Leggi qui di seguito il numero di oggi, 30 marzo!
1. TORNA LA TV DEI MIRACOLI: A SORPRESA IERI BERLUSCONI HA DECISO CHE OGGI SARA’ A LAMPEDUSA. LO HA DECISO APPENA HA SAPUTO CHE ARRIVANO SEI NAVI PER PORTARE VIA GLI IMMIGRATI.
Questa mattina arriveranno a Lampedusa sei navi capaci di trasportare 10 mila persone. Serviranno per spostare dall’isola gli immigrati ammassati lì perché il governo non ha saputo/voluto predisporre una struttura organizzativa per affrontare il problema. La situazione è giunta a un punto drammatico. Ieri almeno 2.000 persone sono rimaste senza cibo. Le condizioni igieniche sono disastrose. Come ha testimoniato Livia Turco, appena tornata da Lampedusa, lì sono al lavoro due medici e due infermieri. Un disastro. Tuttavia, appena saputo che oggi sarebbero arrivate le navi, ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha deciso di recarsi a Lampedusa. Si realizzerà così l’ennesimo miracolo via televisione, Silvio che tocca l’isola e, zac, le navi portano via gli immigrati. Si prevedono dirette chilometriche. Come è avvenuto per l’udienza di lunedì al tribunale di Milano. Lunedì Roberto Zaccaria, senatore Pd ed ex presidente Rai, ha monitorato i tempi dedicati dai telegiornali di tutte le principali reti televisive a Berlusconi e alle opposizioni: oltre 47 minuti contro 17 secondi.
2. IMMIGRAZIONE. BOSSI E MARONI FANNO FINTA DI NON STARE AL GOVERNO, LE SPARANO GROSSE PER COPRIRE I FALLIMENTI E NON DICONO CHE FINE HANNO FATTO I SOLDI DELLA UE.
La soluzione? Fuori dalle balle. Parola di Umberto Bossi. Ma attenzione: non è solo una vergogna. Il linguaggio di Bossi ieri ha rivelato anche l’imbarazzo della Lega: sono al governo e non sanno che fare. Così la sparano grossa per coprirsi con i propri elettori. Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria del Pd: “Bossi è ministro, Maroni è ministro dell’Interno, in vigore è la legge Bossi-Maroni: al governo ci sono loro; se sono capaci, affrontino il problema; altrimenti vadano a casa. Il resto sono solo parole per dare fumo negli occhi ai propri elettori sul fallimento del governo”. David Sassoli: «C`è un Governo che sta cercando di far esplodere la bomba-immigrazione in Italia. Dovrebbero spiegare che ne è stato dei 75 milioni di euro messi a bilancio dall`Ue e destinati all`Italia per il 2011 per la gestione ordinaria dei flussi migratori nel nostro Paese. Quando si chiede aiuto e solidarietà all`Europa si deve essere in grado anche di spiegare come sono stati utilizzati quei finanziamenti». Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ieri sera ha ricordato a Ballarò che il centrosinistra ha gestito senza fare tutte queste moine altre crisi drammatiche.
3. GIUSTIZIA. MENTRE I RIFLETTORI SONO A LAMPEDUSA ALLA CAMERA LA LEGA E IL PDL TENTANO IL BLITZ PER VOTARE ENTRO LA SETTIMANA LE NORME CHE TAGLIANO VIA I PROCESSI DI BERLUSCONI. E PALAZZO CHIGI IMPONE ALLO STATO DI NON DICHIARARSI PARTE CIVILE CONTRO BERLUSCONI COME INVECE FA SEMPRE NEI PROCESSI PER EVASIONE FISCALE.
