Il Pd sale sul carro per "abbattere" Silvio

Referendum, anche il terzo polo per il voto. In Trentino si uniscono pure Patt e Upt. Le iniziative del Pd pro referendum.
L. Patruno, "L'Adige", 5 giugno 2011

È stata l'Italia dei valori a promuovere il referendum contro il nucleare e quello sul legittimo impedimento, ovvero per l'abrogazione della possibilità per il premier - Silvio Berlusconi - e i ministri di non partecipare alle udienze dei processi facendo valere impegni istituzionali. Il partito di Di Pietro aveva naturalmente raccolto le firme ben prima del terremoto in Giappone e la conseguente emergenza nucleare di Fukushima, ma è chiaro che se fino al marzo scorso pochi pensavano che i referendum avrebbero avuto una minima chance di raggiungere il quorum, visto che è dal 1997 che nessuno riesce a centrare l'obiettivo, ora le cose sono cambiate e i promotori sentono di avere qualche speranza in più. I due referendum contro la privatizzazione dei servizi di fornitura dell'acqua sono stati invece promossi da comitati costituiti da gruppi spontanei nati in varie parti d'Italia ai quali si sono unite molte associazioni ambientaliste e i Verdi. In campo il Pd e il terzo polo. Strada facendo - soprattutto nelle ultime settimane - i due referendum sull'acqua e quelli contro il nucleare e il legittimo impedimento «a misura» di Silvio Berlusconi hanno cominciato a raccogliere però anche il sostegno di partiti e importanti esponenti politici, soprattutto di opposizione, ma anche della Lega nord. Il Partito democratico, guidato da Pierluigi Bersani, l'uomo che da ministro ha legato il suo nome alle liberalizzazioni, da segretario, dopo una iniziale esitazione, ha deciso di sostenere con convinzione tutti e quattro i referendum, benché nel partito non manchino posizioni differenti sia sul nucleare che sulla privatizzazione dell'acqua. Il Pd, soprattutto dopo i successi elettorali in molti comuni, tra cui Milano e Napoli, oltre a Torino e Bologna, pensa che una vittoria dei referendum possa dare il colpo di grazia a un governo che è molto in difficoltà. Per il Pd nazionale, dunque, questi referendum hanno un significato politico e Bersani ha deciso di scommettere - rischiando - sul loro successo convinto che il vento delle amministrative continuerà a soffiare fino al 12-13 giugno. Negli ultimi giorni si sono esposti però anche i leader del cosiddetto «terzo polo» - Udc, Futuro e libertà e Api - tutti invitando ad andare a votare. Pierferdinando Casini ha dato l'indicazione di votare no ai referendum sull'acqua, sì al legittimo impedimento e ha lasciato libertà sul nucleare. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha esortato ad andare alle urne ma non ha detto per votare cosa, mentre Francesco Rutelli, leader di Api, sollecita soprattutto un sì al referendum sul nucleare. Un invito a votare quattro sì, infine, viene anche da Nichi Vendola di Sinistra e libertà. Le tentazioni della Lega. Ma anche nella maggioranza di governo c'è chi è tentato dal referendum a dispetto del terrore di Berlusconi che il raggiungimento del quorum voglia dire la matematica vittoria del «sì» al referendum sul legittimo impedimento che è quello che gli sta più a cuore. Eppure all'interno della Lega nord si è registrata una mobilitazione della base contraria al nucleare e alla privatizzazione dell'acqua e in questo senso si sono espressi anche esponenti di primo piano come il governatore del Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Varese, Attilio Fontana. L'Upt e il Patt a livello locale. In Trentino, il Pd ha anticipato quello nazionale nel prendere posizione a favore di tutti e quattro i referendum. E così naturalmente Verdi e Italia dei valori si sono mobilitati da mesi. A loro però si è aggiunto anche l'Upt, il partito del governatore Lorenzo Dellai, che invita a votare quattro «sì» e da qualche settimane organizza serate di informazione in tutto il Trentino. E si è schierato pure il Patt che, allo stesso modo, ha fatto la scelta di sostenere i quattro referendum.

Le iniziative del Pd pro referendum

Incontri informativi Il Pd del Trentino per l'ultima settimana prima del voto ha intensificato gli incontri di informazione sul referendum con la presenza di consiglieri e assessori provinciali.
Il 7 giugno sono infatti previsti incontri alle 20.30 a Lasino (sala consiliare), Mattarello (circoscrizione), Meano (centro civico), Rovereto (auditorium Brione), Sopramonte (sala delle associazioni).
Chernobyl a teatro L'8 giugno i circoli cittadini del Pd di Trento e il gruppo consiliare provinciale organizzano alle 21 uno spettacolo teatrale al parco delle Predare dal titolo «Reportage Chernobyl. L'atomo e la vanga».
Gazebo in centro Il 10 giugno ci saranno i gazebo pro referendum a Trento dalle 9 alle 12 e a Rovereto dalle 16 alle 19.