"Legge sugli incentivi, la Lega guardi a Roma"

Olivi: momento difficile, serve un atto di responsabilità.
D. Battistel, "L'Adige", 14 luglio 2011

Amplificare la dotazione di strumenti per sostenere sia i servizi che gli investimenti delle imprese; qualificare la spesa pubblica migliorando l'efficacia degli aiuti e ottimizzare la competitività del sistema; aiutare il percorso di rigenerazione del sistema che ha bisogno di nuovi stimoli anche attraverso il contributo di giovani e donne.
Questi - secondo l'assessore all'industria Alessandro Olivi - gli obiettivi della legge sui nuovi incentivi alle imprese che la prossima settimana sarà discussa in Consiglio provinciale «Più che una crisi - spiega Olivi - qui ci troviamo di fronte ad una trasformazione radicale dell'economia e noi dobbiamo avere il coraggio di riformare il modo di sostenere un'economia che sta cambiando.
La crisi ha infatti fatto emergere elementi di criticità del nostro sistema imprenditoriale (imprese di dimensioni troppo piccole, poco esternalizzate, ndr), per altro presenti anche prima, che ora si sono aggravati. Ad essi noi dobbiamo dare risposte». La filosofia di Olivi è chiara: in futuro la politica dovrà sostenere soprattutto quegli investimenti che saranno maggiormente in grado di produrre valore e crescita.
«Finora le politiche di sostegno hanno aiutato il mantenimento del tessuto imprenditoriale, ma non sempre hanno prodotto gli effetti voluti» spiega. Da qui l'invito alla Lega nord - che sfruttando i tempi non contingentati e la presentazione di oltre 500 emendamenti ha dichiarato di volersi mettere di traverso alla legge - affinché cambi idea.
«Non voglio fare paragoni inappropriati - afferma Olivi - però credo che dovremmo guardare all'esempio, per una volta positivo, che ci è venuto da Roma sull'approvazione della Finanziaria. La comunità trentina si attende un atto di responsabilità dalla politica: prima mettiamo in campo questi nuovi strumenti, prima diamo una mano al Trentino ad evolvere, perché certi ritardi non ci verrebbero perdonati».
Sulla stessa linea anche Giorgio Lunelli (Upt): «In un momento così grave - tuona - quale logica può portare il Trentino a rischiare di bloccarsi per intere giornate su un provvedimento condiviso dalle parti sociali e dalle imprese?».
E che la Lega sia isolata su questa battaglia lo conferma la decisione presa ieri a pranzo dal gruppo del Pdl di non seguire il Carroccio sulla via dell'ostruzionismo.
«Ho incontrato le opposizioni - aggiunge ancora Olivi - che mi hanno presentato le loro perplessità. Da parte nostra, mettendo in chiaro che i capisaldi della legge non possono esser messi in dubbio, c'è la piena disponibilità al confronto, ma ci vuole un segnale anche da parte loro, abbandonando la tentazione di utilizzare l'ostruzionismo come elemento per bloccare tutto».