PD MORI - Resoconto dell'Assemblea del 21 marzo 2011

"Un cordiale benvenuto a tutti voi, al signor Sindaco, alla Giunta, ai Consiglieri comunali, ai consiglieri della Comunità della Vallagarina, ai segretari dei Circoli del PDdT della Vallagarina ed al coordinatore Roberto Pallanck, agli amici di Insieme per Mori ed al suo segretario Gianfranco Cescatti."
 marcello Benedetti, 21 marzo 2011

Un grazie al nostro Segretario Michele Nicoletti, a Alessandro Olivi, Roberto Pinter, Renato Veronesi. Ci saluta Laura Froner che è impegnata in compiti istituzionali, come pure gli amici del Patt e dell’Upt moriana che non sono potuti intervenire.

Come assemblea, non abbiamo più avuto la possibilità di trovarci dopo la campagna elettorale delle Comunali e molti sono i temi su cui dobbiamo confrontarci e decidere stasera.

Un pensiero al dramma che stanno vivendo il Giappone e la Libia, ai tanti morti. Li accomuno tutti chiedendovi un momento di raccoglimento.

Grazie.

Sul tema sicurezza delle centrali nucleari e sulle conseguenze della risoluzione dell’ONU ritengo opportuno, anche per economia di tempo,  lasciare l’analisi ai nostri ospiti che hanno più elementi i valutazione. Rilevo che la risoluzione 1973 afferma per la prima volta il principio di protezione della popolazione civile, principio che mi auguro debba essere fatto valere per tutti…..

Non posso non ricordare i 150 anni dell’unità d’Italia e tutti coloro che hanno combattuto ed hanno dato la vita per consentirci di festeggiare i 150 anni dell’Unità del nostro Paese e di potere ancora batterci per la difesa della nostra Costituzione che è frutto dei drammi della 2^ Guerra mondiale. L’unità del nostro Paese, l’attuazione dello spirito repubblicano e della nostra Costituzione devono essere un impegno quotidiano di ogni militante del PD del Trentino.

Della 2^ Guerra mondiale e di come Mori ha reagito nel dopoguerra parleremo verso fine maggio con i protagonisti ancora viventi e con i ragazzi di 3 Media, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e ovviamente siete tutti invitati.
 

La storia del nostro Circolo è breve; ci siamo costituiti il 14 marzo 2009 con i Circoli della Vallagarina; sapete tutti come abbiamo operato e quali risultati sia elettorali che di reputazione sociale e politica ci siamo conquistati. Il segreto del nostro successo è frutto del pensiero inclusivo e aperto che ci ha guidati nello scoprire e coinvolgere su un progetto per la Mori che vogliamo, persone impegnate nel sociale, senza chiedere preventivamente l’appartenenza politica. E così è stato anche nella individuazione delle candidature. L’emblema di questa intuizione è  il nostro sindaco, Roberto Caliari, nuovo alla politica, che con le nostre due liste ha raccolto il 33% dei voti al primo turno e il 65% al ballottaggio, segno che la gente ha creduto nella nostra proposta fatta con persone credibili tra cui le nostre donne in Giunta, in consiglio comunale, nelle Commissioni, che ora dobbiamo però completare con sollecitudine.

 

Ora  dobbiamo ben amministrare ed i primi mesi non sono stati certo facili a fronte dei problemi che ci siamo trovati: cito ad esempio la  riorganizzazione del Personale, la reimpostazione bilancio raccordato alla riorganizzazione, i grandi temi strategici, viabilità, aree industriali, ex Montecatini, Parco dei Sapori, PRG ecc. , cui vanno aggiunti i compiti dell’azione quotidiana. L’impegno ad affrontare tutto ciò con metodo è l’elemento distintivo di questi primi 10 mesi, che dobbiamo ora  riuscire a concretizzare, unito al mantenimento della promessa di ascoltare e coinvolgere la gente sui grandi temi come è stato fatto con la presentazione il bilancio nelle frazioni e con incontri su temi specifici. Che ci chiede anche di decidere in tempi ragionevoli.

