Banchetti ovunque e porte aperte ai Comuni: "La gente è stufa di questa legge elettorale. Civico del Pd: "E' un sentire comune, la gente fa la coda".
R. M. Grosselli, "L'Adige", 17 settembre 2011
Ultimi giorni per la raccolta di firme a sostegno dei due referendum che tendono all'abrogazione della legge elettorale nazionale, quella che l'attuale ministro della semplificazione Roberto Calderoli che ne era stato tra gli artefici, definì «una porcata». Secondo i promotori dell'iniziativa, in prima fila l'Italia dei Valori, in Trentino si dovrebbe raccogliere una messe di più di 6.000 firme. Fino a lunedì sarà possibile firmare presso le sedi comunali più grandi, Trento tra queste, nei piccoli Comuni chi lo vorrà avrà a disposizione qualche ora in più (ma dai piccoli Comuni vengono lamentele di cittadini «mai arrivati i moduli, qualcuno boicotta?») mentre i banchetti funzioneranno fino al 26. La raccolta firme è iniziata il 20. I numeri? Salvatore Smeraglia , segretario di Idv del Trentino: «Come partito a livello nazionale ci eravamo posti il limite minimo di 160.000 firme da raccogliere. In Trentino dovevano essere 1.000. Ma da noi solo l'Idv ne ha finora raccolte 3.800 e abbiamo sentito Sel che ne ha raccolte 1.200».
In ambienti del Partito Democratico si parla di altre 1.200 firme ed a queste si devono aggiungere quelle che stanno raccogliendo Upt e Verdi che pure hanno chiamato i loro elettori e simpatizzanti a firmare. Poi, le adesioni raccolte nelle sedi comunali. Se i numeri forniti non sono «politici», in Trentino si dovrebbero superare le 7.000-8.000 firme. «A livello nazionale - dice Smeraglia - siamo già verso le 500.000 firme, numero necessario per convalidare la richiesta di referendum». Fino a quando i cittadini potranno firmare? Al Comune di Trento fino a lunedì 19. «Così avremo il tempo di spedirle a Roma perché il 30 dovranno essere al ministero». Chiediamo al funzionario come stiano procedendo le cose. «Buon afflusso, parecchi cittadini in questi ultimi giorni».
Le firme raccolte dai Comuni minori saranno ritirate dai promotori dei referendum a partire da martedì 20. A quel punto, ai banchetti gestiti dai vari partiti e movimenti sarà ancora possibile firmare, sino al 26. Ma allora potranno firmare solo i residenti dei Comuni in cui avviene la raccolta, con l'aggiunta dei cittadini dei Comuni limitrofi. «Questa possibilità - dice Smeraglia - è data dal fatto che abbiamo il tempo di andare a prendere il certificato elettorale. I quesiti referendari sono due. Il primo chiede l'abrogazione della legge elettorale in vigore, il Porcellum. Il secondo prevede l'introduzione di collegi uninominali con la preferenza.È il Mattarellum, la legge che c'era prima. - dice Smeraglia - Perché nel caso la Cassazione dovesse cassare il primo quesito, avremmo una seconda linea difensiva». La gente come sta rispondendo? «Per il referendum sull'acqua, poi vinto, in tre mesi Idv raccolse 4.500 firme, oggi siamo a 3.800 ma in un mese».
In effetti i tempi sono stati più stretti in quanto, essendo fissata la prossima tornata elettorale nazionale nel 2013, la Cassazione deve avere il tempo di pronunciarsi entro novembre. Mattia Civico del Pd si è impegnato molto nella raccolta di firme: «Così i nostri consiglieri provinciali, comunali e circoscrizionali. Il riscontro è stato molto buono, per ogni banchetto abbiamo raccolto 180 firme ogni due ore. Un flusso continuo, è un sentire comune che questa legge vada cambiata. Il nostro partito, pur scegliendo di non far parte del Comitato promotore visto che il referendum deve essere uno strumento nelle mani dei cittadini e non dei partiti, ha deciso da subito di aderire ed attivarsi». Impegnata anche l'Upt il cui segretario Vittorio Fravezzi afferma: «Lo abbiamo deciso 15 giorni fa e abbiamo inviato mail e sms a tutti i nostri iscritti, invitandoli a firmare presso i Comuni e a fare proselitismo. Poi attiviamo i nostri banchetti. I media nazionali non ne stanno parlando, oppure presentano il tema referendario come una bèga, tra partiti. Ecco perché questa nostra chiamata capillare. Il quesito è tecnico ma molta gente ha capito che è l'occasione per dare uno scossone alla politica italiana».
Agostino Catalano di Sel ricorda il forte impegno nella raccolta di firme della sua organizzazione. «Ma del resto, basta mettere un banchetto e la gente arriva da sola. Vogliono solo firmare e levarsi di torno questa brutalità. Si avverte un senso di ribellione. Certo, il Porcellum 2, perché il Mattarellum non è sistema elettorale molto migliore, noi auspichiamo che venga abbinato per legge alle primarie. Per il centrosinistra la cosa non crea problemi, per il centrodestra non lo so: tocca ai loro elettori reclamare». Aldo Pompemaier , presidente dei Verdi, l'altro ieri era al primo banchetto, piazzato in via Belenzani dal suo movimento: «Grande soddisfazione, la gente si avvicinava in continuazione. Mai vista una cosa del genere e in passato ho raccolto molte volte delle firme. La gente ci aspettava».