E’ stata depositata in questi giorni, presso gli uffici del Consiglio Provinciale, da parte della Consigliera Margherita Cogo una proposta di mozione che vuole richiamare l’attenzione della Giunta provinciale in merito alle tematiche culturali che vengono alle volte considerare più settore di spesa e non settore d’investimento.R. Bortolotti, 20 ottobre 2011
La mozione è stata sottofirmata da tutti i consiglieri del PD (Mattia Civico, Sara Ferrari, Michele Nardelli, Andrea Rudari, Luca Zeni), ma anche dai consiglieri Roberto Bombarda (Verdi e Democratici), Caterina Dominici (PATT) Bruno Firmani (IdV) e Mario Magnani (Gruppo misto).Nei discorsi che si sentono sovente la realizzazione del MUSE viene enfatizzata quasi a significare che si è già speso troppo per la cultura. Tale logica va respinta.I firmatari sono consci che non serve ripetere all’infinito che investire in cultura e nelle istituzioni culturali è funzionale a migliorare la qualità della vita, ma al tempo stesso non vogliono assistere nemmeno alla continua litania che i soldi sono finiti, quando si parla di cultura.I consiglieri ricordano altresì che nel corso degli ultimi 13 anni l’amministrazione provinciale si è impegnata a realizzare degli interventi, in ambito culturale,che sino ad ora non sono stati realizzati e vengono elencati quattro casi “ancora aperti e in attesa di realizzazione".
1)Restauro dell'ex Questura per realizzare uno spazio espositivo archeologico, da collegare con il Castello del Buonconsiglio. Su tale realizzazione esiste un progetto di massima e un protocollo d'intesa sottoscritto tra il Comune di Trento e la Provincia che dichiara la volontà di riqualificare tutta l'area di piazza della Mostra, compreso il restauro delle Scuderie del Castello (ex questura).
2)Realizzazione dell'archivio dell'Autonomia. L’Archivio Provinciale e quello di Stato andrebbero riuniti e resi più accessibili all'utenza. Anche a questo proposito vie erano state intenzioni programmatiche non rispettate.
3)Galleria Civica di Trento. La Galleria ha saputo essere stimolante laboratorio della creatività legata all'arte contemporanea, tanto da guadagnarsi l'attenzione positiva della critica a livello nazionale. Gli spazi attuali sono decisamente limitanti e inadeguati per le attività della Galleria e quindi la Galleria necessita di essere trasferita altrove e uno spazio possibile, valutato come idoneo, è la ex mensa universitaria.
4)Edificio ex Peterlini di Rovereto. In occasione di “MANIFESTA 7” era stato reso agibile per ospitare parte della biennale d'arte contemporanea ed in quell'occasione fu ipotizzato un restauro finalizzato alla realizzazione di un atelier, anche residenziale, per ospitare giovani artisti.Partendo da queste considerazioni i consiglieri chiedono alla giunta provinciale di mantenere gli impegni presi e a programmare in tempi rapidi i 4 interventi indicati in premessa.
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Partito Democratico del Trentino