 

 

PUNTI DA RAFFORZARE

L’atteggiamento saggio non è però quella di autocompiacersi ma quello di valutare, tutti assieme, i punti di debolezza, le criticità della nostra azione sia politica che amministrativa.

Dobbiamo dirci in tutta franchezza che come partito, come Direttivo, abbiamo vissuto, dall’ottobre scorso, un po’ di stanca, come era forse naturale conseguenza dopo due anni di ininterrotte campagne elettorali.

In particolare non siamo riusciti a tenere un ottimale rapporto-confronto con l’azione Amministrativa e questo può determinare un appannamento nella percezione della nostra azione e di quella dell’Amministrazione nei cittadini. Una efficace azione di governo deve infatti operare con il pieno e sincrono respiro dei due polmoni dell’organismo, quello amministrativo e quello dei partiti della coalizione, che fanno da sensori attenti dei bisogni dei cittadini.

Dobbiamo colmare qualche smagliatura nel metodo di lavoro e nelle relazioni con i cittadini e penso dobbiamo rilanciare la felice intuizione dei gruppi di lavoro, quale supporto all’azione amministrativa e completare la costituzione delle commissioni consiliari perché noi siamo il partito della valorizzazione delle isituzioni e del confronto costruttivo tra le forze politiche.

Come partito dobbiamo recuperare lo spirito di servizio dove intelligenza e passione possano interagire nell’elaborazione di una visione e nella attuazione pratica di un progetto condiviso per la gente e con la gente. Dobbiamo saper svolgere con più convinzione ed efficacia la funzione che storicamente è stata dei grandi partiti popolari: di elaborazione politica e di selezione dei dirigenti del partito e superare il pericolo di diventare un mero comitato elettorale, seppur efficiente ed efficace; ma anche di impegno e militanza  come è stata svolta dai grandi partiti fin che non sono stati travolti dalle gestioni oligarchiche e senza ricambio. Dobbiamo recuperare lo spirito di militanza. Dobbiamo dimostrare, specialmente ai giovani, che chi si impegna in politica può constatare che ne vale la pena, che il nostro sforzo per quanto piccolo ed umile riesce a cambiare le cose, anche se lentamente e con fatica. Dobbiamo recuperare quel bel concetto che ci ha insegnato don Milani, ai tempi della mia gioventù, che tentare di uscire insieme dai problemi è politica, tentare di uscirne da soli è egoismo. Solo in questo modo le persone acquisiscono visione positiva e costruttiva, nonostante tutto quello che vediamo quotidianamente.

Non so se sono un povero ingenuo ma vi confesso che sono orgoglioso di far parte con tutti voi di questo partito, del PDdT, perché nonostante le nostre inadeguatezze e miserie umane, facciamo parte di coloro che si impegnano in politica mettendoci la faccia e la propria reputazione, che è già un valore; ma anche per il come lo facciamo per come cerchiamo di farlo. Siamo anche l’unico partito che dal livello locale al nazionale opera con trasparenza, con organi democraticamente eletti e, pur a fatica, cerca di tener assieme questo strano ma da noi amato Paese, in difficoltà morale e culturale prima che sociale ed economica e cerca di proporre una visione di futuro, in una prospettiva di uguaglianza e di solidarietà.

 

LE SCELTE AMMINISTRATIVE DEL FUTURO E LE ALLEANZE

A livello di Circolo oltre a declinare nel quotidiano quanto vi ho detto, a fronte dello scenario epocale del calo dei trasferimenti delle risorse ai Comuni superiori ai 3000 abitanti, dobbiamo attrezzarci ad informare, di quanto sta accadendo, i cittadini,  abituati ad una tradizione ben diversa. Nel concreto dobbiamo garantirci le risorse con l’utilizzo produttivo dell’ex Montecatini, delle Casotte ed un rilancio delle Brianeghe, per favorire l’insediamento di imprese possibilmente ad alta tecnologia al fine di occupare i nostri giovani sempre più scolarizzati e nel contempo garantirci le risorse fiscali (vedi ICI) indispensabili ai bisogni della nostra Comunità. Questo è il patto politico forte che la nostra Amministrazione sta per sottoscrivere con i cittadini e per il quale intendiamo fermamente impegnarci.

