I giovani del Pd del Trentino hanno manifestato contro i tagli al settore della scuola e dell'università contenuti nel decreto Gelmini e nella Finanziaria. Trento, 30 ottobre 2008
Questa mattina, in occasione dello sciopero generale del settore, i giovani del Pd hanno partecipato ad un gazebo in città per sensibilizzare l'opinione pubblica. Per spiegare le proposte del Pd del Trentino in tema di scuola ed università hanno indetto una conferenza stampa, a cui ha partecipato anche il segretario del Pd del Trentino Alberto Pacher. I giovani del Pd ritengono che il problema non sia il grembiulino, e non sia nemmeno il sette in condotta: la questione è piuttosto strutturale, è nel metodo, è nella prospettiva. Il Governo Berlusconi propone una riforma priva di spessore e ammantata di slogan, che introduce tagli per miliardi di euro al settore scolastico ed universitario del Paese. Sull'istruzione, al contrario, è doveroso intervenire in termini di investimento, poichè il futuro delle nuove generazioni, inserito in un contesto globale, non può prescindere dallo sviluppo della ricerca e dell'innovazione didattica. Solo così i giovani potranno acquisire un bagaglio scientifico adeguato, accompagnato da una crescita anche umana. Non c'è da stupirsi se gli italiani protestano civilmente e mostrano indignazione rispetto ad una riforma che colpisce principalmente la scuola pubblica, non per razionalizzarla, ma per minarne la credibilità. La scuola deve farsi carico di insegnare e applicare nel concreto valori come l'integrazione, l'accoglienza, il rispetto e la solidarità. Il Pd è consapevole che la scuola italiana ha bisogno di una riforma organica, che miri, attraverso modelli meritocratici, a incrementare la qualità della propria offerta didattica e a fornire nuove opportuinità di formazione professionale e di accesso al mercato del lavoro. Un Paese che non investe nella ricerca è un Paese che non guarda al futuro.
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Partito Democratico del Trentino