Il progetto «Botteghe storiche» è uno degli elementi caratterizzanti della riforma del commercio voluta dall'assessore provinciale Alessandro Olivi. «Sono un tassello, una nuova idea per valorizzare i centri storici. - spiega il firmatario della legge - La Provincia ha fissato i criteri e requisiti ma i Comuni hanno autonomia nell'individuare sul territorio le botteghe»."L'Adige", 4 agosto 2011
Alla bottega storica, tra l'altro, compete un particolare accesso a finanziamenti e facilitazioni da parte della Provincia con il doppio dei soldi solitamente destinati alle imprese. «Sul commercio il Comune di Rovereto si sta muovendo molto bene. - riconosce Olivi - La città ha le caratteristiche per interpretare in modo innovativo e anticipatore lo spirito di questa riforma. Che ha voluto spezzare il connubio tra speculazione immobiliare, consumo di territorio e creazione di strutture fuori dalle città che hanno spersonalizzato il commercio creando anche danni alle piccole e medie imprese. La riforma ha riportato in capo alla Provincia la regia sugli investimenti della grande distribuzione evitando che ogni Comune di volta in volta concedesse una disordinata speculazione governata dal cemento anziché dalla qualità». Insomma, la volontà è quella di bloccare la nascita di ulteriori centri commerciali puntando sulla più rassicurante, e paesaggisticamente accattivante, dimensione urbana. È la fine della grande distribuzione? «Penso di sì visto che il Comune si deve rendere protagonista della rivitalizzazione del centro storico con interesse volto al recupero del patrimonio esistente, riportando grandi superfici dentro ed evitando il consumo di territorio. Basta centri commerciali fuori dalla città, si punta all'interno». Rovereto, per l'assessore provinciale, «deve investire sul commercio personalizzato dopo dieci anni di spersonalizzazione per colpa dei grandi centri commerciali nati alle porte della città senza qualità e senza una ricerca del particolare. Questo ha impoverito il tessuto tradizionale e demotivato molti imprenditori ad investire nel centro storico. Rovereto può diventare il primo vero centro commerciale naturale. Questo è anche un modo per far rinascere una parte della città come via della Terra: far tornare fiorente il commercio anche in un periodo di crisi».
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