Indennità, tagli per 20 mila euro

L'ufficio di presidenza si è ridotto la quota aggiuntiva del 10%. Dorigatti perde 700 euro lordi al mese. Sembenotti vota contro.
L. Patruno, "L'Adige", 7 aprile 2011

L'ufficio di presidenza del consiglio provinciale su proposta di Bruno Dorigatti ha deciso di tagliarsi del 10% la maggiorazione rispetto all'indennità base dei consiglieri dovuta alla funzione.
Il presidente Bruno Dorigatti, che prendeva il 50% in più di un consigliere, quindi 21.540 euro lordi al mese invece di 14.360 euro lordi, ora prenderà il 45% in più, ovvero 20.822 euro lordi al mese; il vicepresidente Claudio Eccher avrà una maggiorazione del 22,5% invece dell'attuale 25% e dunque la sua indennità calerà da 17.950 euro lordi mensili a 17.590 euro lordi.
Infine, i tre segretari questori Pino Morandini, Alessandro Savoi, Renzo Anderle, riceveranno una maggiorazione dell' 11,25% rispetto all'indennità base, mentre oggi hanno un più 12,5% . Il risultato è che la loro indennità mensile scende da 16.150 euro lordi a 15.970 circa. Il risparmio stimato è di circa 20 mila euro l'anno.
Questa riduzione che, su proposta del presidente Dorigatti, l'ufficio di presidenza ha deciso all'unanimità, è stata votata ieri in consiglio provinciale dopo un lungo dibattito in cui molti consiglieri sono intervenuti per esprimere il loro disappunto per questa iniziativa «populista», così è stata definita da più d'uno.
Giuseppe Filippin (Lega) ha detto: «Con decisioni come questa passa il messaggio che riceviamo troppi soldi, mentre vi sono casi in cui per esercitare l'attività politica si perde la propria attività professionale».
Marco Sembenotti (Civica per Divina ) ha definito l'iniziativa di Dorigatti «patetica e ingiustificata» e ha annunciato il suo voto contrario perché «la politica costa e non ci si deve vergognare dell'indennità che prendiamo». E ha aggiunto: «Sarà un boomerang perché è quasi una burla, una presa in giro della gente». Sembenotti è stato l'unico a votare contro mentre Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino), si è astenuto.
Tutti gli altri hanno votato a favore anche se soprattutto dalle fila della Lega sono emerse forti perplessità e lo stesso vicepresidente Eccher (Civica per Divina), che pura fa parte dell'ufficio di presidenza, si è espresso in termini molto preoccupati e critici. «Quando parliamo di costi della politica - ha detto Giovanazzi - c'è sempre il timore di perdere consensi. A mio avviso questo è sbagliato. Credo che la gente non debba giudicare i politici eletti per i compensi, ma per il loro operato». Il presidente Dorigatti replica alle critiche: «Ho ridotto l'indennità per la percentuale su cui sono riuscito a trovare la condivisione nell'ufficio di presidenza; è mia intenzione proseguire nella riduzione dei costi della politica».