A Mori siamo in una situazione favorevole di alleanza con Mori Insieme, una forza politica nuova fatta di persone che guardano a noi con fiducia e collaborazione. Noi abbiamo però la consapevolezza che questa alleanza e questo felice momento non ci danno l’autosufficienza politica nel lungo periodo; dobbiamo pertanto coltivare la cultura della non autosufficienza e delle alleanze con quelle forze politiche con le quali abbiamo maggiori affinità e con le quali governiamo proficuamente in Provincia e nella Comunità della Vallagarina, l’Upt ed il Patt. Dobbiamo pertanto lavorare con saggezza per creare con loro, da subito, occasioni di dialogo e di collaborazione per il futuro di Mori.
 

RIVITALIZZARE E VALORIZZARE IL PARTITO

Il nostro Circolo, come tutti i Circoli del Trentino, si sono indeboliti dopo che gran parte delle energie umane sono state investite nelle Amministrazioni comunali e nelle Comunità di Valle. Ma il nostro partito ha la capacità di affrontare questa nuova situazione; è vitale per noi coinvolgere, motivare, investire su  nuove persone, dando loro fiducia e responsabilità per prepararle gradualmente all’impegno politico ed ai compiti amministrativi. Si tratta di tornare a fare formazione politica; di diventare consapevoli sulla necessità urgente di potenziare il partito perché senza un partito forte si è allo sbando, in preda ai personalismi ed alla mancanza del confronto e del controllo reciproco. Si rischia di trasformarsi, come spesso accade, in un club di amici o, come dice il nostro Segretario provinciale, in una setta.

Il problema della selezione della dirigenza politica e della preparazione  dei futuri amministratori è vitale per la Società e per noi, che abbiamo l’ambizione di contribuire al miglioramento della nostra società secondo i valori ed i principi enunciati nei documenti fondativi ( dell’onestà, della uguaglianza sociale, delle pari opportunità, dello sviluppo sostenibile, per citarne alcuni). Per questo chiedo alla Segreteria di investire sulla formazione politica degli Amministratori comunali e delle Comunità di Valle con momenti di informazione e scambio delle buone pratiche.

Dobbiamo inoltre riuscire a valorizzare meglio le risorse ed i contributi di ciascuno, consapevoli che le idee di ciascuno di noi, le giuste ambizioni personali devono rispettare le regole del gruppo, essere lievito al suo interno, con lo spirito della condivisione con i compagni di cammino. Consapevoli nel contempo che la nostra forza è la sommatoria delle nostre individualità, delle nostre reputazioni personali ma all’interno di un partito forte che ne è lo specchio e l’immagine per tutti e di tutti. In sostanza dobbiamo fare, a tutti i livelli, un serio esame di coscienza, dobbiamo recuperare il senso vero di fare buona politica, assieme, non da lupi solitari o da solisti, quella buona politica che semina qualcosa, che lascia qualche traccia nella mente e nel cuore delle persone, che consente ancora di sperare e della quale la gente sente, nonostante tutto ancora il bisogno. Lo so che non è facile ma sapete che ciò è possibile e noi nel nostro piccolo lo stiamo dimostrando. L’importante è  crederci, in tanti , e non mollare.

Abbiamo la fortuna di avere davanti a noi due anni di calma elettorale, con molte iniziative del PDdT, di cui ci parleranno i nostri ospiti, con la possibilità quindi di concretizzare tutti questi nostri propositi ed aspirazioni. Abbiamo le capacità e la forza per farlo. Possiamo tenere viva la proposta politica promuovendo incontri a temi cari alla gente (giovani, sanità, welfare, nuovi scenari dei bilanci pubblici a fronte del calo delle risorse, ecc..). A breve faremo qualche serata sui temi del referendum del prossimo giugno: legittimo impedimento, acqua, e il purtroppo contingente tema del nucleare. Mi piacerebbe tanto che riuscissimo, nel nostro piccolo, a fare qualcosa insieme alle forze politiche con le quali abbiamo valori comuni.

