Trento, Rovereto, Pergine e Avio: ecco dove il centrosinistra soffre. Nicoletti punta il dito sugli alleati: "Ci sono le fibrillazioni interne all'Unione in vista del congresso tra le ragioni dei problemi che nascono tra alleati a livello locale".
L. Patruno, "L'Adige", 12 ottobre 2011
Si moltiplicano a livello comunale le crisi nei rapporti fra Pd e Upt, quest'ultima talvolta accoppiata al Patt. Dopo Pergine , dove fin dall'inizio della legislatura si sta assistendo a tensioni e a verifiche continue sulla tenuta della maggioranza che sostiene il sindaco Silvano Corradi (Upt), il centrosinistra autonomista inizia a scricchiolare anche in altri importanti comuni a cominciare dal capoluogo Trento , guidato da Alessandro Andreatta (Pd)e da Rovereto , con il sindaco Andrea Miorandi , anch'egli del Pd, spesso e volentieri contestati dagli alleati.
C'è poi il caso del comune di Avio , dove addirittura, Pd e Upt, che erano insieme all'opposizione, si ritrovano ora su fronti opposti, visto che l'Unione ha deciso di imbarcarsi nell'alleanza centrista del sindaco Sandro Borghetti rimpiazzando la Lega uscita dalla maggioranza.
Insomma, la convivenza tra le due principali forze politiche del centrosinistra non sembra così facile, anche se, soprattutto all'interno dell'Upt provinciale, si tende a minimizzare queste fibrillazioni riconducendole a dinamiche esclusivamente locali, al limite delle questione personali, e non politiche.
Il segretario provinciale del Pd, Michele Nicoletti , invece, un po' preoccupato dimostra di esserlo e vede l'origine dei problemi nel conflitto che l'Upt starebbe vivendo al suo interno, in vista del congresso dell'anno prossimo, tra l'anima centrista condizionata dalla presenza del redivivo ex assessore Grisenti, e l'attuale dirigenza più saldamente di centrosinistra rappresentata in particolare dal segretario Vittorio Fravezzi e dal capogruppo provinciale Giorgio Lunelli.
«Da un lato - dichiara Nicoletti - ogni situazione comunale ha la sua storia e le sue ragioni particolari e non ritengo che ci sia dietro un disegno o una manovra coordinata. Succede anche nelle coalizioni più virtuose che una forza politica, soprattutto quando non esprime il sindaco, cerchi di distinguersi per esprimere la sua identità. D'altra parte - aggiunge però il segretario del Pd del Trentino - si possono individuare nel momento particolare che sta attraversando l'Upt nei suoi rapporti interni in vista del congresso. Non che l'Upt voglia rimettere in discussione l'alleanza con il Pd, ma alcuni hanno un atteggiamento diciamo più "tenero" altri meno. Il risultato è la dialettica interna che si manifesta ad esempio in Vallagarina. Quanto avvenuto ad Avio è molto grave perché l'Upt è venuta meno alla lealtà istituzionale con gli elettori prima che con gli alleati con cui si era presentata».
Secondo Nicoletti anche il quadro nazionale non stabilizzato «influisce sui problemi politici locali nel centrosinistra». Ma il Pd non vece comunque problemi per la coalizione provinciale perché, sostiene Nicoletti: «Il centrosinistra autonomista è una formula che funziona e non vedo ragioni per metterla in crisi anche per alleati non organici come Patt e Udc, vista la compagnia scombitana che sta nel centrodestra».
Il segretario dell'Upt, Vittorio Fravezzi , respinge però questa lettura, e dice: «La linea politica dell'Upt è chiara e non è messa in discussione. Rivendichiamo con orgoglio di non esserci omologati agli schemi nazionali e di aver fatto vincere il centrosinistra autonomista. Chi dice queste cose su di noi lo fa in modo strumentale». «Ritengo - aggiunge Fravezzi - che i problemi in alcuni comuni siano legati a questioni locali su singole scelte amministrative o personali. Non c'è nulla che possa mettere a repentaglio il progetto politico provinciale. Agli alleati però chiedo buona volontà e ai sindaci di esercitare un ruolo di garanti e di sintesi tra le diverse posizioni delle forze politiche della coalizione». Il capogruppo provinciale e anch'egli nella segreteria dell'Upt, Giorgio Lunelli , è in linea con le parole di Fravezzi: «In ciascun comune ci sono situazioni e motivazioni diverse. Di Avio non voglio parlare perché lì c'è anche una forte componente di questioni personali. A volte invece ci sono delle divergenze, come si può notare a Rovereto specialmente nel Pd, tra le parole di chi rappresenta le istituzioni e di chi rappresenta il partito. E questo rischia di essere un problema». «Queste - dice ancora Lunelli - sono fibrillazioni che non fanno bene ma non dipendono dalle incertezze della linea politica dell'Upt, che è precisa ed è stata espressa dal documento della primavera scorsa e non saranno messe in discussione dal congresso. A volte invece - rilancia la palla Lunelli - mi sembra che a livello comunale il Pd abbia difficoltà ad assumersi gli onori e gli oneri di essere il primo partito della coalizione e sta ancora imparando».