preferendo il confronto, difficile, in casa. «La viabilità della Valsugana non si risolve con le sole ferrovie», lo stimolo dalla sala, rivolto a Pacher. Che non ha risposto netto - la Pirubi non si fa -, magari spiegandone il perché, ma ha perorato la causa delle alternative. Primo, Metroland in Trentino per un costo di massima sui 2 miliardi 300.000 euro, comprensivo del potenziamento della linea ferroviaria in Valsugana. Anche l'interramento dei binari nel Perginese - ha detto - «è nei nostri programmi». Secondo, le quattro corsie su tutta la statale 47, da mettere completamente in sicurezza. Ed il tunnel sotto il colle di Tenna, «non chiedetemi quando, ma si farà, è nei nostri programmi, è obiettivo strategico». Già sentita da Silvano Grisenti (e da altri), anni fa. Pacher manterrà la parola? Tunnel «per cambiare la qualità di vita in Valsugana e nella zona dei laghi. La Pirubi è una questione solo politica. Se fosse davvero strategica l'avrebbero già fatta, ma non ho alcuna pregiudiziale». Ed ancora «il Leitmotiv dei prossimi anni in Trentino e nella Valsugana sarà la ferrovia». Pacher «rinforzato» da Zeni: «stiamo verificando la sostenibilità giuridica di imporre il pedaggio sulla 47». Quesito a fior di labbra nel teatro: se Pacher punta su Metroland, perché non sopprime le linee dei bus di Trentino Trasporti sul fondovalle obbligando a salire sul treno? L'acquisto dei Minuetto ed i lavori alla linea ferroviaria necessari al nuovo mezzo sono costati poco meni di 52 milioni di euro. Sono forse pochi? Tra le domande poste, anche il futuro dell'ex seminario dei Pavoniani a Susà. La congregazione da anni tenta di vendere al miglior offerente, è noto. Prudente, Marta Dalmaso: «Il Comune mi ha coinvolto, la questione è sul mio tavolo». Sa che in merito l'opinione pubblica è assai divisa, soprattutto in anni di crisi economica pesante. Altra domanda del pubblico sul nuovo ospedale Villa Rosa, costato 50 milioni di euro, da lustri in costruzione, non ancora finito e senza una mission certa. Risposta subito girata ad Ugo Rossi , l'assessore provinciale alla sanità. E la circonvallazione in destra Fersina, la strada in grado di collegare la valle dei Mocheni e parte della città con la statale 47 in modo da decongestionare il centro dal traffico che l'opprime? «Il collegamento tra la 47 e la valle dei Mocheni deve essere risolto», è la risposta netta di Pacher. Anche il tempo scuola, le strutture scolastiche e l'Asif sono tra le domande giunte dal pubblico. Dalmaso, sulla costituenda Azienda speciale servizi infanzia famiglia: «Va chiarita bene la posizione del personale ed il rapporto futuro con la Federazione delle scuole materne. La novità di Pergine ci induce a rivedere l'intero sistema provinciale». Il prossimo question time del Pd sarà con Alessandro Olivi su disoccupazione, lavoro, produzione e sviluppo economico. PERGINE - «Dobbiamo darci una strategia per non essere costretti a rincorrere, come è successo a Borgo Valsugana. Dunque dobbiamo a tutti i costi fare le primarie dentro la coalizione». Il tema delle prossime elezioni comunali è stato centrato con queste parole da Bruno Dorigatti durante la serata nel Teatro delle Garberie. «Il problema vero è battere la destra, dobbiamo trovare la giusta condizione per farlo». Ma la destra - si dice - rischia di battersi da sola, in quanto frantumata al suo interno. Le primarie impedirebbero giochini spartitori sottobanco ed obbligeherebbero i partiti della coalizione a proporre nomi di candidati veramente sostenibili. Ce la farà Dorigatti a tagliare questo traguardo? Il clima dentro il Pd secondo Alberto Pacher : «O facciamo il Pd davvero, provocando e dando idee nuove o la nostra partita l'abbiamo persa». Ma secondo lo stesso Dorigatti «non siamo piccoli soldati in Consiglio provinciale. Siamo un gruppo effervescente, facciamo arrabbiare il presidente Dellai. Rinnovare la politica significa anche reintrodurvi l'etica, ad esempio tagliando sugli stipendi dei consiglieri provinciali».
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Partito Democratico del Trentino