Predica tranquillità il segretario del Partito democratico di Rovereto, Fabiano Lorandi, alla vigilia dell'inizio della discussione in consiglio comunale della seconda adozione della variante al Piano regolatore generale. "L'Adige", 22 maggio 2011
La prossima settimana questo delicato passaggio occuperà l'aula per ben quattro serate. Ma Lorandi, all'indomani del confronto con i vertici degli altri partiti della coalizione di maggioranza (Upt, Patt e Area di Centro), ostenta sicurezza: «Il clima è davvero tranquillo e fra i partiti di governo non c'è alcuna divergenza. Sono convinto che la maggioranza voterà compatta il documento urbanistico, così come è accaduto con il bilancio di previsione». Il segretario del Pd non nega che nella coalizione vi siano sensibilità diverse, «ma questo - sottolinea - fa parte della normalità del confronto. È assolutamente legittimo. Ribadisco però che al momento del voto troveremo la compattezza necessaria, su questo sono pronto a scommettermi lo stipendio. Non ci sono certo difficoltà che soltanto il ritorno dalle ferie del sindaco potranno essere risolte. La maggioranza uscirà addirittura rafforzata. Figurarsi se ci sfaldiamo su una variante al Piano regolatore che non è neanche nostra, considerato che è un'eredità lasciataci dalla giunta Valduga». Nel frattempo l'assessore comunale all'urbanistica Giulia Robol, nell'impossibilità di convocare per tempo i consigli circoscrizionali, sta sentendo informalmente i loro presidenti, «indispettiti» dal fatto di non essere stati coinvolti in questo passaggio urbanistico: «Bisogna sottolineare - afferma Fabiano Lorandi - che, sotto il profilo regolamentare, non c'era alcun obbligo di consultare le circoscrizioni. Certo è - conclude - che in casi come questi non bisogna guardare soltanto le questioni giuridiche».
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