 

COMUNITA' DELLA VALLAGARINA

Sapete che il percorso della riforma istituzionale e della costituzione delle Comunità di Valle, non è un percorso facile, specialmente in Vallagarina.  Trovata l’intesa sulla convenzione con la Giunta di Rovereto di qualche giorno fa, confidiamo che il Presidente della Pat possa riconoscere formalmente la Comunità della Vallagarina dal 1 aprile con il trasferimento delle funzioni e delle risorse finanziarie ed umane. E’ una sfida importante per il futuro dell’Autonomia trentina e possiamo ben dire che il nostro destino è nelle nostre mani. Come neo Assessore sapete che ce la metterò tutta ma avrò bisogno del vostro aiuto e dei vostri stimoli.

Come coordinamento PDdT della Vallagarina stiamo organizzando i gruppi di  lavoro secondo tre macroaree: Ambiente e Territorio, Politiche sociali ed Istruzione e cultura, che si articoleranno in sottogruppi.

Per il nostro territorio che comprende Brentonico e Ronzo-Chienis parteciperemo Paolo Battocchi, Norma Benoni, Luca Valduga ed io per garantire il raccordo con le commissioni assembleari e chiedo a tutti voi di collaborare come hanno già dato la loro disponibilità Mario Caproni e Patrizia Caproni.

 

TESSERAMENTO 2011 E BILANCIO CIRCOLO

Questa assemblea è anche l’occasione per rinnovare il TESSERAMENTO per il 2011. La nostra tesoriera Aurora e gli altri membri del Direttivo sono a vostra disposizione per le tessere e per aiutarvi nel coinvolgere nuovi tesserati. Voglio ricordarvi che i fondi del tesseramento sono una fonte di finanziamento vitale per il Circolo assieme al ritorno del 75 % che i nostri eletti (in particolare gli assessori) versano al partito.

Vi presento il bilancio del Circolo , approvato dal nostro Direttivo, relativo all’esercizio e tesseramento del 2010. La gestione economica finanziaria del nostro Circolo è positiva, la differenza positiva tra entrate ed uscite che abbiamo fatto in questi due anni di attività e dopo tutte le campagne elettorali dà un risultato di € 4.102,62, di cui € 1.670,00 dal tesseramento e €  900,00 dai consiglieri comunali.

Questo risultato è frutto dell’impegno di tutti, sotto l’occhio vigile della nostra tesoriera Aurora, cui va il nostro ringraziamento.

Risultato della raccolta firme Berlusconi dimettiti: a Mori 550 firme

 

 

LETTERA DEL SEGRETARIO

Ora voglio condividere con tutti voi la lettera che consegno ora al Direttivo ed al nostro Segretario provinciale.

Al Direttivo del Circolo del PDdT di Mori-Ronzo Chienis

Al Segretario del PDdT Michele Nicoletti,

 

cari amici e compagni del Direttivo, caro Segretario,

 

 

dopo aver condiviso con voi questa decisione, oggi, davanti alla nostra assemblea, rassegno le dimissioni da Segretario del Circolo di Mori-Ronzo Chienis del PDdT.

Sapete che è un passo che ritengo doveroso per la visione che noi abbiamo  della Politica, che è di distinzione tra i ruoli politici e quelli amministrativi, per favorire un fecondo confronto e complementarietà per il buon funzionamento delle istituzioni.

Nessuno mi ha sollecitato a prendere questa decisione, anche se tutti siamo consapevoli che il mantenimento dei due incarichi poteva creare qualche problema e comunque mi poneva in una situazione di non coerenza rispetto alle mie sensibilità etiche e politiche.

