Costi della politica, tra ipocrisia e demagogia che fare?

Non è positivo che la politica affronti il problema dei costi e dei privilegi solo per la pressione mediatica e che qualcuno si ritrovi a ridursi lo stipendio solo perchè lo chiede il direttore di un giornale.
Roberto Pinter, 22 luglio 2011

Ma purtroppo la mia esperienza mi porta a dire che la grande maggioranza di parlamentari e altri politici retribuiti o tace o se parla spera che non ci sia un seguito e che tutto continui così o che almeno si riduca il danno.

Non lo fanno necessariamente per avidità o per arroganza ma semplicemente perchè una volta che qualcuno matura un privilegio, e non c'entra che sia un politico perchè vale per tutti, non ha voglia di spogliarsene, anche se magari non ha fatto nulla per ottenerlo. Gli stessi che oggi gridano allo scandalo hanno ieri, quando avevano il potere di fare qualcosa, taciuto e incassato.

La mia prima iniziativa contro i privilegi, gli stessi che pure io ho maturato, risale al 1992, si, proprio millenovecentonovantadue, quando raccolsi diecimila firme per una petizione e una proposta di legge che si proponeva di superare vitalizi e altre regalie. Inutile dire che non trovavo alleati in consiglio regionale anche se la sinistra non era contraria; nemmeno i giornalisti, tranne rare eccezioni, erano disposti a denunciare lo scandalo anche perchè anche loro ne traevano qualche beneficio. (ps. Pensate a quanto ci costa e a quanto vergognoso spreco si registri nella RAI, cosidetto servizio pubblico).

Sono passati vent'anni, pensate se invece di metterci vent'anni per abolire i vitalizi in regione e per finalmente fare qualcosa a livello romano si fosse colta l'occasione di dare un segnale di coerenza e di credibilità!!. Ecco perchè non mi scandalizzano i toni demagogici e la rincorsa a chi più se la prende con i politici, se la sono meritata tutta questa demagogia perchè anche ieri e probabilmente anche domani continueranno a giustificare l'ingiustificabile, magari parlando di quanto costi far politica e della mancata progressione di carriera e che quasi quasi ci rimettono.....

Cosa fare allora se anche il PD ha perso troppi treni: avevo sperato quando Prodi diversi anni fa aveva detto qualche parola..ma poi nulla, ci voleva molto a dire cancelliamo i vitalizi, dimezziamo i parlamentari...?

Primo non correre in ordine sparso con i singoli consiglieri che cercano di dire o fare qualcosa ma dare l'idea che il partito ha una proposta precisa e che fa cose precise per tradurla in realtà, compreso il rivendicare quello che si è riusciti ad ottenere.

Secondo comportarsi nello stesso modo, se il Trentino, e grazie anche alla SVP, ha cancellato i vitalizi anche i nostri parlamentari devono farsi in quattro.

Terzo affrontare i grandi costi, quelli di funzionamento di un sistema nel suo complesso,della Provincia, del Consiglio (compresa la porta girevole), delle mille società, perchè non è grande difesa che un consigliere dica che comunque prende di meno di un suo dirigente o di un consulente, ma facendo attenzione ai piccoli costi, tipo il rimborso di un caffè! Che si spiega molto meno di un grande spreco.

Quarto non giustificare forme surretizie per il funzionamento dei partiti, nel senso che il PD vive del contributo dei propri eletti ma anche se è antipatico e impopolare è giusto rivendicare che la politica ha dei costi  purchè siano trasparenti (cosa che non si può dire sell'attuale sistema che finanzia anche chi non c'è più)

Quinto non chiedere che qualsiasi prestazione volontaria venga indenizzata perchè non ha senso che la politica si faccia solo se  retribuita.

Infine io penso che non ci sia fine ad una corsa a chi la spara più grossa e per questo però chiedo che si guardi a quello che si può fare, ma lo si guardi veramente, e senza bisogno di talpe che segnalino privilegi e abusi, e poi però dimostriamo di crederci veramente!!!!