Fra pochi giorni sceglieremo chi governerà il Trentino per i prossimi 5 anni. Si tratta di una scelta che avrà importanti conseguenze sul futuro di questa terra.
Wanda Chiodi, Trento, 4 novembre 2008
Da una parte c’è una destra leghista che fomenta pericolosamente le paure e le contrapposizioni dei cittadini e che vuole assimilarci ad un modello padano fondato sull’intolleranza e sulla discriminazione. Dall’altra c’è un Trentino solidale, che reclama legalità, ma che è pronto a riconoscere i diritti fondamentali delle persone, pretendendo il rispetto dei doveri di convivenza civile.La scelta di domenica diventa quindi molto importante. Ogni voto utile a contrastare questa deriva di destra deve andare a buon fine. Non è davvero il momento di fare scelte personalistiche con liste “fai da te” che non esprimono un progetto politico, ma semplicemente aspirazioni personali. La posta in gioco è troppo alta per disperdere il proprio voto, rischiando di aiutare chi vuole padanizzare il Trentino, introducendo nella nostra scuola la riforma Gelmini e le classi “speciali” per bimbi immigrati. Per queste ragioni ritengo doveroso fare un appello, a quanti come me hanno condiviso una lunga storia che dal PCI ci ha portato ai DS ed oggi al Partito Democratico, affinché domenica 9 novembre venga espresso un voto “utile” a costruire in Trentino un futuro di speranza. Il PD è un grande partito riformista, in cui sono confluite le migliori tradizioni politiche del centrosinistra, che in Trentino ed in Italia si candida a guidare il rinnovamento e ad essere un interprete moderno e attento dei profondi mutamenti sociali ed economici che stiamo vivendo e che solo una grande forza democratica può affrontare e governare con efficacia.