Conoscete quanto ho forte il senso della esigente responsabilità di far crescere nuove persone in grado di portare nuova linfa al partito ed al perseguimento del bene comune e ritengo quindi doveroso dare l’esempio.

Sono anche convinto che, dopo qualche anno profuso alla nostra Mori ed alla Val di Gresta, sia mio e nostro  dovere impiegare le mie energie residue, anche alla nostra Comunità vallagarina, fino al 2015, se il Buon Dio me lo consentirà.

Secondo le regole che si andranno a definire avrò la possibilità di dare il mio contributo al nuovo/a Segretaria del Circolo ed al nuovo Direttivo, fino a che sarà ritenuto utile.

Vi ringrazio tutti e ciascuno di voi per tutto quello che abbiamo vissuto e costruito assieme in questi anni, per quello che mi avete dato specialmente  nei momenti delle decisioni importanti, sofferte, che sono stati da me sempre vissuti con  rispetto delle persone, nello sforzo di capire, per capirci, quale chiave di volta delle buone relazioni umane e politiche.

Un grazie di cuore ed un augurio di buen Camino al Sindaco, alla Giunta ed alla bella squadra dei consiglieri comunali della nostra coalizione, sicuro che lavorando in armonia, ascoltando i cittadini, avendo a cuore il fecondo funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari, nel confronto costante con i partiti della coalizione,  riuscirete a dare un bel contributo al futuro di Mori.

Chiedo umilmente perdono se in qualche circostanza posso aver ferito la sensibilità di qualcuno. Al di là di qualche atteggiamento sopra le righe che nella foga mi trascina, ma che sapete rientra dopo pochi attimi, vi assicuro che il fine sincero del mio comportamento è sempre stato rivolto a quello che ritenevo l’interesse superiore del nostro operare per il Bene comune, del ruolo che ritenevo dovessimo svolgere, in quel momento, nella  nostra Comunità.

 

Con un augurio di Buen Camino….

 

 

Mori , 21 marzo 2011                      Marcello Benedetti

 

 

 

RINNOVO DIRETTIVO

 

Con questo mio atto occorre procedere al rinnovo del Direttivo.

Ai componenti il Direttivo uscente ho chiesto la disponibilità a lavorare nel nuovo Direttivo, di modo che si possano definire le possibilità per nuove candidature.

Il percorso da fare lo condividiamo assieme qui stasera con l’aiuto della Segreteria provinciale che è intenzionata a proporre all’assemblea provinciale la modifica del regolamento, prevedendo la partecipazione di diritto (cosa che noi già pratichiamo)  dei consiglieri e gli assessori comunali e di Comunità, con una segreteria (potrebbe essere composta da tre a cinque membri, segretario compreso).

Sapete che i candidati a segretario ed al Direttivo devono essere iscritti al PDdT ed avere consegnato il tagliando dell’iscrizione al partito prima della presentazione della candidatura.

Chiudo dicendo che la scelta, la sfida del Circolo e delle persone che intendono mettersi in gioco, devono essere frutto di una coralità di intenti, di intelligenza, cuore, passione, secondo il principio di corresponsabilità.

In base all’esperienza di questi due anni suggerisco e chiedo per la fase transitoria la costituzione di una Segreteria politica,  che abbiamo di fatto sperimentato con efficacia sulla felice esperienza della delegazione elettorale, con Lanfranco Cis e Mario Caproni, che ringrazio.

 

NICOLETTI

Il PDdT di Mori con le comunali di maggio è un esempio convivenza di sensibilità diverse; per quanto riguarda le dimissioni del segretario è bene che  il Circolo si prenda il tempo per procedere e che nel contempo si attivi per supportare  il segretario nella fase di transizione.

Sul tema del nucleare è opportuno non affrontarlo in maniera ideologica ma nello stesso tempo bisogna concentrarsi sui modelli di sviluppo alternativi, il nucleare non è la risposta. Va ripensato tutto un modello di sviluppo economico.

