"Amianot, accordo col Pd". Servono 7 milioni di euro.
F. Terreri, "L'Adige", 31 marzo 2011
La giunta provinciale ha un orientamento favorevole alla proposta di legge del Partito democratico per la bonifica dell'amianto ancora presente in Trentino.
«L'idea di incentivare la rimozione e sostituzione ci trova d'accordo - dice il vicepresidente della Provincia Alberto Pacher - Bisognerà ragionare sulle risorse finanziarie e pianificare progressivamente l'intervento. Ma una volta che lo facciamo, il problema è risolto per sempre». La rilevazione effettuata dalla Provincia ha portato alla stima di 6.200 coperture in cemento-amianto in Trentino, per una superficie complessiva di 2 milioni 690 mila metri quadri. Al conto mancano però le superfici inferiori ai 15 metri quadri, cioè, forse, un terzo del totale. Non tutti i tetti, tuttavia, andranno sostituiti.
La rimozione e nuova copertura, a quel punto con standard ecologici come ha scelto di fare l'Itea, sarà effettuata in caso di cattivo stato di conservazione, di sfibratura dell'amianto e di produzione di polvere. Sono le fibre, infatti, i micidiali agenti del tumore associato all'esposizione all'asbesto, il mesotelioma, di cui in provincia si contano in media sette casi all'anno.
«La ricognizione aerea con fotocamere che rilevano l'amianto ci ha permesso un primo censimento delle superfici - afferma Pacher - Ora sono in corso momenti di formazione di tecnici dei Comuni, che andranno a fare i sopralluoghi per verificare se i tetti sono integri o meno e se hanno bisogno di sostituzione». A tale scopo l'Azienda sanitaria provinciale sta curando la formazione di 40 persone. «Saranno i Comuni infatti a stabilire quanti sono i siti a cui mettere mano».
Nei casi in cui non è prevista la sostituzione, tuttavia, il tetto va comunque trattato con resine speciali che ricoprono l'amianto e lo «imprigionano».
Il numero di casi in cui sarà necessaria una bonifica a fondo è, quindi, ancora da stabilire e così il costo dell'operazione. Ma si tratta certamente di interventi che richiedono una certa spesa, anche perché vanno effettuati in completa sicurezza. La sola rimozione dell'amianto da un tetto può costare 50 euro al metro quadro. Se si tratta di un capannone industriale, il costo potrebbe attestarsi tra 50 e 100 euro al metro quadro. Se invece si tratta di una casa d'abitazione, rifare il tetto con standard sostenibili costa da 150 a 250 euro al metro quadro. Per 10 mila metri quadri, un ettaro, servono 2 milioni.
Qui interviene la proposta di legge dei consiglieri provinciali del Pd che, oltre a occuparsi di mappatura, informazione, smaltimento, lancia l'idea di contributi provinciali fino al 70% della spesa ammissibile per il risanamento della copertura con amianto. La giunta Dellai sembra voler accogliere l'idea, salvo definire i dettagli. Nella proposta Pd il contributo va a Comuni e Comunità di valle da un lato, ai privati dall'altro. Una volta definito l'elenco degli interventi urgenti, il contributo arriva se la bonifica è fatta entro sei anni, con un meccanismo a scalare che premia chi la effettua prima.
LEGGI IL DDL DEL PD DEL TRENTINO:http://www.partitodemocraticotrentino.it/uploaded/ddl%20amianto%20relazione%20e%20testo.pdf