Cesare Damiano alla Festa Democratica sulla Neve Moena, 11 gennaio 2008
Per affrontare questa crisi bisogna avere il coraggio di investire nuove risorse nello sviluppo del Paese. In questo momento fare debiti è un atto di responsabilità. Lo ha detto oggi a Moena l’onorevole Cesare Damiano, ex ministro al Lavoro del governo Prodi, intervenuto alla Festa Democratica sulla Neve. Damiano, che ha partecipato ad un dibattito assieme ai segretari di Cgil e Cisl del Trentino, Ruggero Purin e Lorenzo Pomini, ha giudicato del tutto insufficienti le misure previste dal decreto anticrisi varato ieri dalle commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera, che poggia su un’analisi superficiale del problema e propone interventi ordinari per contrastare una situazione del tutto straordinaria. Occorre, ha detto il vice ministro al Lavoro del governo ombra del Pd, una politica di sviluppo e non di conservazione con iniziative forti per sostenere l’economia ed allargare le tutele sociali. Il Pd avanza tre proposte per affrontare concretamente la crisi, da realizzare attraverso l’utilizzo di un punto percentuale di Pil, circa 15 miliardi di euro: sostenere il reddito delle famiglie, sostenere i lavoratori atipici rendendo universali gli ammortizzatori sociali e sostenere le imprese. Se il Governo, ha detto Damiano, avesse utilizzato i sei miliardi di euro spesi per Alitalia e per l’abolizione dell’Ici sulla prima casa in favore di chi non avrebbe avuto problemi a pagarla, si avrebbero adesso delle risorse da ridistribuire sui redditi medio bassi.
Affrontando le questioni interne al Pd, Damiano ha sostenuto la necessità che il principale partito dell’opposizione cambi registro scegliendo il linguaggio della concretezza invece di quello delle poltrone. “L’assurdo è che abbiamo le correnti e non il partito” - ha concluso Damiano - auspicando per il Pd un orizzonte di valori condivisi ed un programma che affronti le questioni reali del Paese.
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Partito Democratico del Trentino