Il Corriere della Sera: “Se ci sono i numeri in aula alla Camera, oggi il Pdl chiederà l`inversione dell`ordine del giorno: avanti tutta con la prescrizione breve con una novità sui reati di particolare tenuità commessi anche dai pregiudicati che accettano di risarcire la vittima – e stop per un paio di settimane alla legge comunitaria che porta con sé la norma sull`allargamento della responsabilità civile dei magistrati. Già oggi invece, se non ci sono colpi di scena, il presidente Gianfranco Fini potrebbe autorizzare il voto per domani in aula sul conflitto di attribuzione tra la Camera e i giudici di Milano che, a partire dal 6 aprile, processeranno Berlusconi per prostituzione minorile e concussione (caso Ruby). Tutto ruota ancora intorno alle vicende giudiziarie del presidente del Consiglio. Tant’è che la maggioranza ha deciso di accelerare sul ddl che abbrevia i termini di prescrizione dei reati commessi dagli incensurati: un colpo di bisturi (il termine di estinzione del reato si riduce da un quarto un sesto della pena edittale) che manderebbe in archivio prima dell`estate anche il processo Mills in cui è imputato il premier per corruzione”. Ancora da Il Corriere della Sera: “Il ministero dell`Economia parte civile in udienza preliminare per frode fiscale contro gli stilisti Dolce e Gabbana sì, contro Silvio Berlusconi no. Contro i commercialisti del gruppo Mythos sì, contro il presidente del Consiglio no. E chi lo decide? Il premier stesso: è stato infatti Palazzo Chigi a bloccare la costituzione in giudizio del ministero dell’Economia quale parte civile contro l`inquilino di Palazzo Chigi nell`udienza preliminare Mediatrade. Berlusconi, insieme al presidente Mediaset Fedele Confalonieri e a suo figlio Pier Silvio come vice, è accusato di concorso in frode fiscale da 8 milioni di euro nel 2002- 2005, con effetti tributari sino al 2009. Parte lesa è l`Agenzia delle entrate. Su questa base d`imputazione, il ministero dell`Economia avrebbe avuto tutto l`interesse a costituirsi parte civile contro gli imputati. Ma lunedì in udienza preliminare mancava proprio l`Avvocatura di Stato milanese: segno evidente che non era stata incaricata di patrocinare la costituzione di parte civile contro Berlusconi in questa fase. Ma il “niet” è arrivato da Palazzo Chigi, non dal Tesoro. Non si è trattato “solo” di un silenzio tattico: una esplicita indicazione a non costituirsi è stata impartita dal «Dipartimento affari giuridici e legislativi» della presidenza del Consiglio all`Avvocatura di Stato. Il ministero di Giulio Tremonti, infatti, aveva svolto la propria istruttoria di rito, verificato il danno teorico, e proposto di deliberare la costituzione di parte civile nei confronti degli imputati. La delibera è però di competenza di Palazzo Chigi, dove il «Dipartimento affari giuridici e legislativi» della presidenza del Consiglio ha invece teorizzato l`opportunità di rimandare la questione eventualmente al dibattimento in Tribunale, fase in cui è ancora possibile costituirsi parte civile…….La scelta, oltre a profilare un conflitto di interessi tra l`imputato Berlusconi e il premier Berlusconi, contrasta con la prassi quotidiana che nei processi per frode fiscale vede l`Avvocatura dello Stato autorizzata da Palazzo Chigi a costituirsi parte civile per il Tesoro sin dall`udienza preliminare, anche allo scopo di essere presente e poter trattare cospicui risarcimenti nel caso in cui i contribuenti scelgano di patteggiare.