Per quanto riguarda l'impegno del Governo in Libia è  responsabilità della comunità internazionale con compiacente sostegno di tanti paesi; si arriva tardissimo e diversamente dalle effettive necessità,  ma dopo la carneficina della popolazione si è fatto interprete Napolitano che ha spiegato le ragioni del nostro ruolo; Prodi sottolineava l’elemento di unità del Mediterraneo in cui noi dovremmo avere il ruolo che abbiamo sempre svolto e che è venuto un po’ meno in questi ultimi anni.

I festeggiamenti dei 150 dell'Unità d'Italia sono segnale di un Paese non del tutto spento, momento di nascita non della nazione ma di uno Stato. In questo senso il ruolo del PD diventa fondamentale per riuscire a tenere assieme la complessità di questo Paese attorno ai valori fondanti, costituzionali.

Che senso ha fare un partito oggi? All'interno della politica c’è un grande bisogno di idee perseguendo democrazia, libertà, uguaglianza rimuovendo gli ostacoli che impediscono ai cittadini le pari opportunità richiamate dalla Costituzione. La forbice tra uomini e donne, giovani e vecchi, lavoro e precarietà è sempre più divaricata, bisogna lottare contro le disuguaglianze e per la giustizia. Dobbiamo praticare l’ambizione di mantenerci aperti alla società e valorizzare le qualità delle persone: è una sfida , non partiti-chiese, sette, apparati, club di amici come diceva il vostro segretario. Il limite dei partiti è che non rispondiamo alle richieste dei cittadini, ma nel contempo dobbiamo essere consapevoli che non c’è altro sistema di costruire la responsabilità politica. Ma a chi rispondono i politici ?

A Roma 120 parlamentari hanno cambiato gruppo di appartenenza: è uno scardinamento della responsabilità politica, non è un obbligo fare politica. Il partito è un soggetto collettivo in cui si forma la volontà dei cittadini, in uno spazio per la libertà di coscienza, senza il vincolo di mandato, perché dobbiamo servire il Paese nella sua interezza e non come una lobby; noi non siamo un comitato elettorale, noi abbiamo la responsabilità di accompagnare il percorso amministrativo dei nostri eletti e siamo corresponsabili dei risultati amministrativi. E’ per questo che come dice il vostro segretario occorre respirare a pieni polmoni ; il partito mette la faccia sul tuo nome e tu metti la tua; declinarla in tutte le persone fanno un servizio ai partiti e questi mettono al loro servizio tante altre cose.

OLIVI

Aprire alle civiche risponde all'ansia di cambiamento un po’ più della politica costituita. È un progetto ambizioso con gente esigente che risponde ad un’idea di politica forte di Trentino dei prossimi anni.

È in atto un disegno riformatore dell’Autonomia che deve riformarsi per metterla a disposizione dell’Italia non chiusa, autoreferenziale;

In Trentino è importante attuare una riforma del modello di sviluppo, spesa pubblica e produzione di valore nelle imprese.

L'esperienza di Mori e della Vallagarina è preziosa. Qui nei prossimi anni le sfide riguarderanno mobilità e sviluppo economico in una dimensione urbana significativa. È importante presidiare il cambiamento. Principale diventa il tema del lavoro dei giovani e delle donne favorendo investimenti con ricadute sociali. Ricordo che il lavoro è principio dell'art 1 della Costituzione.

 

Fabrizio Barozzi: invito gli Amministratori a tenere unite certe cose che sono successe in questi giorni in una situazione incerta e confusa. Il problema dei clandestini c'è ed è enorme. 

Nel locale bisogna fare i conti con la realtà. Il PDdT non è una partito ideologico e deve trovare una strada in un quadro di responsabilità non solo dei partiti ma dei singoli con assunzione di responsabilità di ognuno. Saviano ha espresso bene questo concetto dicendo che responsabilità è anche fare bene il proprio mestiere. Bisogna condividere un percorso di responsabile rigore nei comportamenti.

Mauro: rispetto alla Libia credo ci fossero altre soluzioni possibili.

