I sei mesi della Comunità Sociale, incontri a maggio.
"L'Adige", 27 aprile 2011
C'è un comprensibile orgoglio, ma anche il desiderio di far sapere ciò che è stato fatto e ciò che si farà ora nelle parole di Salvador Valandro, da sei mesi presidente di quella Comunità di Valle che ha preso il posto del Comprensorio C9. È proprio Valandro, che si è aggiudicato le prime elezioni della Comunità nell'ottobre scorso con un'ampia maggioranza, a tracciare il primo bilancio dell'attività dell'ente.
«Vale la pena - dice il presidente - cominciare sfatando un tormentone che ci ha accompagnati durante la campagna elettorale e che ancora ritorna in alcuni frangenti e alcuni ambienti della nostra zona: la Comunità di Valle non è un ente inutile, né tanto meno un carrozzone! Non lo dico perché coinvolto direttamente nell'amministrare questo nuovo ente, ma perché i primi risultati che stiamo ottenendo vanno proprio nella direzione giusta. La direzione di avvicinare sempre più i cittadini ad alcune scelte importanti e ad un graduale aumento della responsabilità del territorio nel programmare e pianificare il proprio futuro.
In questo breve lasso di tempo uno dei temi maggiormente approfonditi è stato quello relativo al nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti per il nostro territorio. Siamo certi che i cittadini apprezzeranno che la Comunità possa organizzare i propri servizi sociali in stretta collaborazione con chi nel sociale del nostro territorio già ci lavora. Questo vuol dire costruire un Piano sociale di Comunità che sappia dare risposte concrete e immediate ai cittadini in difficoltà superando i tagli che la Provincia ha imposto al budget a disposizione. E' un lavoro che la Comunità inizierà a fare già nel prossimo mese di maggio (fra una settimana), invitando al tavolo delle decisioni tutti i soggetti portatori degli interessi delle classi più deboli, proprio per dar maggior forza alle loro voci. Un lavoro che segna decisamente la differenza con il metodo del Comprensorio: non più decisioni calate dall'alto, ma confronto che porti alle scelte più vicine per i cittadini.
Lo stesso metodo che la Comunità di Valle intende perseguire per dar
vita ad un progetto che finora da alcuni era ritenuto inattuabile: la nascita del Distretto agricolo.
Solo attraverso il confronto con chi vive della nostra terra e delle nostre risorse naturali, siano essi gli agricoltori piuttosto che gli albergatori, potremo dar vita ad uno strumento pratico che possa aiutarci a promuovere e salvaguardare al meglio il nostro territorio. Nelle prossime settimane partiranno i lavori di un tavolo che metta costruttivamente di fronte, per la prima volta, settori produttivi della nostra zona che non si sono mai parlati: questa è già una conquista. Una Comunità di Valle, quindi, che sta operando divenendo ormai interlocutore indispensabile per i Comuni - così deve essere anche per le competenze non ancora attivate come sport e cultura - e privilegiato per la Provincia.
Lo diventerà sempre più con il prossimo pacchetto di competenze in arrivo (scuole materne, foreste e manutenzione strade), ma soprattutto con l'avvio del processo di programmazione urbanistica che attende la Comunità stessa. Processo che a dire il vero tarda un po' a decollare per mancanza temporanea di risorse: carenza a cui faremo fronte, appunto con la destinazione di parte dell'avanzo di amministrazione. Questo è il nostro lavoro e lo stiamo facendo con il massimo impegno già da sei mesi…».