Il Partito Democratico del Trentino esprime la propria soddisfazione per il risultato del referendum che domenica scorsa ha sancito la nascita del nuovo Comune di Ledro, voluto a larga maggioranza dagli abitanti dei sei municipi interessati, che hanno messo da parte ogni forma di campanilismo per dare vita ad un progetto unitario, molto importante per il loro futuro.
Trento, 2 dicembre 2008
Il PD è consapevole che i comuni trentini non rappresentano solo delle entità geografiche o territoriali, ma che esprimono una precisa identità storica, sociale e culturale che non può essere soppressa con legge. E’, tuttavia, innegabile, che la crisi della finanza pubblica e il rapido evolversi della domanda di nuovi e di migliori servizi pubblici hanno evidenziato l’inadeguatezza strutturale dei comuni più piccoli, sottodimensionati rispetto alle funzioni, sempre crescenti, a cui devono assolvere. Per queste ragioni diventa importante unificare forze e risorse in modo da garantire ai cittadini una gestione dei servizi più efficiente, efficace e maggiormente economica. Si tratta, però, di una scelta che occorre incentivare, ma che non può in nessun caso essere imposta. Al contrario, le unioni fra comuni o le fusioni devono nascere da un processo di progressiva identificazione dei cittadini in una comunità più ampia ed essere sancite dalla volontà popolare, come è avvenuto in Valle di Ledro.
Partito Democratico del Trentino