Disegno di legge presentato da Cogo, Firmani e Dominici per cancellare l'incompatibilità tra assesori e consiglieri provinciali.G. Fin. "L'Adige", 22 luglio 2011
Stop alla «porta girevole» per ridurre il numero dei consiglieri provinciali e far risparmiare alla Provincia tra i 4 ed i 5 milioni di euro a legislatura. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sui costi della politica in Trentino è stato depositato ieri il disegno di legge a firma della consigliera ed ex vice presidente della Provincia, Margherita Cogo , assieme ai consiglieri Caterina Dominici e Bruno Firmani. Oggi un consigliere costa in un anno oltre 800 mila euro e il disegno di legge punta ad eliminare il meccanismo della «porta girevole» che prevede la nomina di un consigliere provinciale in sostituzione del collega che è entrato a far parte della giunta provinciale come assessore. «Il principio di incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere è di per sè valido - spiega Margherita Cogo - perché mantiene distinti i due ruoli di amministratore e di legislatore e riesce a dare autorevolezza all'aula. Purtroppo però questo è l'unico modo per dare un taglio reale al numero dei consiglieri e arrivare ad un considerevole risparmio». Il numero di consiglieri che vanno a comporre il Consiglio provinciale è stabilito da una norma di rango costituzionale: ieri la Cogo ha ricordato che una sua modifica comporterebbe un procedimento troppo lungo. Meglio intervenire sulla «porta girevole», che offre la possibilità a sette candidati, primi tra i non eletti, a coprire il posto lasciato libero da chi viene nominato assessore con il diritto, ovviamente di ricevere l'indennità di carica. «In tempi difficili come questi - afferma l'ex vice presidente della Provincia - non potevamo certamente rimanere inerti e tantomeno permetterci il lusso di questo meccanismo della "porta girevole". Questo disegno di legge tra l'altro va nella direzione di rilanciare un maggiore dialogo tra la giunta e il Consiglio provinciale». A parlare della necessità dell'approvazione di questa iniziativa legislativa sono anche gli altri due firmatari del disegno di legge, il consigliere dell'Italia dei Valori Bruno Firmani e la consigliera del Patt Caterina Dominici. «Dobbiamo prendere assolutamente dei provvedimenti per ridurre i costi della politica. Stiamo parlando di circa 5 milioni risparmiati», dicono. Ad accogliere positivamente il disegno di legge provinciale è anche la Uil che per bocca del segretario generale Ermanno Monari definisce la «porta girevole» inutile e costosa. «Sono contento - afferma - che la consigliera Margherita Cogo nel giro di pochi mesi abbia cambiato idea su questo tema. Dobbiamo ricordare che il Pd ha espresso un voto contrario a febbraio su una iniziativa popolare di abolizione di questo meccanismo, promossa dal comitato di Ala "La Bussola". Ora prendiamo atto con soddisfazione di questo nuovo passo». Il segretario ricorda come la Uil sia sempre stata fortemente critica su questi temi promuovendo diverse iniziative anche sul versante dell'abolizione della diaria regionale. «Per fortuna - continua Monari - abbiamo davanti un Consiglio provinciale che non sembra sordo a questi problemi. Mi auguro che il disegno di legge, non essendo un'iniziativa della giunta, possa proseguire in maniera spedita». Nel caso in cui anche questo ddl non porti a nessun risultato, fa sapere il segretario della Uil, allora «sarà il sindacato assieme alla società civile ad avviare immediatamente una raccolta firme per promuovere un referendum abrogativo della "porta girevole"».
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Partito Democratico del Trentino