La scommessa di Pacher

Vincere le elezioni e imporre la leadership nel centrosinistra.
D. Battistel. "L'Adige", 29 ottobre 2008

Si propongono come i volti nuovi della politica, da un lato paladini del rigore nell'etica e dall'altra sostenitori di regole sempre più strette per evitare effetti distorsivi e commistioni pericolose. Per il Partito democratico le prossime elezioni saranno quelle della verità: per dare un segnale di svolta dovrà portare la coalizione di Lorenzo Dellai alla vittoria e imporsi come primo partito del centrosinistra.Altrimenti avrà perso la propria sfida. Dopo la (dolorosa) rinuncia all'ultimo segretario Ds Remo Andreolli e alla lunga coda polemica seguita al suo addio, il partito ha scommesso tutto sul suo leader Alberto Pacher. Toccherà dunque all'ex sindaco di Trento - si è dimesso a fine settembre - trascinare la lista e portarla al successo. A proposito di città, assai nutrita la pattuglia di candidati provenienti dal capoluogo.Oltre all'ex primo cittadino, in lista ci sono l'ex assessore ai lavori pubblici Andrea Rudari (che in campagna elettorale ha puntato molto a far notare il legame di giunta con Pacher), l'ex onorevole Gianni Kessler e Mattia Civico, entrambi esponenti dell'Associazione per il Pd, una delle tre gambe (assieme a Margherita e Ds) che hanno portato alla costruzione del Partito democratico del Trentino. Dalla città provengono anche le consigliere comunali Sara Ferrari, Micaela Bertoldi e Michele Nardelli (gli ultimi due ex di Solidarietà) e i consiglieri provinciali uscenti Viganò, Zorzi. Da Meano due big della vecchia Margherita: Giorgio Casagranda e Marta Dalmaso, sostenuta dai focolarini, così come la new entry Ilaria Pedrini, residente nelle Giudicarie ma originaria della valle dei Laghi. A chi accusa il Pd di aver fatto una lista «Trentocentrica» il segretario risponde: «Gli assessori della giunta uscente vengono da tutto il Trentino. Semmai dipende dalle scelte». Il Basso Trentino è rappresentato dal vicesindaco di Riva Adalberto Mosaner, Paolo Gobbi, Giulia Robol, Alessandro Olivi (sindaco di Folgaria). La Valsugana è coperta dall'assessore Bressanini, dall'ex pupillo di Dellai Luca Zeni e da quel Flavio Pacher, presidente del Comprensorio, che rischia di creare qualche problema di confusione al capolista per quanto riguarda l'attribuzione delle preferenze personali. Grande attesa per l'ex segretario della Cgil Bruno Dorigatti che, dopo tanti anni al sindacato, troverà ancora sulla sua strada l'amico-avversario di sempre, Nicola Ferrante, candidato con l'Upt.