4. RIMPASTO E NOMINE NELLE AZIENDE A PARTECIPAZIONE STATALE: LEGA, RESPONSABILI E PDL SGOMITANO PER LA GRANDE ABBUFFATA.
Il Sole 24 ore: “«Non c`è alcuna fretta, non ci interessano le poltrone – garantisce il capogruppo dei Responsabili Luciano Sardelli – servono ancora un paio di settimane per il nostro ingresso che avverrà dopo la presentazione del nostro programma». In questo modo ci si arriva ad aprile e quindi al rinnovo anche di diversi Cda di società pubbliche, che potrebbero diventare un altro strumento per soddisfare gli appetiti crescenti nella maggioranza”. Il Riformista: “Conto alla rovescia per il rinnovo delle cariche delle società a partecipazione pubblica. Il ministro dell`Economia Giulio Tremonti dovrà ufficializzare le liste dei candidati entro il 4 aprile per Eni, Enel e Finmeccanica, mentre per Terna c`è tempo fino al 16 aprile; per Poste invece vi sarebbe ancora più tempo. L`argomento è già stato toccato ad Arcore lunedì sera – e lo sarà anche nei prossimi giorni con appuntamenti serrati – con il premier a mediare tra Gianni Letta e Giulio Tremonti”.
5. NUCLEARE, IN GIAPPONE E’ PEGGIO DEL PREVISTO.
La Repubblica: “La fuoriuscita di plutonio dalla centrale di Fukushima ha costretto ieri il primo ministro Naoto Kan a dichiarare lo «stato di massima allerta» e rafforzato l`opinione degli esperti che considerano l`incidente nucleare giapponese ben più grave della catastrofe accaduta a Cernobyl. I livelli di plutonio sono ancora bassi, ha cercato di minimizzare il governo di Tokyo, ma mettono a rischio i tecnici impegnati alla messa in sicurezza dell`impianto e potrebbero presto minacciare la salute collettiva del Paese….Quello scoperto a Fukushima potrebbe essere uscito dalle barre di combustibile esausto per i danni al reattore numero 3, oppure aver trovato una via di fuga dagli impianti di areazione o da qualche valvola. Se domenica erano state rinvenute tracce di plutonio in cinque punti del suolo sottostante alla centrale, ieri una sua contaminazione è stata registrata anche all`esterno dell`impianto. La Tepco, società che gestisce Fukushima, ha dichiarato che la scoperta di questo elemento potrebbe segnalare una falla nel meccanismo di contenimento del reattore. Un dato, questo, che aumenta considerevolmente il rischio di danni ambientali e che dovrebbe portare a un innalzamento del livello di gravità dell`incidente”.
6. SCUOLA. DOPO LE SCONFITTE IN TRIBUNALE IL GOVERNO PENSA DI FARE QUELLO CHE IL PD, I SINDACATI E LA RAGIONE SUGGERIVANO DA MESI: ASSUMERE I PRECARI PER COPRIRE I POSTI STRUTTURALMENTE SCOPERTI. MA NON TUTTI INSIEME….PER NON PERDERE LA FACCIA.
La Repubblica: “I conti sono stati rifatti un`altra volta…Sarebbero 65 mila… gli insegnanti precari con almeno tre contratti annuali di fila. E che quindi potrebbero presentare un ricorso simile a quello vinto a Genova da 15 docenti che, in primo grado, si sono visti riconoscere un risarcimento di 30 mila euro a testa. Il costo totale dei risarcimenti, dunque, sarebbe di 2,5/3 miliardi di euro al massimo. Comunque una batosta ma meno pesante di quella cifra (6 miliardi) che aveva fatto preoccupare Giulio Tremonti per la tenuta dei conti pubblici. Della questione si sarebbe parlato anche nel corso del vertice di ieri sera dedicato all`emergenza Lampedusa. I nuovi calcoli fanno aumentare le quotazioni della soluzione che già lunedì i tecnici suggerivano e che sindacati ed opposizione prospettano da tempo: l`assunzione per gradi dei precari coprendo quelle cattedre che ogni anno vengono assegnate stabilmente proprio con contratti a termine. Posti che non rimangono scoperti all`improvviso per una malattia lunga o una maternità ma che sono vuoti fin dall`estate…I posti disponibili seguendo questa strada sono circa 5o mila e quindi sarebbe possibile coprire quasi l`intera platea dei ricorrenti. …. Ma oltre al problema economico c`è il problema politico. Non viene nemmeno presa in considerazione l`ipotesi di un`assunzione in blocco, anche per l`effetto mediatico che avrebbe dopo tre anni di tagli agli organici. L`ipotesi allo studio prevede l`immissione in ruolo di questi 65 mila precari in quattro tappe, cinque al massimo, chiudendo il percorso nel 2015. Non siamo ancora alla decisione finale, però. Quella di Genova è solo la sentenza di primo grado e, scontato l`appello da parte del ministero, ci vorrà ancora tempo prima di del verdetto definitivo. Per questo non è ancora esclusa un`ipotesi alternativa..”.
