Il Partito Democratico spinge sull'acceleratore e vuol dar vita nel più breve tempo possibile al Circolo di Riva del Garda anche per preparare al meglio il prossimo appuntamento elettorale, quelle delle comunali del 2010.
"L'Adige", 20 novembre 2008
Allora l'attuale sindaco e senatore Claudio Molinari abbandonerà la scena di Palazzo Pretorio e alla luce del voto di dieci giorni or sono il candidato più plausibile a guidare la coalizione di centrosinistra dovrebbe essere l'attuale vicesindaco Adalberto Mosaner. Per Salvador Valandro, capogruppo in consiglio comunale dell'ex Margherita e uno dei riferimenti più importanti del Pd altogardesano, «il dato che emerge chiaro dalle elezioni provinciali è che a Riva del Garda c'è voglia di Partito Democratico. Ce lo dice il risultato del simbolo del PD (26 e rotti per cento, 1811 voti) e ce lo dice l'ottimo risultato del candidato Adalberto Mosaner (799 preferenze in città). Un'idea, quella del Partito Democratico - sottolinea Valandro - che è stata premiata per la sua novità e per gli uomini che è stata capace di schierare in campo. Ma questo è solo l'inizio». «Chi pensa che il Pd possa avere l'ambizione di essere partito di riferimento a Riva del Garda - prosegue Valandro - non può limitarsi a crogiolarsi davanti ai risultati delle provinciali. C'è molto lavoro da fare. Va dato un corpo alla grande voglia di Partito Democratico e va dato un corpo alle diverse anime che lo compongono. Va, quindi, fatto un sforzo di costruzione di un partito che sia innanzitutto casa comune per queste diverse anime». In termini concreti secondo il capogruppo consiliare «diventa necessario pensare subito alla costituzione del Circolo cittadino al fine di cementare e dare un riferimento al consenso ottenuto. Un Circolo snello, capace di saper far parlare la gente, capace di ascoltarla, capace di tradurre le iniziative in atti politici. Per far ciò occorre il coinvolgimento di tutti: dai consiglieri comunali, alle realtà non strutturate, dagli amministratori ai semplici cittadini che ritengono di poter portare il loro positivo contributo». «Un Circolo che sappia parlare ai giovani - incalza Valandro - Un Circolo che affronti i temi dell'ambiente e dell'economia, del turismo e del tessuto sociale nel suo insieme. Un Circolo che sappia essere la voce di lavoratori quanto di imprenditori, non avendo paura di rivolgersi tanto al mondo riformista quanto al mondo moderato. In questo senso è di conforto il voto nel Centro storico di Riva (eccellente il risultato di Mosaner): va intensificato il rapporto con le categorie rappresentative e con il mondo del volontariato». La parola d'ordine è «apertura a 360 gradi», e quindi nessuna preclusione verso nessuno. «Dobbiamo far capire che il Partito Democratico, per la sua vocazione di governo, ha l'ambizione di rappresentare tutta la città. Il lavoro che deve essere fatto è proprio quello di avvicinare e rassicurare quella fetta di cittadinanza più moderata che guarda al PD con una certa diffidenza. Dobbiamo saper dimostrare - conclude Valandro - che il PD non ha niente a che fare con le realtà ideologiche del passato, ma guarda con speranza al futuro dell'intera città di Riva del Garda sapendo parlare un linguaggio nuovo e adottando modalità di confronto nuove. L'ambizione più grande è quella di ridare fiducia ai nostri concittadini. Vogliamo far in modo che si ritorni a fare politica, che si ritorni a discutere delle scelte della città, del suo futuro. Vogliamo che più persone possibili siano rese partecipi dei lavori dell'amministrazione e che attraverso il PD trovino un canale per comunicare con essa. Vogliamo che il PD dia voce e sappia ascoltare tutti: questo è per noi fare politica oggi».