L'accordo politico sottoscritto ad Avio dall'UPT con il sindaco del centrodestra Borghetti che comporta il loro ingresso in maggioranza al posto della Lega è una scelta grave che viola il patto con gli elettori e viola il patto con il Partito Democratico sottoscritto ad Avio come a livello provinciale.
Circolo Pd di Avio, 11 luglio 2011
UPT e PD si erano presentati insieme alle elezioni comunali in alternativa al candidato del centrodestra e della Lega,proprio perchè il PD di Avio riteneva fondamentale l'alleanza politica del centrosinistra e anche quando l'UPT aveva impedito un accordo, anch'esso sottoscritto con il PATT.
La crisi comunale di Avio aperta dalla Lega poteva essere l'occasione per dimostrare l'incapacità del centrodestra nel governo di Avio e doveva comunque essere affrontata unitariamente dal centrosinistra.
In tal senso c'era l'impegno politico anche provinciale, tanto più dopo le elezioni delle Comunità di valle, affrontate e vinte dal centrosinistra autonomista unito, di evitare le divisioni che si erano registrate nelle elezioni comunali.
La scelta dell'UPT di imitare il trasformismo che imperversa nel Parlamento italiano e di tradire il mandato degli elettori fa compiere un passo indietro a tutto il centrosinistra e non solo ad Avio.
Non è vero che sia una scelta esclusivamente locale, visto il protagonismo di esponenti provinciali dell'UPT, e non è vero che non abbia una valenza politica. La scelta di rompere con il PD ancora prima di incontrarsi per vedere se c'era un modo unitario per affrontare la crisi di Avio ha il valore non solo di salvare un sindaco che evidentemente è gradito in cambio di cosa lo si vedrà ben presto, ma anche ha il valore politico di inseguire maggioranze di centro dove l'UPT possa essere comunque il protagonista anche senza il PD.
Un inseguimento che ha portato l'UPT ad essere all'opposizione sia ad Ala che a Mori, per rimanere entro i confini della Vallagarina.
Dispiace che l'UPT provinciale abbia ignorato le preoccupazioni del PD e la richiesta di rimanere uniti lasciando che gli interessi di bottega prevalessero su quelli di tutta la coalizione.
Il Partito Democratico del Trentino e non solo quello di Avio non intende passare sotto silenzio questa conversione, richiede un chiarimento politico circa le responsabilità che ogni partito si era assunto nei confronti degli elettori in primis e all'interno della coalizione provinciale.
Ad Avio e nel Consiglio comunale chiederemo di fare un passo indietro e di rispettare il voto popolare e comunque verificheremo il senso e il contenuto di questo accordo senza per questo smettere di continuare, come è sempre stato fatto, a perseguire il bene comune di Avio in ogni scelta ed atto amministrativo evitando che gli interessi particolari siano i veri padroni della politica locale.
E lasciamo perdere la favola degli umili lavoratori della vigna e rispettiamo la fatica di chi la terra la lavora veramente.