7. IL CARO PETROLIO PRESENTA IL CONTO: RINCARI PER GAS E LUCE.
Dal primo aprile le tariffe dell`energia elettrica aumenteranno del 3,9% e quelle del gas del 2%. L`Authority dell’energia ha spiegato che i prezzi di riferimento del gas sono stati aggiornati sulla base di indicatori legati alle quotazioni medie sui mercati internazionali di petrolio, oli combustibili e gasolio nei nove mesi precedenti, fatto salvo l`ultimo mese (giugno 2010-febbraio 2011).
8. RAI. L’AUTORITA’ CHIARISCE LE REGOLE. MA LA DESTRA VUOLE FERMARE I TALK SHOW PER LE ELEZIONI, PERCHE’ NON LI CONTROLLA.
La Stampa: “Regole alla mano, l`Autorità garante nelle comunicazioni sancisce la definitiva «distinzione tra i programmi d`informazione e comunicazione politica». Come dire: le «regole delle tribune politiche non valgono per ì talk show». Perciò, sostiene l`Autorità presieduta da Corrado Calabrò, «è illegittimo applicare la disciplina della par condicio ai talk show». La «risoluzione» dell`Agcom, se da un lato chiarisce i termini della querelle nella Commissione di Vigilanza Rai, di fatto però non sblocca il braccio di ferro politico nella bicamerale presieduta da Sergio Zavoli. Da una parte il Pdl, deciso ad andare avanti sugli emendamenti anti-talk show («Porta a Porta», «Annozero», «Ballarò» e altri) in vista della prossima campagna elettorale del 15-16 maggio; dall`altra Pd-Udc-Idv che, invece, chiedono al presidente Zavoli di non accogliere le richieste targate Pdl-Lega”.
9. LE AGENZIE DI RATING AMERICANE METTONO SOTTO PRESSIONE L’EUROPA DEI DEBITI, MA FANNO FINTA DI NON VEDERE I DEFICIT DI GRAN BRETAGNA E USA.
La Stampa: “I bond di Portogallo e Grecia sempre più sotto attacco delle Big Three del rating americane. Ieri Standard&Poor`s (S&P) ha colpito con due uppercut nella stessa giornata, declassando da BBB a BBB- i titoli di stato lusitani, da BB a BB- quelli ellenici, quasi al livello «spazzatura». E il downgrade di Lisbona è il quarto in una sola settimana. S&P, che aveva l`altro ieri aveva declassato il merito di credito di 5 banche portoghesi (Ficht e Moody`s avevano già infierito la settimana scorsa sui bond), ha poi messo in outlook negativo entrambi i Paesi, vaticinando quindi un ulteriore ribasso. … «Il downgrade riflette la nostra opinione che le conclusioni del Consiglio Europeo del 24 e 35 scorsi possano essere una condizione per l`accesso ai fondi del Meccanismo di stabilità europeo», chiosa S&P. Sarà un caso, ma le Big Three continuano a concedere la tripla A all`Inghilterra (11, 4 % di deficit sul Pil nel 2010) ed agli Usa (11% di deficit sul Pil ), quando quello lusitano 2010 era del 7,3%. Con l`ultimo bollettino di guerra, i rendimenti dei titoli di Stato sono volati alle stelle. Peri titoli a due anni di Atene il balzo di 35 punti base li ha portati al 15,29%. Viceversa in Portogallo i bond a 5 anni sono schizzati all`8,991… E il Portogallo, nei prossimi 2 mesi, deve mettere sul mercato 9 miliardi di bond”.