Maurizio: rispetto al concetto di modello alternativo è importante l'attenzione alla questione ambientale; per quanto riguarda l'area  Casotte, ad esempio, scartare le aziende dannose per l’ambiente in un contesto di sostenibilità rispetto a multinazionali aggressive.

Mario: importante che nel circolo vengano valorizzati tutti. Dopo mesi bellissimi prima delle elezioni comunali vedo il rischio di refluire nel comitato elettorale. Il rischio e la tentazione è che si deleghi sempre alle stesse persone. 

Per quanto riguarda le dimissioni di Molinari sono moralmente discutibili, perché poteva dimettersi da senatore. Vi sono giudizi di fallimento del PD, sparare sul Pd sembra essere uno sport nazionale. Cinque anni fa sembrava un sogno impossibile, ora mantiene il suo fascino.

RENATO VERONESI

Tra Mori ed Arco ci sono assonanze e similitudini: Caliari e Mattei sono uomini prestati alla politica, e i Circoli di Mori e Arco hanno al loro interno un grande dinamismo ed unione. Vincente è stata l'alleanza tra PDdT e liste civiche, mentre Patt e Upt sono all’opposizione. Sulla questione Molinari c'è da evidenziare che il  candidato nel nostro collegio lo era non solo per il PD ma per un raggruppamento con il simbolo SVP ed Insieme per le Autonomie. C’è il problema del suo ingeneroso giudizio sul PD che ha fallito nell’obiettivo di tenere insieme culture diverse;. In esso hanno diritto di cittadinanza i cosiddetti moderati, siamo lo strumento dell’insieme. Mi preoccupa sentir dire che il PD è un partito di sinistra, io vedo che siamo di centrosinistra , ma altri tentano di arginare il PD relegandolo a sinistra e solo a sinistra dello schieramento.

Paolo Battocchi: La Pat nei prossimi anni dovrà affrontare importanti ambiti: Metroland, servizi pubblici, acqua ecc. con dei criteri di trasferimenti di risorse ai Comuni. È importante essere informati su questi temi come cittadini, ma soprattutto qual è la posizione che abbiamo su questi temi? Concordo che dobbiamo elaborare idee su temi tanto importanti con i gruppi di lavoro che iniziamo come Coordinamento PDdT della Vallagarina.

Paolo Gobbi: 20 anni fa , eravamo una lista civica; devono ridarci una condizione di normalità della politica, non abbiamo bisogno di supereroi. In pochi anni l’Italia sarà superata dai Bric, la Germania al 14 posto prima dei paesi europei; non abbiamo bisogno di risposte diverse a problemi uguali; non affrontiamo i problemi singoli ma risposte unitarie a problemi diversi.

Roberto Caliari: 12 mesi fa è iniziata l’avventura, ed ora siamo l'Amministrazione del Comune. È importante governare senza arrivismi e condividere insieme. Ci sarà il problema dei trasferimenti di risorse  per la fascia dei Comuni dai 5000 ai 12.000 abitanti. Per quanto riguarda l'ambiente introdurremo tale tema anche nel PRG e il Piano attuativo per le Casotte sarà all’insegna del risparmio energetico ed innovazione. 

ROBERTO PINTER

Dopo le elezioni comunali e delle Comunità di Valle c'è stato uno svuotamento del Partito con lo spostamento di 250 persone dal partito all'amministrazione. Questo momento va colto però anche come opportunità, per rinnovare gli organi. Il direttivo non può essere solo comitato elettorale ma deve crescere politicamente, perché è il punto avanzato di mediazione tra la politica di base e gli amministratori politici. È importante evitare di pensare solo in termini amministrativi.

La Comunità di Valle è il nostro futuro, non ce n'è un altro. Sicuramente occorre investire sulla dimensione di valle che fa la differenza nel futuro dell’Autonomia.

Fabrizio: quali sono le relazioni che mancano, io non l’ho capito, diventa importante capirlo.

Gandhi diceva che rispetto a chi non interviene è meglio chi si ribella contro la violenza.