PD VALLE DEI LAGHI - Lettera aperta a tutti i cittadini della Comunità

L’Italia sta vivendo un momento tra i più complessi e difficili della sua storia repubblicana. La crisi economica globale ha indebolito anche la nostra struttura economica e molte persone hanno perso il lavoro o sono precipitate in situazione di precarietà; le istituzioni democratiche sono delegittimate e messe in discussione da una politica governativa spregiudicata che ha tra le priorità gli interessi personali del  suo premier e la salvaguardia del  consenso elettorale più che gli interessi del paese.
Circolo Pd Valle dei Laghi, 10 maggio 2011


Assistiamo quotidianamente  a nuovi scandali  personali e politici del primo ministro che però sembra inossidabile e inamovibile: può permettersi di insultare i magistrati, di insistere con un comportamento non consono al decoro del ruolo rivestito, di propinare ai cittadini  promesse senza fondamento  e verità perché mai sostanziate da una politica conseguente e propositiva.
Ma il dato più preoccupante e pericoloso per la nostra convivenza democratica è quello della rassegnazione o peggio dell’indifferenza della maggioranza dei cittadini, nel migliore dei casi  ridotti a tifosi di una o dell’altra parte politica. Un paese è democratico quando i suoi cittadini sono in grado di pensare e giudicare con autonomia, quando  si impegnano  per la loro personale emancipazione ma  sono comunque sensibili al “bene comune” che la nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, ha  fino ad ora  rappresentato in maniera autorevole e giusta.
I diritti che essa descrive, legati indissolubilmente ai doveri individuali e comuni, sono stati infatti la base su cui l’Italia è cresciuta ed è diventata un paese civile ed accogliente.  Ora viene continuamente  messa in discussione non solo nelle sue forme  inattuali che meritano un ripensamento  (pensiamo al decentramento, ad esempio, su cui è stata necessaria una modifica ampiamente discussa  con le parti sociali e seriamente fondata),  ma piuttosto perché non  adeguata agli interessi di pochi o al neonato  senso di “diritto  individuale”  che si preoccupa poco del bene comune. E quindi ogni giorno sentiamo qualche proposta  di modifica che non ha fondamento nei bisogni reali della nazione ma risponde ad esigenze di gruppo o a sensibilità di parte. In quest’ottica confusa e disorientante  si inserisce anche la proposta del senatore trentino de Eccher  sull'abolizione del divieto di costituzione del partito fascista, dettata, secondo l’estensore, da uno spirito di riconciliazione ma, in realtà, profondamente  lesiva della nostra storia  e della sensibilità  democratica e quindi tutt’altro che riconciliante. 
La gente però  ha perso la capacità di indignarsi, e prima ancora di pensare ad un’altra Italia possibile. Il “Berlusconi pensiero” ha inquinato profondamente  le modalità di relazione e di dialogo per cui  ogni cosa è merce da barattare a prescindere, il pensiero dell’altro non è più uno stimolo a migliorare ma diventa una cosa da allontanare e demonizzare, il privilegio non è da superare ma da copiare.
La politica ha perso, in generale, capacità di attrattiva, sembra staccata dalla realtà quotidiana delle persone ed incapace di progettare credibilmente futuro. Non esistono soluzioni  magiche a questa deriva, solo  la partecipazione delle comunità potrà difendere la nostra democrazia e  ridare alla  politica la sua centralità.
La partecipazione è una sfida che come circolo del Partito Democratico della Valle dei Laghi  abbiamo raccolto, a partire dalle recenti  elezioni della Comunità di Valle. Avevamo ragione: pur nelle difficoltà logistiche (peraltro previste e dichiarate)  dell'istituzione della Comunità, ci sembra che  il dialogo al suo interno  sia positivo  ed efficace, così come le prime iniziative organizzative adottate. Confidiamo che la Provincia faccia la sua parte, attuando le deleghe previste che renderanno “visibili e praticabili”  i benefici  per i cittadini della nuova  organizzazione politico-istituzionale.
Come circolo inoltre, manteniamo un appuntamento serale ogni quindici giorni  (al mercoledì, a Padergnone) di incontri finalizzati alla discussione ed all'approfondimento delle tematiche politiche all’ordine del giorno, locali e nazionali. All’interno di queste serate  è prevista  anche la partecipazione di  responsabili del partito  provinciale e/o di consiglieri provinciali.  
                                                         
 
COMUNITA' DI VALLE :   la  sfida per una nuova urbanistica   

Il prossimo incontro, che vuole essere un pubblico dibattito, avrà luogo mercoledì 18 maggio ad ore 20.30 presso il teatro di Padergnone, sulle tematiche dell’urbanistica e dello sviluppo.
Saranno presenti  Roberto Pinter, già vicepresidente della Giunta Provinciale ed assessore all’urbanistica ed attualmente membro della segreteria provinciale del  PD e la dottoressa Giuliana Spagnolo che presenterà la sua tesi dal titolo: “Elementi di governance nel Triveneto – sistemi di pianificazione a confronto” 

TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI