COMUNITA' DI VALLE - Zeni: «La riforma sta in piedi se si accelera»

Upt e Patt difendono gli enti intermedi contestati dalle minoranze ma il Pd mette fretta a Dellai.
L. Patruno, "L'Adige", 27 luglio 2011

I partiti di maggioranza fanno quadrato nella difesa della legge istitutiva delle Comunità di valle, anche se il Pd invita il presidente Dellai e l'assessore agli enti locali, Mauro Gilmozzi, ad accelerarne l'attuazione proprio per dimostrare nei fatti che funziona. Renzo Anderle (Upt) sul referendum abrogativo che la Lega intende promuovere dice: «Posso capire l'iniziativa dal punto di vista politico in quanto forza di opposizione, ma oltre al fatto che non penso che troveranno chi andrà a votarlo, ritengo che dovrebbero rendersi conto che abolire le Comunità sarebbe un passo indietro nella razionalizzazione della pubblica amministrazione e delle risorse: quando la riforma sarà completamente attuata avremo servizi migliori a costi inferiori, ma è chiaro che Provincia e comuni non potranno restare come sono».
Per Mauro Ottobre, responsabile enti locali del Patt, quella della Lega è «un'iniziativa demagogica». «Non ci possiamo più permettere - sostiene Ottobre - che ogni comune si faccia il suo palazzetto dello sport, doppioni e sprechi di risorse. Le Comunità servono a questo perché consentono una programmazione sovracomunale delle opere pubbliche e di altri servizi».
Luca Zeni, capogruppo del Pd in consiglio provinciale, è preoccupato: «Non è una questione banale. Mi fa piacere che anche Dellai abbia detto nei giorni scorsi che è necessaria una razionalizzazione della macchina provinciale perché noi da tempo stiamo dicendo che si deve accelerare l'attuazione della riforma con il trasferimento di competenze e personale alle Comunità. La riforma infatti sta in piedi - chiude lapidario Zeni - se si attua in tempi brevi, dimostrando che a regime il sistema è migliore».