Referendum, inizia la raccolta di firme. Via il "porcellum"

De Torre (Pd) è la prima a firmare, sì anche da Tonini e dal segretario del Pd Nicoletti. Mobilitata l'Idv.
L. Patruno, "L'Adige", 31 agosto 2011

Anche in Trentino sta cercando di organizzarsi un comitato per la raccolta di firme a favore del referendum per l'abolizione del «Porcellum», ovvero l'attuale legge per l'elezione di deputati e senatori che ha eliminato i collegi uninominali per tornare a un sistema proporzionale (con premio di maggioranza) e liste bloccate, cioè senza la possibilità di esprimere preferenze.
Il comitato a livello nazionale è guidato dal costituzionalista Andrea Morrone e dall'ex ministro del governo Prodi, Arturo Parisi. I tempi sono molto stretti perché per poter ottenere che si voti il referendum l'anno prossimo così da arrivare alle elezioni politiche del 2013 con una nuova legge elettorale è necessario riuscire a raccogliere 500.000 firme entro settembre. E non è un'impresa facile.
In Trentino, tra chi si sta mobilitando c'è l'ex difensore civico Donata Borgonovo Re, che via internet ha già preso contatto con varie associazioni e gruppi di volontariato per saggiare la disponibilità ha organizzare gazebo e iniziative di informazione sul referendum. Sul fronte dei partiti, hanno finora deciso di sostenere apertamente il referendum l'Italia dei valori, Sinistra e libertà e il Partito liberale. L'Italia dei valori ha già cominciato a raccogliere le firme con i banchetti sabato scorso a Trento, Rovereto, Riva, Arco e Pergine. Oltre a proporre il referendum per l'abolizione della legge elettorale, il partito di Antonio Di Pietro propone anche il referendum per l'abolizione delle Province (non quelle autonome naturalmente). Il Partito democratico vede molti suoi esponenti di primo piano schierati a sostegno del referendum per l'abolizione di questa legge elettorale ma ha deciso - per ora - di non schierarsi con il simbolo. Così la deputata ed ex assessore comunale, Letizia De Torre, è stata la prima ieri a firmare per il referendum nell'ufficio del segretario generale del comune a Trento e dopo aver dato l'esempio la deputata del Pd dichiara: «È importante che i cittadini si alzino in piedi per chiedere che questa legge elettorale venga cambiata. Tornare a dove eravamo prima del porcellum è già un buon punto di partenza. Si deve tornare a dare sovranità ai cittadini perché possano scegliere il proprio parlamentare». Firmerà sicuramente anche il senatore e presidente del Pd trentino, Giorgio Tonini , e lo stesso segretario del Pd del Trentino, Michele Nicoletti che dichiara: «Il partito ha scelto di non essere ufficilmente impegnato nel referendum perché pensiamo che un partito debba fare la sua parte in Parlamento. Ma visto che sappiamo che è molto difficile che si riesca a fare una riforma elettorale molti esponenti del Pd hanno deciso di firmare e sostenere il referendum. Io firmerò so di consiglieri provinciali che saranno presenti ai banchetti per l'autentica delle firme». Tra questi sosterranno il referendum sicuramente il capogruppo Luca Zeni e Mattia Civico . «Non ci sarà la bandiera del Pd - dice Civico - ma molti di noi collaboreranno nella raccolta di firme».

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Dopo i parlamentari Letizia De Torre e Giorgio Tonini, del segretario del partito Michele Nicoletti, e dei consiglieri provinciali Luca Zeni e Mattia Civico, proseguono le adesioni di esponenti del Pd a favore del referendum per abolire la legge elettorale per l'elezione di deputati e senatori nota come «Porcellum». Anche il consigliere provinciale Andrea Rudari (nella foto ) sostiene il referendum e intende mobilitarsi per la raccolta di firme. «Proprio in questi giorni, con gli altri colleghi del Pd, - dice Rudari - abbiamo chiesto formale autorizzazione al presidente per il potere di autentica. Credo sia assolutamente necessario un nostro impegno diretto per ridare al cittadino la giusta possibilità di esprimere il voto in modo compiuto, scegliendo i propri rappresentanti senza liste bloccate, premiando con la propria preferenza chi veramente lo merita». A favore del referendum è anche l'ex deputato Luigi Olivieri (Pd), oggi assessore alla sanità della Comunità di valle delle Giudicarie.